Lupo: “Ascoli? Mancata coerenza gestionale, se hai male al ginocchio non chiami un cardiologo. Molto legato alla piazza”

Fabio Lupo è tornato a vestire il ruolo di direttore sportivo dell'Ascoli dal 12 Giugno all'11 Ottobre 2021 (giorno in cui ha rassegnato le proprie dimissioni), contribuendo in maniera importante alla costruzione della rosa che poi è arrivata fino al turno preliminare dei playoff di Serie B. Abbiamo contattato telefonicamente il 60enne ds abruzzese per analizzare la stagione del Picchio, il girone B del campionato di Serie C ed i playoff arrivati ai quarti di finale.

"Da addetto ai lavori ho seguito l'Ascoli nel corso della stagione. L'idea che mi sono fatto è quella di un organico che poteva fare qualcosa in più. Non era una rosa che doveva salvarsi alla penultima giornata, pur con qualche limite ed alcune contraddizioni tecniche. Sono andati in sofferenza e purtroppo i tanti cambi di allenatore testimoniano come non sia stato individuato un blocco squadra reale sul quale puntare. E' emersa una certa confusione che ha determinato un rendimento al di sotto delle possibilità dell'organico. Quando ci sono così tanti avvicendamenti in panchina vuol dire che hai commesso un errore nella diagnosi. Facendo un paragone medico, se hai un problema al ginocchio non basta chiamare il miglior cardialogo in circolazione. Stai sbagliando semplicemente medico, per risolvere la criticità basterebbe un buon ortopedico. Fatto salvo che, a mio avviso, Carrera non stava facendo così male ad inizio campionato, conosco bene Massimo fin da quando giocavamo insieme a Bari. Quando sono andato via io, ad autunno 2021, tutto mi sarei aspettato fuorchè ritrovare l'Ascoli dopo alcuni anni in lotta per la salvezza in Serie C. Io dico sempre che nella linea programmatica di un club serve una coerenza gestionale, tecnica e non solo, che alla lunga paga sempre. Purtroppo questa coerenza ad Ascoli è mancata, nonostante la proprietà non abbia mai lesinato impegno e risorse economiche. Sono stato tutto sommato per poco tempo il ds bianconero sia nel 2005 che nel 2021, tuttavia è quasi inspiegabile come quotidianamente riscontri grande affetto nei miei confronti da parte dei tifosi del Picchio, sia nel Piceno che in altre città o stadi italiani. Una stima che mi porta a sentirmi quasi in debito nei confronti di questa piazza a cui mi sento molto legato. Mi piacerebbe, lo dico con estrema sincerità, che in futuro ci fosse per me una terza occasione per lavorare ad Ascoli. Spero che a breve la squadra bianconera possa recitare un ruolo da protagonista in Serie C, per poi tornare un giorno a calcare palcoscenici più importanti e consoni alla sua storia. Non è bello vedere una tifoseria passionale e legata al club come quella ascolana in costante contestazione per i molteplici problemi che ci sono susseguiti negli ultimi anni, sarebbe bello ricreare un clima ideale e positivo tra tutte le componenti". 

"Un giudizio sul girone B di Serie C e sui playoff? Fin dall'inizio, in tempi non sospetti, ho sempre detto di fare attenzione alla Virtus Entella. Torniamo alla coerenza gestionale di cui parlavamo prima, la compagine ligure ne è l'esempio lampante. Proprietà e dirigenza non cambiano da tanti anni, hanno attraversato delle difficoltà, sono retrocessi dalla Serie B e nella scorsa stagione sono arrivati quattordicesimi. La loro coerenza strategica però lì ha riportati in poco tempo in cadetteria. Mi aspettavo la Ternana protagonista e credo possa continuare ad esserlo pure nei playoff. Anche il Pescara ha portato avanti un campionato di ottimo livello e nei playoff sta facendo davvero molto bene. Negli spareggi promozione considero comunque il Vicenza favorito, ha qualcosa in più per solidità, esperienza, profondità della rosa e supporto del pubblico. Sul secondo gradino del mio personale podio metto la Ternana, attenzione poi alle outsider Atalanta Under 23, Giana Erminio ed Audace Cerignola". 

Picenotime.it è anche su Whatsapp. E' sufficiente CLICCARE QUI per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati!