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Palomba presenta Pordenone-Ascoli: “Neroverdi sorpresa della B. Società eccellente, peccato per il poco pubblico”

di Redazione Picenotime

giovedì 19 dicembre 2019

Abbiamo affidato alla penna del giornalista Giuseppe Palomba la presentazione dalla sponda neroverde del match Pordenone-Ascoli in programma Domenica 22 Dicembre alle ore 21 alla "Dacia Arena" di Udine per la 17esima giornata del campionato di Serie B. Palomba, nato e cresciuto a Pompei e da 15 anni a Pordenone, è direttore responsabile del sito Tuttopordenone.com nonchè conduttore di "Sport Nordest" per Telepordenone e di "Pordenone Sport" per Udinews Tv. 

Il Pordenone, considerato il brillante inizio di stagione, è sicuramente la squadra che più ha sorpreso in questa serie BKT. Questo è quello che vede l'Italia. Io vedo una società in continua crescita che ha saputo assemblare un roster importante che ben poteva figurare quest'anno ma non avrei mai pensato di vederlo secondo da tre turni consecutivi. Vederli giocare è un piacere e credo che la classifica attuale rispecchi i valori espressi in campo dai neroverdi. Quanto può durare e dove può arrivare questa squadra non lo so, non credo al secondo posto ma sarei veramente contento di essere smentito. Alla "Dacia Arena" il Pordenone non è solo imbattuto ma ha vinto 6 partite con avversari di spessore e con obiettivi diversi come Frosinone, Spezia, Empoli, Perugia, Crotone e Trapani e pareggiandone due con Benevento e Cittadella. Ruolino che ha portato 20 punti in classifica. Non male per una matricola... Credo che il merito sia relativamente dovuto all'impianto che è uno dei migliori d'Italia e forse d'Europa. Ma soprattutto è merito del manico, ossia mister Tesser, che riesce a preparare le partite nel migliore dei modi trovando nei suoi ragazzi sempre massima disponibilità. Sicuramente vincere aiuta a vincere, speriamo che questo trend possa continuare. Intanto in città Società e Comune lavorano per il nuovo impianto.

Punti di forza? Partiamo sicuramente dalla Società che nei 12 anni di gestione è passata dai campi dei dilettanti di periferia ai campionati professionistici, dimostrando (a volte anche sbagliando, ma sbagliando si impara...) che la programmazione porta sempre ad importanti traguardi. Ha saputo costruire uno staff dirigenziale eccellente e con qualità morali. Ha puntato fortemente sul settore giovanile riuscendo anche a portare giovani neroverdi in club importanti di Serie A. Ha saputo individuare uno staff tecnico di spessore con a capo mister Tesser che ha portato professionalità e mentalità ad un gruppo storico di giocatori con pochi e mirati innesti (vedi Camporese, Pobega, Almici, Chiaretti e Strizzolo). Punti deboli oggi non ne vedo a parte il pubblico. Purtroppo a Pordenone non c'è cultura calcistica come ad Ascoli o come in altre piazze. La Società lavora in questo senso, gli attuali risultati possono aiutare ma il dato di fatto è che solo oggi si respira calcio importante in città e con il tempo sono sicuro che come è cresciuta la società, come siamo cresciuti noi addetti ai lavori, crescerà anche la cultura calcistica ed aumenteranno gli appassionati dei colori neroverdi. Il Pordenone, nella classifica degli spettatori della BKT, purtoppo è al penultimo posto nonostante abbia raddoppiato gli spettatori della passata stagione che li ha visti trionfare in Serie C. La media è di circa 3mila presenze e l'obiettivo della Società è puntare ai 5mila. Mi auguro che domenica sera, considerata la classifica attuale dei neroverdi, il bel gioco che esprime la squadra e l'avversario di spessore alla Dacia Arena, si possa verificare finalmente questo dato.

In vista della gara con l'Ascoli tutti abili e arruolati tranne lo squalificato Camporese. Per il terzo turno consecutivo mister Tesser ha l'imbarazzo della scelta avendo tutta la rosa a disposizione. La mia probabile formazione è la seguente: 4-3-1-2, con Di Gregorio; Almici, Barison, Vogliacco (Bassoli), De Agostini; Gavazzi, Burrai, Pobega; Chiaretti; Strizzolo, Candellone (Ciurria). Gli ex bianconeri sono addirittura 6 se aggiungiamo mister Tesser, mister Strukely ed il direttore Berrettoni. Nello specifico posso dire che Almici, arrivato per ultimo in agosto e fortemente voluto da Tesser a rinforzo della laterale bassa destra, ha alzato la qualità della difesa. Barison al secondo anno in neroverde ormai è una certezza del reparto arretrato, un difensore con notevole propensione al gol. Monachello invece non sta trovando lo spazio che desidererebbe avere nella formazione di Tesser e non è ancora riuscito ad entrare nella lista dei marcatori nonostante il Pordenone abbia mandato in rete 11 giocatori. Sin qui ha totalizzato in questa stagione 10 presenze, 3 delle quali da subentrato. E’ stato sostituito in 5 occasioni ed è rimasto in panchina durante 6 intere partite.

Obiettivo playoff per i neroverdi? Io parto dal presupposto che il Pordenone è una matricola e deve continuare a ragionare da matricola. Raggiungere l'obiettivo dichiarato, ovvero la salvezza, il prima possibile e dopo si potrà pensare anche alla grande pur mantenendo un basso profilo come predica anche il presidente Mauro Lovisa.


Giuseppe Palomba

Giuseppe Palomba

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