Ascoli Calcio, successo per il Memorial Strulli: a 60 anni dalla scomparsa l'omaggio al compianto portiere
di Davide Ciampini
sabato 25 gennaio 2025
L'impatto violento, la paura e poi la tragica notizia. Sono trascorsi sessant'anni dalla scomparsa di Roberto Strulli, avvenuta il giorno di San Valentino del 1965. A quel tempo si disputava la quarta di ritorno del girone C della serie C. Allo stadio “Fratelli Ballarin” di San Benedetto del Tronto era di scena il derby con la Del Duca Ascoli. In occasione di questa ricorrenza, l'Amministrazione Comunale di Ascoli Piceno ha voluto rendere omaggio all'indimenticato numero uno bianconero con il supporto dei club Veterani AP e Pallonari Ascoli. Lo ha fatto con il Memorial "Roberto Strulli - Il 1° Immortale", svoltosi oggi presso il Teatro dei Filarmonici.
"Questo volume, oltre ad essere un tributo alla memoria di un grande calciatore, rappresenta altresì un'eredità. - ha esordito il presidente dei Pallonari Giuseppe Bolli -. Roberto ha lasciato un segno indelebile nella vita di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo. La sua tragica scomparsa ha segnato la comunità, ma l'ha anche ispirata. Rendiamo dunque omaggio ad un uomo simbolo di onore e dedizione. Non è solo un momento commemorativo ma l'apologia di un vero immortale che ha spinto a fare sempre il massimo. In definitiva, si tratta di un invito a conservare i valori che ci ha lasciato".
"Piero, ti ricordi sempre tutto. È questa la frase che mi viene rivolta più spesso - ha proseguito il presidente dei Veterani AP Piero Travaglini -. Della tragedia di Strulli, avvenuta quando avevo venti mesi, non ricordo nulla. Tuttavia, conosco tutto del compianto portiere, e ciò lo devo a mio padre Vincenzo. Prima di addormentarmi, lui non mi raccontava le favole, ma le gesta dei grandi calciatori, ivi compreso quelle di Roberto Strulli. E quando ne parlava, era come se vi soffrisse. Soleva etichettare l'accaduto come fatalità, descrivendo minuziosamente il dolore dei cittadini. Oggi ho 61 anni e siamo, purtroppo, in Serie C. Dell'Ascoli Calcio posseggo molteplici ricordi, ma ho il magone allorquando si parla di lui. Mi chiedo, infatti, come si possa morire per il calcio. Molteplici i grandi calciatori che si sono avvicendati con la maglia bianconera. Ma il più grande, il numero uno, sarà sempre Roberto Strulli. Un grande uomo, che con coraggio leonino si tuffò su quella palla".
"Desidero, dandovi il benvenuto al Teatro dei Filarmonici, ringraziare l'amico Antonio Spazzafumo, sindaco di San Benedetto del Tronto, così come il vescovo Gianpiero Palmieri e le associazioni tutte che si sono spese per l'organizzazione di questo evento - ha dichiarato il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti -. Naturalmente non ero nato nel 1965, momento in cui il calcio era sinonimo di romanticismo. Per difendere i propri colori, Roberto ha perso la propria vita; ma lì, in quel momento, ha espresso il coraggio verso i propri colori. E questo può essere d'esempio, specie per chi veste la maglia bianconera".
"Roberto Strulli ha fatto della sua passione il proprio lavoro - ha precisato il sindaco di San Benedetto del Tronto Antonio Spazzafumo -. Ed oggi, in questo teatro, siamo presenti per omaggiarne la memoria. Al netto delle rivalità calcistiche, è nata un'amicizia con il sindaco Fioravanti. Un'amicizia sincera, che auspico possa legare ancora di più il nostro territorio. Dobbiamo lavorare affinché il Piceno diventi ancor più attrattivo, obiettivo suffragato dalle recenti classifiche, che ci vedono come decimi quanto a sicurezza. Vi faccio dunque i miei complimenti per questo evento".
"Pur non avendolo conosciuto, è sempre commovente parlare di mio padre - ha asserito Roberto Strulli jr - . È stato difficile crescere con questa consapevolezza, specie durante il periodo della mia infanzia. Una ferita inguaribile, che si sanerà solo il giorno in cui lo rincontrerò. Si rende pertanto necessario accettare questo dolore ed essere forti: per i miei cari così come per le persone che conosco. Noi siamo figli di Ascoli, nonostante siamo originari della Toscana".
"Anche io mi sento legato alla famiglia Strulli - ha chiosato l'assessore allo sport Nico Stallone -. Mio zio (Adelmo Cappelli, ndr.) andò in porta al posto di Roberto. Quella di quel tempo era una squadra diversa, che ha scritto la storia. Roberto era il numero uno di un gruppo di persone che ha dato il via a quello che è oggi l'Ascoli Calcio. Ricordandoci che, oggi come allora, a fare la differenza sono gli uomini".
© Riproduzione riservata
Commenti
filippo
domenica 26 gennaio 2025
ETERNO STRULLI ASCOLI NON TI DIMENTICHERÀ MAI
Approfondisci

Ascoli Calcio, sono 32 i giocatori schierati in campionato. Mai in campo Toma, Re e Cosimi
mer 30 aprile • Ascoli Time

Yuasa Battery, due annate da leggenda: Grottazzolina scende in piazza per l'abbraccio agli eroi
mer 30 aprile • Volley

Alla festa di Monticelli la terza edizione di ''Picchietto d'oro''
mer 30 aprile • Eventi e Cultura

Coldiretti Marche al lavoro per il Distretto Florovivaistico: ''Strumento per rilanciare settore''
mer 30 aprile • Comunicati Stampa

Folignano: ''Nuove energie'', appuntamento col burraco
mer 30 aprile • Comunicati Stampa

Regione Marche: presentato “Prima Scena”, il festival della scenografia
mer 30 aprile • Eventi e Cultura

Ascoli Calcio, Di Carlo chiude la sua esperienza in bianconero con 5 vittorie e una media punti di 1,083
mer 30 aprile • Ascoli Time

Ascoli Calcio, la Primavera ospita il Pescara. L'Under 17 (fuori dai playoff) chiude con una sconfitta a Pineto
mer 30 aprile • Ascoli Time

Grottammare, finisce con lo scooter sotto un'auto. Trasportato in eliambulanza dopo l'intervento dei Vigili del fuoco
mer 30 aprile • Cronaca

Festival dell'Appennino, presentata l'edizione 2025. Ventisette appuntamenti per sei mesi di eventi
mer 30 aprile • Eventi e Cultura
