Rubino presenta Trapani-Ascoli: “Per Cosmi un cantiere aperto, Coronado in palla”

Per il Trapani è stato un avvio di stagione piuttosto particolare. L'addio di Faggiano in piena estate rischiava di condizionare il mercato e di tramutare la squadra di Cosmi in un serbatoio per diverse formazioni di A e B; l'arrivo di Sensibile si è rivelato provvidenziale, specie per la capacità di mantenere all'interno di un parco giocatori rinnovato ma non stravolto protagonisti quali Scozzarella, Citro e, soprattutto, Petkovic: per quest'ultimo, a gennaio, dovrebbe scattare un'opzione della Roma, esercitabile a partire dalla prossima finestra estiva di trattative. Tre pedine fondamentali eppure sin qui mai schierate da Cosmi, se si eccettuano un paio di scampoli di partita disputati da Citro, per problemi fisici ancora non risolti. Sulle loro qualità il tecnico perugino conta di costruire le nuove fortune dopo lo straordinario terzo posto sfociato nella finale playoff persa contro il Pescara. 

Un Trapani finora incapace di vincere, eppure imbattuto. Tre pari "a scalare" per i granata: 2-2 a Novara, 1-1 con la Pro Vercelli e 0-0 al "Partenio" di Avellino. In assenza dei tre big è toccato a Igor Coronado il compito di cantare e portare la croce, mentre la retroguardia, rinnovata quasi per intero (l'unico reduce è capitan Pagliarulo) dopo alcuni passaggi a vuoto pare stia trovando un proprio equilibrio. Di qualità l'innesto del classe '97 Colombatto, argentino dai piedi educati che sta sopperendo in modo egregio all'assenza di Scozzarella. Un cantiere aperto, con un direttore dei lavori determinato e con le idee chiare: questo il Trapani di Cosmi che proverà a centrare il primo successo contro l'Ascoli.