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Ascoli, Cardinaletti: “Elementi di soddisfazione e aree di miglioramento, lavoriamo con passione”

di Redazione Picenotime

venerdì 19 maggio 2017

Riportiamo le dichiarazioni rilasciate stamane dall'amministratore unico dell'Ascoli Picchio Andrea Cardinaletti al termine della stagione sportiva 2016/2017. 

"Conferenza stampa prevista da tempo, volevamo tracciare un bilancio l'indomani l'ultima gara di campionato. Quando mi sono insediato c'è stata una delibera dell'assemblea dei soci che ha pianificato i programmi 2016/2018. L'assemblea dei soci definisce, tra l'altro, budget e attività da fare rispetto ad esso e periodicamente lo verifica. Se ci atteniamo al piano operativo abbiamo molti elementi di soddisfazione e fiducia per questa stagione, stiamo andando nella direzione giusta, consapevoli della necessità di analizzare le cose che hanno funzionato meno bene o che non hanno proprio funzionato. Da queste si riparte per far sì che nella prossima stagione tutto funzioni per il meglio. Ogni settimana facciamo attente analisi annotando gli elementi che ci consentono di fare delle valutazioni obiettive per poi stilare un piano per la stagione seguente. Il piano operativo 2016/2018 è iniziato con 12 giocatori della rosa dell'Ascoli Picchio che però non avevano prospettive di alto potenziale. Lo scorso anno sono usciti 12 giocatori in prestito e ne sono entrati 11, tra cui Augustyn, Mignanelli e Gigliotti a titolo definitivo, altri li abbiamo presi in prestito da società con cui abbiamo iniziato un percorso strategico. Abbiamo un'ottima relazione con la Juventus ed anche con l'Udinese. Degli 8-10 ragazzi più interessanti a livello nazionale il 50% si è trovato a giocare ad Ascoli quest'anno. Nel nostro piano operativo c'è una parte dedicata ad Orsolini già da maggio 2016, la squadra è stata costruita anche per favorire la sua esplosione. Mi piace pensare che se Orsolini abbia fatto quello che ha fatto è anche perchè nella squadra c'era una componente formata da Cassata, Favilli, Felicioli, Jaadi e Hallberg che avevano un certo potenziale. Hallberg, ad esempio, è titolare nella Nazionale svedese e se non è riuscito ad esprimersi ad Ascoli non vuol dire che non sia un buon giocatore. 

Non possiamo comunque sottacere il fatto che abbiamo avuto 9 giocatori che hanno fatto il loro esordio assoluto in Serie B, tre dei quali provenivano da altre squadre. Abbiamo avuto 4 ragazzi in Nazionale, con Favilli chiamato per uno stage dal ct Ventura, con 3 giocatori che si accingono a disputare i Mondiali Under 20 in Corea. Quando noi andiamo a Milano e ci confrontiamo con le altre società di A e B o con i più importanti giornalisti si complimentano con noi per il progetto Ascoli, perchè stiamo facendo qualcosa nel calcio che tutti dicono di fare ma in pochi realmente fanno. Io ho molto equilibrio anche dinanzi le critiche e non sono mai eccessivo, ribadisco che abbiamo tanti elementi di soddisfazione ma anche tante aree di miglioramento. Per me il documento approvato dall'assemblea dei soci è come il "vangelo", il mio compito è quello di far rispettare al 100% quello che hanno deciso i soci. E' molto difficile comunque far capire il nostro progetto. Il Bari ad esempio ha preso tutti i giocatori richiesti dalla piazza ma poi non si è qualificato per i playoff, la nostra società ha fatto una scelta diversa. La nostra crescita deve essere generale, sia sul piano tecnico che strategico e infrastrutturale. 

L'operazione Orsolini è stata molto importante ed abbiamo reinvestito i proventi per altri movimenti anche in vista della prossima estate. E' il caso anche di Favilli, che vogliamo riscattare e tenere, costruendo delle basi per una crescita importante. 

