Palermo-Ascoli 4-1, Cosmi: ''Ho visto un grande Picchio, peccato per quei 15 minuti letali''

L'allenatore dell'Ascoli Picchio Serse Cosmi ha commentato a caldo al microfono di Sky Sport la sconfitta per 4-1 al "Barbera" di Palermo nella 28esima giornata di Serie B.

"E' inconcepibile questa sconfitta. Pensare di dover tornare in albergo e vedere che abbiamo perso questa partita 4-1 è assurdo ma nel calcio capita - ha detto Cosmi -. E' vero che nei 15 minuti iniziali del secondo tempo abbiamo commesso delle leggerezze pagate a caro prezzo ma è altrettanto vero che nel primo tempo e anche dopo il 3-1 non dico che abbiamo giocato solo noi ma se c'era una formazione che stava in campo con un concetto di squadra era proprio la nostra. Le qualità del Palermo hanno fatto la differenza ed in questo momento stiamo recriminando per un risultato che ci condanna. Come era successo a Frosinone la prestazione però non è da condannare. Diciamo che la colpa di questa sconfitta è la mia che ho portato in Italia Coronado, se l'avessi lasciato a Malta sicuramente oggi non avremmo perso. Senza togliere nulla agli altri giocatori del Palermo, credo che Coronado l'abbia vinta da solo questa partita. Nelle ultime 4 gare, dopo aver vinto a Novara, abbiamo incontrato le prime tre della classe, Empoli, Frosinone e Palermo inframezzate dalla vittoria col Cesena. Era un ciclo di ferro che sapevamo di dover affrontare. Accetto comunque la sconfitta col Palermo anche se oggi ho visto veramente un grande Ascoli, tranne quei 15 minuti che sono stati letali abbiamo giocato un grande calcio. Poi quando vai sotto di due gol (e non c'era nessun motivo per esserci) anche il morale finisce per calare. Bisogna ripartire contro i nostri avversari a cominciare con la Salernitana, un gara molto difficile ma affronteremo un avversario contro cui possiamo combattere di più rispetto ad altre squadre". 

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Ecco le altre dichiarazioni di Serse Cosmi in sala stampa riportate dal sito ufficiale dell'Ascoli Picchio: "Abbiamo disputato un gran primo tempo tenendo benissimo il campo e giocando anche con una tranquillità che non è tipica di una squadra che occupa una posizione di classifica come la nostra. Siamo venuti a Palermo con la consapevolezza che si sarebbe trattato di una gara difficile, ma per cercare il risultato anche col gioco e quindi il primo tempo è stato in linea con queste attese. La ripresa invece non è stata in linea con le aspettative, eravamo bloccati con tanti giocatori, siamo entrati in campo molli, compromettendo una gara che avremmo almeno dovuto tenere sul 2-1 per cercare di riprenderla. Ora la difficoltà sta nel capire se la prestazione parziale lasci ben sperare o se i 15 minuti iniziali del secondo tempo debbano far riflettere. 15 minuti in cui abbiamo pagato a caro prezzo le leggerezze commesse; va anche detto che certe individualità hanno fatto la differenza, oggi penso che la partita l'abbia vinta Coronado, che è stato decisivo in più occasioni oltre al gol;  e un po' la responsabilità è anche mia. E' mia perché ho portato io Coronado in Italia da Malta. A fine primo tempo avevamo una classifica meravigliosa, peccato perché il risultato non è arrivato e ora dovremo resettare tutto, l'unico pensiero si chiama Salernitana. La sconfitta di stasera l'accetto, ho visto un grande Ascoli tranne nei 15 minuti che ci sono stati letali. Oggi finisce il ciclo di ferro che ci ha visti affrontare in successione Empoli, Frosinone, Cesena con cui abbiamo vinto e Palermo; questo non significa che le prossime gare che ci aspettano saranno facili, ma ce la possiamo giocare. Dobbiamo toglierci però certe leggerezze e certe incapacità di leggere le situazioni".