Ascoli Calcio, Tomei: “Non ci saranno Chakir e Corazza a Pesaro. La Vis ha intensità ma siamo pronti”

L'allenatore dell'Ascoli Francesco Tomei ha presentato in conferenza stampa al Picchio Village il match contro la Vis Pesaro in programma Lunedì 1° Dicembre alle ore 20:30 allo stadio "Benelli" per la sedicesima giornata del girone B del campionato di Serie C.

“Esclusione Rimini? Perdiamo tutti. In primis chi lavora in quella società ed in più il campionato viene falsato. Mi auguro che situazioni del genere non capitino mai più, non è sport questo. Ne prendiamo atto con amarezza e andiamo avanti, senza troppe scusanti e rimanendo concentrati sul proprio obiettivo. A Pesaro, oltre a Rizzo, Del Sole e Nicoletti, non avremo Corazza e Chakir, quest’ultimo per un problema all’adduttore. Speriamo di recuperarli presto. Menna pronto? Ha esperienza e affidabilità, stiamo valutando tante situazioni per come schierarci a Pesaro. La Vis ha intensità e viene da risultati importanti a parte la battuta d’arresto di Perugia che ci può stare, ti possono mettere in grande difficoltà, abbiamo preparata bene la gara e siamo pronti. Noi cerchiamo sempre di fare le cose nel migliore dei modi, con la nostra identità. Con l’Arezzo è stata fatta la partita giusta, devo essere sempre molto lucido e coerente nelle analisi, stiamo facendo un buon percorso. Non è una gara che può cambiare la nostra mentalità, che ritengo giusta. Io sono legato ad una filosofia, a prescindere dai moduli. Se uno viene ad Ascoli con 4 attaccanti sulla carta poi però difende 5-4-1 con 10 giocatori sotto la linea della palla, questo non sono io. Bisogna essere più cinici e lucidi nell’ultimo passaggio e nella conclusione. Ognuno vede il calcio alla propria maniera, è uno sport democratico, noi cerchiamo di fare le cose nel migliore dei modi, a volte riusciamo, a volte no, ma parlare col senno di poi è semplice. Su sostituzioni e modo di giocare noi non dobbiamo cambiare, ma fare le cose nel momento giusto, anche alla luce di situazioni che conosciamo internamente e fuori non si possono sapere. Ad esempio Guiebre è entrato bene, ha dato anche energia, ma è reduce da un mese di non lavoro con la squadra, non ha minutaggio, quindi ogni allenatore fa le valutazioni perché è dentro. Guiebre ha avuto un infortunio e se si fa male di nuovo nello stesso punto rischiamo di perderlo per tre mesi”.