Ascoli Picchio, con Aglietti è finita. Il 37enne Maresca in pole per la successione

I primi giorni di permanenza ad Ascoli Piceno del patron Francesco Bellini hanno partorito la prima certezza in vista della stagione sportiva 2017/2018: Alfredo Aglietti non siederà più sulla panchina bianconera.

Non ci sono più i margini per portare avanti un rapporto di lavoro che si è lentamente sgretolato nel corso del campionato e che ha avuto la crisi più prodonda dopo la brutta sconfitta di Salerno, con l'allenatore toscano che ha espresso la propria intenzione di dimettersi e la Società che nonostante tutto ha deciso di confermarlo - dopo un confronto aperto anche alla squadra - fino al termine della stagione con il preciso intento di non agitare maggiormente le acque nella volata verso la salvezza.

Proprio in queste ore nei piani alti di Corso Vittorio Emanuele si stanno pianificando i termini della separazione con Aglietti, che ha avuto l'automatico rinnovo del contratto per un anno al conseguimento del mantenimento della categoria. Probabile che le parti si accordino con una buonuscita nell'attesa che il 46enne di San Giovanni Valdarno possa sistemarsi in un'altra squadra (Brescia, Entella e Alessandria sono piste percorribili).

La Società si è già mossa per trovare il suo sostituto ed il primo nome di una lista ormai ristretta a 3/4 profili (tra i quali Vincenzo Vivarini, Cristian Brocchi e Massimo Drago) è quello di Enzo Maresca. Nato a Pontecagnano Faiano, in provincia di Salerno, il 10 Febbraio 1980, ha terminato la sua carriera da calciatore al termine dello scorso calciomercato invernale dopo aver collezionato 8 presenze con l'Hellas Verona, giocando 90 minuti al "Del Duca" nel match vinto 4-1 dagli scaligeri contro l'Ascoli il 15 Ottobre 2016. Centrocampista dotato di visione di gioco, inserimento e personalità, ha vestito le maglie di Palermo, Sampdoria, Malaga, Olympiakos, Siviglia, Fiorentina, Juventus, Piacenza, Bologna e West Bronwich, con un palmares di tutto rispetto: scudetto 2001/2002 con la Juve (nell'anno delle famose "corna" nel derby con il Torino), una Supercoppa Italiana, un campionato di Serie B con il Palermo (2013/2014) e ben 5 trofei con il Siviglia: 1 Coppa di Spagna, una Supercoppa di Spagna, 2 Coppe Uefa ed una Supercoppa Uefa. 

La scorsa estate, mentre era in ritiro con i calciatori disoccupati a Coverciano, ha già iniziato a pensare al futuro ottenendo l'abilitazione da allenatore di base Uefa B, anticamera del patentino da allenatore professionista di 2^ categoria Uefa A che però allo stato attuale non gli permetterebbe ancora di guidare una squadra di Serie A o B (serve  un patentino di 1^ categoria Uefa Pro, per questo dovrebbe essere affiancato da un tecnico in possesso della qualfica per il campionato cadetto, come successe dal 2004 al 2006 proprio ad Ascoli con il duo Marco Giampaolo-Massimo Silva). Negli ultimi mesi ha studiato molto ed ora è in attesa della prima chance, con la dirigenza bianconera che ha già avuto modo di incontrarlo e analizzare la sua proposta di calcio, forte di un rapporto con Andrea Cardinaletti che si è cementato ai tempi dell'esperienza da amministratore delegato nel Palermo del manager jesino. L'Ascoli ha raccolto referenze anche da Beppe Iachini (che lo ha allenato a Palermo) e dal nuovo direttore sportivo della Roma Monchi (che lo ha avuto come calciatore a Siviglia dal 2005 al 2009). 

Una decisione ufficiale in tal senso non è stata ancora presa e il direttore sportivo Cristiano Giaretta tiene calde altre piste, ma Maresca al momento resta la prima opzione per il dopo Aglietti. I massimi dirigenti di Corso Vittorio Emanuele dovranno valutare con molta attenzione come l'esigente piazza ascolana accetterà l'idea di un nuovo allenatore alla prima esperienza assoluta in panchina.