Ascoli Time
di Redazione Picenotime
Abbiamo affidato alla penna della giornalista Francesca Devincenzi, direttore responsabile di Parmapress24.it, la presentazione dalla sponda gialloblù del match Parma-Ascoli in programma Sabato 18 Febbraio alle ore 14 allo stadio "Tardini" per la 25esima giornata del campionato di Serie B.
Un girone esatto dopo, il Parma è ancora allo stesso punto dell’andata. Identicamente fermo al palo, se non addirittura due passi indietro.
Perchè? Perchè i ducali devono ancora trovare una continuità di gioco, e di risultati, che possa almeno garantire l’accesso ai playoff, ultimo obiettivo stagionale raggiungibile rimasto.
I perché sono difficili da riassumere, e forse, anche da comprendere. In tempi di magra, IRPEF non pagati e debiti a piogga, la società è solida ma gli investimenti nella prima squadra latitano: si lavora e spende tanto sul settore giovanile, sulla squadra femminile, sull’ampliamento del centro sportivo e sul “nuovo” stadio.
Come se la Serie A immediata fosse obiettivo dei tifosi, ormai sempre più tendenti alla mugugna, stremati da stagioni deludenti, ma non della società.
Quindi un Parma spuntato, con gli attaccanti, pochi e con pochi gol in cassa, gli esterni contati e spesso al palo dell’infermeria per guai muscolari, il centrocampo che va in altalena e la difesa a flusso alternato, non ha visto arricchimenti dal mercato.
E Pecchia che deve fare? Consegnare le maglie a Vazquez e Bernabè dicendo “fate ciò che volete”, e quella a Buffon sperando l’anagrafe non lo tradisca, pare troppo semplice e pure riduttivo per un campionato come la B.
Deve sperare di riuscire a fare gruppo, sempre più. Fare di compattezza equilibrio, di necessità motivo di orgoglio per emergere. E far lottare tutti, sputare sangue e veleno. Perchè la B non è campionato per palati fini e grandi platee, serve fiato corsa e garra.
Contro l’Ascoli, per dimostrare che la vittoria contro il Genoa e il pareggio di Terni avranno un continuum. Che è necessario, per evitare spaccature con la piazza. E per sperare, almeno, di salvare una stagione partita con altre ambizioni.
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