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Cacia: “L'Ascoli deve trovare la quadra. Ho affrontato in prima persona i malumori dei tifosi, sono sempre stati civili”

di Redazione Picenotime

giovedì 29 maggio 2025

Daniele Cacia è stato il bomber più prolifico dell'Ascoli nell'ultimo decennio ed in generale uno degli attaccanti più amati dai tifosi bianconeri. L'ex centravanti classe 1983 ha realizzato 29 gol con la maglia del Picchio in due campionati di Serie B dal 2015 al 2017 (17 nella prima stagione, 12 nella seconda). Lo abbiamo contattato telefonicamente nel pomeriggio odierno per analizzare il travagliato momento che sta attraversando il club di Corso Vittorio Emanuele.

Daniele, innanzitutto come stai?

"Bene dai, mi tengo in forma e mi dedico alla famiglia. Il mio primo figlio è ormai indipendente, ma gli altri due hanno 10 ed 8 anni e preferisco quindi stare ancora dietro a loro. Ho avuto di recente l'esperienza di partecipare alla Kings League con la squadra di Fedez, i Boomers. E' un format bello, coinvolgente, molto seguito soprattutto dai giovani. Avevo iniziato con grande entusiasmo poi però sono riuscito a giocare solamente una partita perchè a livello fisico ho avuto qualche problemino, quando riprendi dopo lo stop dall'attività agonistica non è mai semplice. E' stato comunque bello, ci siamo divertiti tra amici. Per il futuro poi vedremo che accadrà, qualora qualcuno dovesse ricordarsi di me valuterei eventualmente delle proposte. Sono in possesso del patentino Uefa B, potrei fare il secondo in Serie C ed allenare in Serie D. Ma al momento non ho alcuna ambizione particolare, strada facendo analizzeremo nel caso cosa potrà uscir fuori".

Un giudizio sul girone B del campionato di Serie C e sul rendimento dell'Ascoli?

"Pescara e Ternana, ora protagoniste della finale playoff, sono partite quasi dando l'impressione di dover ammazzare il campionato poi però il primo posto è stato conquistato dall'Entella. Non è mai facile costruire un gruppo vincente, ho imparato in carriera che vincere è sempre difficile. Il torneo ha visto una squadra come la Spal, che fino a qualche anno fa era in Serie A, in grossissima difficoltà e costretta ad evitare la retrocessione attraverso i playout. Poi io voglio tanto bene all'Ascoli e vederlo salvarsi alla penultima giornata non è mai bello. La squadra è stata quasi sempre con l'acqua alla gola ed ogniqualvolta c'è stata una piccola chance di rialzarsi in classifica, poi si è tornati sempre indietro. Proviamo a guardare comunque il bicchiere mezzo pieno perchè, alla resa dei conti, non è stato scontato il mantenimento della categoria". 

Come pensi possa ripartire il Picchio?

"Da amante della città e dei colori bianconeri, auspico che vengano fatte le cose con un po' più di criterio. Visti i recenti risultati è evidente che si possa fare qualcosa in più. Conosco qualche giocatore della rosa dell'Ascoli, ad esempio è stato molto importante far tornare un calciatore come Carpani, anche per trasferire ai più giovani passione, anima e senso di appartenenza e far capire loro cosa si aspettano i tifosi. Dal lato tecnico Gianluca è un giocatore che in questa categoria può fare la differenza ma da solo è quasi impossibile. Avrebbe bisogno al suo fianco di gente che, sia dal lato calcistico sia da un punto di vista umano e mentale, cominci a marciare come si deve". 

Quanto ha inciso, in negativo, aver cambiato 4 allenatori e 2 direttori sportivi?

"In carriera, in una sola stagione, non mi è mai capitato. Non è un aspetto positivo, così facendo si corre il rischio di creare molta confusione. L'allenatore può avere le sue colpe ma se la squadra è stata costruita male poi diventa difficile riuscire ad incidere. Esoneri un tecnico, ne chiami un altro che magari ha altre idee di calcio ed è costretto poi a doversi adattare ad una rosa di giocatori che trova già lì ma che non corrisponde al suo credo. Si viene a creare un trambusto che ha conseguenze dirette sulla squadra, i giocatori ne soffrono e si fatica poi ad ottenere i risultati". 

Conosci bene la tifoseria ascolana e quanto sia esigente, soprattutto quando i risultati non arrivano. 

"La piazza di Ascoli è molto esigente, vive il calcio dalla mattina alla sera e quando ci sono i malumori te lo fa capire. Ci tengo a sottolineare però una cosa, mi preme farlo. Anche perchè sono situazioni che ho vissuto in prima persona nelle mie due stagioni in bianconero. I malumori dei tifosi ascolani io li ho ascoltati ed affrontati, non parlo per sentito dire. Non sono mai stati un problema, anzi sono stati sempre civili, anche quando abbiamo attraversato diverse difficoltà. Ho sempre apprezzato questo atteggiamento della tifoseria dell'Ascoli, sia nei confronti della squadra che della società. Poi non so se le cose possano essere cambiate da quando sono andato via io, ma credo che i tifosi dell'Ascoli siano sempre gli stessi, sia 80 anni fa che adesso, anche perchè è una passione viscerale che si tramanda di padre in figlio". 

Cosa ti senti di augurare ai sostenitori bianconeri dopo un brutto campionato che ha fatto seguito ad una dolorosa retrocessione dalla Serie B? 

"Ogni retrocessione rappresenta una mazzata, fa sempre male, soprattutto quando accade in una piazza come quella ascolana che vive di calcio. E' la prima cosa che ho imparato quando ho messo piede in città, tutti pensano esclusivamente all'Ascoli Calcio. Ora c'è da rimboccarsi le maniche a livello organizzativo e va assolutamente trovata una quadra. Vedere l'Ascoli in Serie C è obiettivamente strano e non ci sta. Ho tantissimi ricordi che mi hanno fatto vivere emozioni straordinarie: oltre mille persone alla Corte del Sole dopo la vittoria di Pescara, la festa dei tifosi dopo le salvezze di La Spezia e Bari. Il mio auspicio è di rivedere prestissimo questo club lottare per altro e di uscire il prima possibile da quella categoria, glielo auguro con tutto il cuore".




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Daniele Cacia

Daniele Cacia

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Commenti

alessandro
giovedì 29 maggio 2025

Parole da scolpire nella pietra, Daniele Cacia numero uno!


ermanno
giovedì 29 maggio 2025

Uomo vero che con i tifosi ci parlava e si impegna a risolvere i problemi, non scappava e non si nascondeva e non faceva il fenomeno sui social. Attaccante che mi ha sempre esaltato, che bomber!!!


sopra..tutto l'Ascoli Calcio
giovedì 29 maggio 2025

Mandarti via fu il più grosso sbaglio del canadese... purtroppo c'è pure chi lo rimpiange quello. DANIELE CACIA, insieme a DIONISI, NON VI DIMENTICHIAMO. Avete amato la maglia...e sarete sempre nei nostri cuori.


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