simosbn74
29/08/2017 22:57
X commercialista e l'altro fenomeno dalla toscana che conosce i giocatori meglio pure di marotta, giorgi se ne andrà per la vostra gioia (so vist buzzegoli che fenomeno nè azzeccat nu lanc e cammina, io a cittadella c'ero) Gigi oltre ad essere un amico è anche uno di noi. Voglio ricordarti così!!..mi hai regalato la gioia calcistica più grande insieme ai diabolici !! grazie di tutto Capitano!! #sempreunodinoi!! ♥️ Caro Custandì, oddio Presidé che giornata che ho vissuto, bella, troppo bella per quanto mi riguarda, 2000 tifosi in delirio solo per il mio goal e sono sicuro che in questo c’entri anche tu. Partenza ore 10, arrivo ad Ancona previsto per le 13 e così è stato; durante il viaggio non si sa quanti messaggi ho ricevuto da Massimo, Beppe, Mirko, Eddy, Giorgino, tutti che mi incoraggiavano a vince il derby perché dentro di loro gli bruciava ancora quel cavolo di Ventura che ci gelò in quell’istante e io stavo lì, al Renato Curi di Perugia, quel maledetto 11 giugno, avevo tredici anni e, caro Custandì, non si sa quante lacrime ho versato in quel momento, ma ora non ce ne frega più nie di Ventura e lasciamolo in pace nelle serie dilettantistiche dove si trova, questa è la mia giornata e guardando indietro verso un recente passato viene in mente solo quel brutto ricordo e spero di levarmelo dalla testa una volta per tutte. Durante il riscaldamento pre-partita vicino a noi c’era anche Alessandro e si vedeva che era visibilmente emozionato mentre respirava l’aria del derby e intanto vedevo sulla mia sinistra la curva anconetana che andava via via riempendosi mentre nella “mia” curva c’erano si o no un centinaio di persone e pensare che erano le 14:30. Rientrati nello spogliatoio il mister ci ha dato la carica necessari per vincere la partita. Ecco come siamo scesi in campo: Guarna, Gazzola, Silvestri, Micolucci, Giallombardo, Pesce, Di Donato, Luci, Amoruso, Lupoli e Antenucci mentre l’Ancona ha schierato: Da Costa, Schiattarella, Cosenza, Cristante, Zavagno, Surraco, Catinali, De Falco, Miramontes, Colacone e Mastronunzio. Io?????? In panchina. Si sentiva un’aria diversa rispetto al solito in panchina, c’era più concentrazione, più voglia di entrare e di dare il 200% ed è stata una cosa davvero bellissima. Dopo 50 secondi già Mirko prende il palo in una girata così graziosa che, se avesse segnato, sarebbe entrata nella storia di questa serie B. Enrico è molto bravo prima su Miramontes e poi su Catinali, ma ecco cosa succede al minuto 25: Simone trova il varco giusto per sganciare Mirko che supera Da Costa e la mette dentro. Tutta la panchina esplode e il Mister non sembrava più lui in quel momento. Palla al centro e parte l’arrembaggio anconetano ma è sempre Enrico, altro che Buffon, a salvarci in più occasioni. Fine primo tempo. Durante l’intervallo sentivo quei cori che, per 2 ascolani come noi, ci fanno piangere di gioia. Ecco che Andrea e gli altri tornano in campo e dopo 3 minuti subito fuori Zavagno, 12 minuti dopo scoppia la rissa e per tutti ne fanno le spese Vittorio e Cosenza. Al 26’ Mirko supera Da Costa e a porta vuota spara fuori; già noi della panchina stavamo entrando in campo per abbracciarlo però visto quello che ha fatto gliene abbiamo dette di tutti i colori, anche minacce di morte e offese a parenti (Custandì non sto a scherza). “L’Ascoli sostituisce il numero 18 Simone Pesce per il numero 5 Luigi Giorgi”: ecco quello che si è sentito allo Stadio del Conero di Ancona al 33’ minuti nel corso del secondo tempo; che emozione, il cuore a mille, la paura di non farcela ma appena ho visto quelle maglie rosse, che mi avevano fatto versare lacrime di dolore e rabbia, mi è arrivata la forza e l’orgoglio del vero Asculà. Ah dimenticavo Presidè, 2 minuti prima è stato espulso Antonino per un fallo di reazione su Surraco. Passano i minuti e soffriamo, soffriamo, soffriamo fino al minuto 90, calcio d’angolo alla sinistra di Enrico, batte Catinali, colpo di testa di Cristante e pareggio Ancona. Lo vuoi sapere il bello Presidè? Cristante era l’uomo che dovevo tener d’occhio, mi sono distratto troppo seguendo la traiettoria del pallone e così facendo è riuscito a liberarsi della mia marcatura (se proprio si doveva chiamare così). Subito dopo il gol ho pensato: ecco arriva un altro pareggio, un altro pomeriggio maledetto con tanti rimorsi. Il mondo mi casca addosso però adesso quel fuoco made in Ascoli che si stava spegnendo al pareggio adesso, con 6454 pezzi di legna in più, uno per ogni tifoso anconetano che esultavano, sempre negli ultimi minuti, sempre per un pareggio di 1-1 come quel giorno di 10 anni fa. Palla al centro, Gerardi fa fallo su Andrea, batte lui verso di me, mi pressano De Falco e Catinali ma riesco a passarla a Daniele, io mi sgancio sulla destra ed ecco che mi arriva la palla che completa il triangolo, mi insegue Catinali, davanti a me Cristante e Pisacane ma riesco a passare tra i due, la palla va a Mirko e dopo uno strano rimpallo (merito tuo Presidè??? penso di si) mi ritrovo davanti a me la palla, per la quale ho macinato chilometri e chilometri, su quel campo, odiato fin da piccolo, contro quella squadra, per la quale ho versato lacrime di dolore, e indossando quella maglia, anzi La maglia, a righe bianco e nere, per la quale ho fatto molti sacrifici però penso di essermeLa guadagnata, e avevo la possibilità di far esplodere tutti i miei Tifosi (si Presidè non ti sei sbagliato a leggere, con la T maiuscola perché la nostra tifoseria è superiore a tutte le altre) spedendo la palla dentro e così è stato al minuto 92’. Ancona 1 ASCOLI 2. Che gioia, che emozione, il mio sogno si è realizzato, fare il gol decisivo nel derby contro l’Ancona, FANTASTICO. Presidè tu pensa che erano ormai 77 anni che non espugnavamo Ancona, precisamente dal 9 aprile del 1933 (vedi che ho studiato Custandì) e anche quella volta è stato il numero 5, Ugolini, su rigore a darci 2 punti per la 1^ Divisione girone G. Che bello, che bello, dopo il gol ha fatto un urlo di liberazione anche perché volevo dedicare il gol ad Antonio Di Meo e Daniele Damiani e così ho fatto. Mi dispiace Custandì però adesso devo anda ma prima ti devo far sentire questo motivetto che abbiamo cantato diverse volte in pullman durante ritorno: Baciami Ancona, Baciami Ancona…. Gigi Giorgi