Pettenò presenta Ascoli-Brescia: “Per Cagni una finale che non si può sbagliare”
di Redazione Picenotime
mercoledì 19 aprile 2017
Abbiamo affidato alla penna del giornalista Fabio Pettenò, corrispondente della Gazzetta dello Sport e redattore di Brescia Tv, la presentazione dalla sponda biancazzurra della gara tra Ascoli Picchio e Brescia in programma Sabato 22 Aprile alle ore 15 allo stadio "Del Duca" per la 37esima giornata del campionato di Serie B.
Come una finale. Come una partita da dentro o fuori il Brescia affronta la trasferta di Ascoli con la consapevolezza di non poter più sbagliare. Ritrovata la vittoria dopo otto lunghissimi turni d'attesa la formazione allenata da Gigi Cagni mette nel mirino l'impresa sul difficile campo del “Del Duca”. Tre punti, quelli conquistati con il Benevento, frutto della fortuna ma soprattutto della mentalità di sofferenza improntata dall'esperto tecnico nella testa dei suoi giocatori. Perché il successo del giorno di Pasquetta è l'emblema del Brescia attuale: non bello da vedere sul piano del gioco con trame non all'altezza del nome e della fama di questa squadra (e del recente passato con Christian Brocchi in panchina) ma un gruppo che ha imparato a soffrire, a sudarsi i pareggi così come la vittoria. Una squadra, quella delle rondinelle, ad arrivare ad Ascoli con il morale alto frutto di una classifica tornata a farsi migliore rispetto a quella di una settimana fa che, al contrario, aveva fatto sprofondare tutti (Cagni escluso) in una valle di lacrime. Dagli inferi il Brescia è riemerso grazie alla dea bendata, ad una incornata nella porta sbagliata di Lucioni e tanta sofferenza. Un sussulto d'orgoglio, tre punti valsi come ossigeno puro per i polmoni scarichi di una formazione tornata a sorridere ed allenarsi con maggior convinzione durante la settimana. Da esperto e navigato timoniere di mille battaglie sul campo Gigi Cagni non ha perso la bussola, non ha smarrito l'obiettivo primario di salvare una squadra con numerosi difetti e costruita probabilmente con troppa superficialità dalla dirigenza amministrata da Rinaldo Sagramola e condotta da Renzo Castagnini. L'esperienza accumulata in tantissimi anni di carriera (trascorsi per lo più a sudarsi salvezza) ha insegnato al tecnico bresciano che nelle situazioni d'equilibrio precario come quella vissuta dalla squadra lombarda è la continuità a dare stabilità e permettere d'uscire dalle sabbie mobili della classifica. Ed è su questo aspetto che Gigi Cagni ha incanalato ogni singolo pensiero dei suoi giocatori durante la settimana: battere il Benevento servirebbe a poco se non si riuscirà a fare punti anche ad Ascoli. Carico più che mai con in tasca la sua prima vittoria da allenatore del Brescia l'allenatore dei lombardi guarda anche agli aspetti negativi di questa insidiosa trasferta. Primo tra tutti il pensiero delle difficoltà di viaggio lontano dalle mura amiche dello stadio “Rigamonti” della sua squadra. In trasferta il Brescia ha collezionato una sola vittoria (Cittadella) e numerose sconfitte. Nell'economia del match e delle scelte dell'allenatore peserà, eccome, l'assenza di Andrea Caracciolo. Il capitano e leader dell'attacco biancoazzurro è stato appiedato dal giudice sportivo per somma di ammonizioni con il peso dell'attacco a vertere sullo strapotere fisico e di forma di Alexis Ferrante. Nella testa di Gigi Cagni c'è la volontà di andare ad Ascoli ed affrontare la gara a viso aperto ma con la necessaria prudenza. Per tale ragione si potrebbe vedere in campo un Brescia con il modulo del 4-3-2-1 con Mauri lanciato al fianco di Crociata nel ruolo di trequartista puro ed una mediana di sostanza composta dalla diga Martinelli-Pinzi-Bisoli. In difesa le maggiori certezze con il pacchetto Untersee, Romagna, Blanchard, Coly a dare garanzie di sostenibilità ma soprattutto affidabilità avendo mantenuto contro il Benevento la porta inviolata. Sorrisi e pensieri, adrenalina da partita da dentro o fuori e preoccupazione: questa è Ascoli-Brescia per Cagni, i giocatori e tutti i tifosi delle rondinelle.
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Commenti
Casimira La Marmora
giovedì 20 aprile 2017
Strapotere fisico e di forma di Alexis Ferrante??Ma de che??
Paolo65
giovedì 20 aprile 2017
Anche per noi è una partita fondamentale e da vincere , perciò stavolta non ci sarà trippa per gatti, la nostra salvezza passa per le prossime tre partite .
Pirlon
giovedì 20 aprile 2017
Ma chi è mo quiss,il figlio di Ferrante ex Ascoli....
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