Stiamo lavorando molto su quelle cose che non hanno funzionato, avremmo voluto conquistare la salvezza con maggiore anticipo rispetto all'anno scorso, ciò non vuol dire che abbiamo fatto peggio. I 49 punti che abbiamo ottenuto quest'anno sono molto più complicati dei 47 della passata stagione, con una chiusura di campionato senza playout, con una forbice di 10 punti tra playoff e playout. Noi abbiamo una grande attenzione per il progetto che vogliamo portare avanti in modo uniforme, una forma di rispetto nei confronti di chi ama questa società, e io mi metto tra coloro che amano questo club e questa città. Faccio questo lavoro con grande passione ed altrettanta convinzione. 

Non possiamo dimenticare di aver passato la prima parte di campionato all'interno di una situazione ambientale molto complicata, soprattutto a livello psicologico a causa di terremoto e neve. Abbiamo dovuto intraprendere interventi speciali come la costruzione della nuova curva sud, un'operazione esemplare, ringrazio tutti quelli che ci hanno aiutato, si è creato un bel connubio tra istituzioni, tifoseria e società. Non posso non ricordare che l'anno scorso non c'era un Centro Sportivo e non l'avevamo neanche acquistato, una struttura che sarà pronta per il prossimo campionato con tutte le squadre che potranno lavorare all'interno del Picchio Village. I ritardi? Sono piccoli ritardi legati ad autorizzazioni burocratiche, abbiamo trovato dei problemi in una struttura che era fatiscente. Siamo contenti di aver chiuso questa operazione e di aver portato avanti i lavori. Vogliamo anche riprendere un'azione importante nel territorio, a favore di chi ama incondizionatamente l'Ascoli Picchio, la squadra rimarrà con noi fino al 31 Maggio e faremo dei passaggi che ci consentiranno di andare a toccare quelle roccaforti del tifo bianconero, aggregando Ascoli Piceno ad un territorio più ampio, coinvolgendo tutti coloro che hanno a cuore il nostro club, vogliamo fare del nostro meglio in tal senso. 

Sta andando avanti anche il progetto scouting partito due mesi fa, ci sta consegnando un quadro molto esauriente, abbiamo elementi sulle caratteristiche umane, tecniche e personali circa le risorse di cui abbiamo bisogno. Noi dobbiamo far capire ai nostri calciatori che questo sport deve diventare uno strumento di coesione sociale, come il progetto SOSAAA con cui stiamo continuando a raccogliere fondi portando avanti progetti molto importanti a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto, sono attività fondamentali per una società che deve diventare un punto di riferimento per il territorio. Lavoreremo anche nei confronti di giovani e studenti favorendo un sano ricambio generazionale della nostra tifoseria. 

Per lo stadio stiamo lavorando con il Comune per l'idea della convenzione pluriennale, ci troviamo d'accordo su tutto, stiamo lavorando sugli aspetti tecnici e burocratici, ci siamo incontrati molte volte con il sindaco e con uno staff comunale. Andiamo verso il rinnovo annuale della convenzione mettendo all'interno tutti quegli elementi propedeutici poi per la concessione pluriennale, ci sono cose urgenti da fare come il ripristino di una condizione buona per la tribuna d'onore e i tempi di consegna della nuova tribuna est, fondamentale anche per la definizione della nuova campagna abbonamenti. Sono chiare le volontà delle parti, il Comune vuole cedere lo stadio in un tempo determinato con una tipologia da definire. Ci sono persone che hanno competenze che stanno valutando il quadro economico e le soluzioni migliori in attesa delle analisi tecniche. La parte burocratica è molto complessa, aspettiamo che ci venga consigliata la soluzione migliore. 

