Ascoli Picchio, Cardinaletti illustra a 360 gradi piani e obiettivi societari
di Redazione Picenotime
mercoledì 11 gennaio 2017
L'amministratore unico dell'Ascoli Picchio Andrea Cardinaletti ha illustrato in conferenza stampa come si stanno sviluppando i punti salienti del progetto bianconero sposato dal patron Francesco Bellini e da tutti gli azionisti, parlando delle prospettive della società di Corso Vittorio Emanuele per il futuro.
Ecco i 12 punti del progetto 2016/2018 dell'Ascoli Picchio:
1. Il rispetto per le persone;
2. Orientamento alla vittoria, in base al quale dev’essere interpretata ogni gara;
3. La Società viene prima di tutto, di eterno c’è solo l’Ascoli e non le persone che la gestiscono: se una cosa è utile per l’Ascoli si può fare, altrimenti no;
4. Identità: privilegiamo nella costruzione della squadra il made in Italy, il made in Marche e, se possibile, il made in Ascoli;
5. Strutture adeguate agli obiettivi: non si può pensare di essere grandi senza esserlo anche per strutture e in questa direzione va visto il Picchio Village;
6. Progetti speciali: sono i progetti che accrescono l’immagine aziendale, le campagne di comunicazione sociale, le campagne benefiche;
7. Organizzazione aziendale: sono soddisfatto del percorso di crescita, ma c’è tanta strada da fare per diventare una società importante;
8. Scouting: è il reclutamento e il monitoraggio di calciatori e la creazione di data base che restano all’Ascoli Picchio a prescindere da chi sarà il responsabile dell’area tecnica;
9. Formazione: l’aggiornamento è fondamentale e periodicamente programmiamo incontri in sede;
10. Progetto tecnico: consiste nella salvaguardia di un nucleo di giocatori che rappresentano la società, che si sentono attaccati a club e città, che hanno forte senso di appartenenza. Abbiamo Lanni, Mengoni, Giorgi, Carpani, Cacia, Addae, Bianchi, Perez, Cinaglia, Pecorini e altri sui quali quest’anno abbiamo innestato i giovani provenienti da altre società o dal nostro settore giovanile;
11. Attenzione ai nostri giovani: Paolini, che ha debuttato recentemente in prima squadra, ma anche altri che sono in prestito come Quaranta, Parlati e Florio;
12. Marchio: non soltanto il marchio in sé, ma una somma di comportamenti e stile delle persone che rappresentano il club e che ne lavorano all’interno.
© Riproduzione riservata
Commenti
nando
mercoledì 11 gennaio 2017
mi piace, grande Cardinaletti!
paolo2
mercoledì 11 gennaio 2017
Ragazzi.... che società abbiamo. Mi rende orgoglioso tutto ciò. ...
Bebo
mercoledì 11 gennaio 2017
Cardinaletti idee chiare da grande manager. Ci voleva uno così!
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