Sulla Lega di Serie B abbiamo una posizione molto precisa ed abbiamo subito molti attacchi nell'ultimo periodo, il nuovo presidente deve essere indipendente a nostro avviso e non giocare su quattro tavoli. Non facciamo problemi di nome e cognomi ma di metodo e di merito. Abbiamo combattuto una battaglia con altre squadre per portare avanti queste prerogative, per il 25 maggio è stata fissata una nuova assemblea elettiva, speriamo che tutto si possa risolvere positivamente, senza alcuna personalizzazione, nella fattispecie per quanto concerne il presidente Lotito, questo noi non lo accettiamo. La Covisoc ci ha controllato di recente e si è complimentata con noi per come gestiamo il bilancio e per la nostra trasparenza. Le partite le vogliamo vincere e perdere perchè siamo o bravi o somari, con arbitraggi onesti, perchè siamo una società perbene e fiera di quello che fa. Lavoreremo per crescere, sapendo di dover migliorare, dalla prossima settimana faremo delle attività di programmazione. In Serie B spesso si risolvono i problemi scaricando o allontanando le persone, a noi questo non piace. A noi piace assumerci le responsabilità al termine del campionato, se ci sono i risultati si festeggia altrimenti si traggono le giuste conseguenze. La compattezza e l'unione di tutte le componenti saranno l'arma vincente di questa società, rispettando ruoli e competenze, operando tutti insieme senza guerre, battaglie e contrapposizioni ma con ordine e correttezza. Io darò all'azienda e alla società tutte le indicazioni per unire e mai per disunire. Insieme dobbiamo cercare di infondere uno spirito costruttivo, propenso al successo, facendo respirare nell'aria nuove convinzioni. 

Mercato gennaio? Abbiamo cercato di fare una valutazione generale, abbiamo preso atto che il progetto tecnico aveva la necessità di valorizzare un assetto a due punte con Cacia (che ha giocato tutto il girone d'andata con delle infiltrazioni ad una caviglia) e un Favilli emergente, con un centrocampo a 4 che lasciava due posti da interni. A centrocampo per due posti avevamo Cassata, Addae, Giorgi, Bianchi e Carpani, abbiamo fatto considerazioni di questo tipo. A destra abbiamo dato un'alternativa ad Almici con Mogos, un giocatore di proprietà che ha margini di crescita, prendendo poi Bentivegna al posto di Jaadi. Mi dispiace se riguardo al mercato non si tenga una linea equilibrata, alcuni di quelli che consideravamo giocatori cardine del nostro progetto tecnico hanno avuto lunghi infortuni.

Aglietti e post Salerno? Erano questioni interne. Le dimissioni si possono dare in qualsiasi momento, firmando un foglio e lasciandolo sul tavolo, cosa che non è avvenuta. Dal punto di vista tecnico non ho avuto un documento ufficiale con le dimissioni di Aglietti, c'è stata una fase di crisi, che spesso c'è almeno tre volte all'anno in altre società. Ho avuto modo di dire nelle settimane successive al match di Salerno che c'è stato un confronto tra l'allenatore e la squadra e ne è uscita fuori una nuova compattezza, mi assumo tutta la responsabilità di non aver esonerato un allenatore perchè dimostro il mio amore verso la società pensando non solo all'oggi ma anche alle prospettive. Quando ho parlato delle dimissioni di Aglietti erano proprio nelle ore in cui stavamo lavorando per ricomporre il tutto, non avevo necessità di portare in piazza quello che stavamo risolvendo con tutte le componenti dello staff. Ho qualche idea perchè Aglietti abbia detto quelle cose dopo Bari, ne parlerò comunque con lui. Abbiamo la convinzione di avere uno staff di valore che comincia dal ds Giaretta e dal responsabile del settore giovanile Di Mascio, che fa parte del nostro progetto anche per il futuro, siamo soddisfatti del suo lavoro. L'anno scorso la squadra ha fatto bene alla Viareggio Cup, sapevamo quest'anno di non avere una squadra competitiva, il settore giovanile non si pesa sulle posizioni in classifica e non per vincere il campionato Primavera, ma portando avanti un programma preciso. 

Prima che i calciatori andranno in ritiro parleremo con tutti, ho già parlato con alcuni giocatori come Slivka andato in Nazionale e Martinez che è si appresta ad andare in Argentina. Parleremo con tutti i tecnici ed i membri dello staff, con un confronto sui risultati ottenuti analizzando la prospettiva del lavoro da fare insieme. Chi sta ad Ascoli deve sentire questo progetto come quella della propria vita professionale. Come impostazione generale propendiamo per una rosa da 24/25 giocatori con tre portieri, con dei doppioni per i vari ruoli lasciando la possibilità di un rifornimento dal serbatoio del nostro settore giovanile. Se Quaranta e Manari sono andati altrove lo abbiamo fatto per dar loro la possibilità di giocare di più, così come per Parlati e D'Egidio. 

Obiettivi per l'anno prossimo? Vogliamo individuare quegli elementi che ci consentano di migliorare la nostra rosa, una parte li abbiamo già individuati da gennaio. Ogni anno la squadra deve essere più forte di quella precedente. Sono convinto che la squadra di quest'anno fosse molto più forte di quella dell'anno scorso. Il capitano Giorgi dice diversamente? Io ho questa opinione. Abbiamo anche la necessità di non perdere di vista gli elementi positivi di quanto fatto. Lavoriamo al 100% con grande passione. Gli obiettivi e le ambizioni del nostro presidente sono chiare e le ha ripetute molte volte". 


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Andrea Cardinaletti

Andrea Cardinaletti

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Commenti

David
venerdì 19 maggio 2017

Potei contraddire su ogni argomento.ma meglio che sto zitto!!! Siete dei gran chiacchierone.il prossimo anno vedrete poca gente allo stadio!!! E vi sta bene


LORENZO CAPRO'
venerdì 19 maggio 2017

PIENA FIDUCIA NELLA SOCIETA', MA NON NEL SUO MANAGEMENT CHE SBAGLIA ALLENATORI E CALCIATORI, LA SPERANZA CARO CARDINALETTI E' CHE QUESTO CAMPIONATO E LA PARTITA DI IERI VI SIA DI GRANDE INSEGNAMENTO. QUINDI CI ASPETTIAMO CHE GIORGI, BIANCHI, RAGNI, ALMICI , GATTO, LAZZARI, AUGUSTIN, CINAGLIA E ALTRI SCARSI VADANO VIA ....INTANTO VOGLIO VEDERE SE FINALMENTE PUNTATE SU UN MISTER DEL TIPO GATTUSO O DE ZERBI CON CARATTERISTICHE DIVERSE DI GIOCO , MA ENTRAMBI MOLTO FORTI E MOTIVATORI. PENSO PERO' CHE GIARETTA L'UOMO CON LA CRAVATTA CONOSCA SOLO AGLIETTI O MISTER DEL NOVARA , O QUALCUN'ALTRO NELL'ORBITA UDINESE .QUESTI DUE ALLENATORI LI CONOSCONO SOLO CHI CAPISCE DI CALCIO.


Gstar
venerdì 19 maggio 2017

Caro Andrea, aspettando il video della conferenza stampa e ringraziando di cuore la rediazione (loro sì che lavorano con entusiasmo e passione e soprattutto competenza), volevo farti una domanda: te la ricordi quella trasmissione televisiva di Enrico Papi, Sarabanda, mi sembra che si chiamava così..dove i concorrenti dovevano indovinare il titolo delle canzoni avendo a disposizione l'ascolto delle prime dieci note, si apriva un asta a ribasso e ciascuno offriva il proprio ribasso; "la indovino con cinque (note)", "la indovino con tre", fino ad arrivare a dire "la indovino con una (nota)... io ho la netta sensazione, purtroppo sostenuta dai fatti, che da tre anni a questa parte, la politica della società Ascoli Picchio sia esattamente questa..pur tuttavia cambiando di anno in anno tutti gli attori si è innescata "un'asta a ribasso"..su un undici titolare che dovrebbe essere, per lo meno idealmente, composto da tutti giocatori adatti alla serie cadetta, l'anno scorso forse e dico forse ce ne erano tre o quattro adatti, quest'anno credo non arrivassero a tre su undici..e l'anno prossimo? che avete deciso, cosa prevede la vostra programmazione? un undici titolare con due giocatori buoni per la serie B?..io in tanto sono felicissimo che anche sul forum "maggiore" si inizia a parlare del Monticelli al quale vi dovreste ispirare e prendere esempio senza se e senza ma...io sosterrò loro così, come suggerisce qualcuno, prenderò confidenza anche con i campetti di provincia.. chiudo con un passaggio sulla tifoseria cosiddetta "organizzata", io faccio parte di quegli irriducibili nostalgici del Settembre BiancoNero, che non avevano gemellaggi, che anzi li "rompevano" quando era il caso di farsi rispettare (vedi Lazio) e che hanno fischiato e contestato presidenti e squadre almeno 50 o 100 volte migliori di oggi..prova ne sia il "timido" striscione che è stato esposto ieri, giusto con due anni di ritardo, senza nssun tipo di iniziativa né prima, né dopo...amen..WLF!


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