Ascoli Calcio, Ultras 1898: “Serve cambio radicale. Imprenditori locali smettano di tenere in piedi un sistema marcio”
di Redazione Picenotime
martedì 22 aprile 2025
Gli Ultras 1898, attraverso i propri canali social ufficiali, hanno diramato in serata un comunicato alla vigilia del match dell'Ascoli contro il Sestri Levante in programma domani alle ore 18:00 allo stadio "Sivori" per la 37esima e penultima giornata del girone B del campionato di Serie C.
"ADESSO PARLIAMO NOI.
Siamo stanchi. Stanchi di essere tirati in ballo ogni volta che serve un capro espiatorio. Stanchi di vedere il nome della Curva usato come scudo per coprire fallimenti sportivi, gestioni disastrose e scelte societarie che definire scellerate è persino generoso. Nessun acquirente è fuggito per colpa della curva o della tifoseria. Queste semmai sono gli unici valori reali rimasti all' Ascoli Calcio.
Ci rivolgiamo in particolare alla stampa locale: il nome degli ULTRAS 1898 e quello della Curva Sud non devono essere strumentalizzati, né inseriti in discorsi unilaterali dove il contraddittorio è assente. Se qualcuno ha qualcosa da dire, lo faccia pubblicamente e con la schiena dritta. Nessuno ha il diritto di nominarci, né di usare la nostra voce senza mai averci cercato davvero, né tantomeno senza darci possibilità di replica. Prestarsi al gioco di chi, furbescamente, cerca di scaricare le proprie responsabilità su di noi, non è né professionale né onorevole. Anzi, per quanto ci riguarda è inaccettabile.
Per quanto riguarda il signor Pulcinelli, ribadiamo con fermezza che non accettiamo di essere usati come alibi per la mancata cessione dell’Ascoli Calcio. I problemi reali sono evidenti a tutti: assenza totale di risultati, progettualità inesistente, svalutazione colpevole della società, passivi che si accumulano.
L'Ascoli Calcio non è un giocattolo da mettere in vetrina o ritirare a seconda dell’umore del giorno. La dignità di una tifoseria e la storia di una città non sono variabili da spot. Non siamo disposti ad accettare che il nostro nome venga usato per giustificare colpe evidenti.
Le istituzioni locali hanno oggi un compito preciso: vigilare affinché il nome di Ascoli, della sua squadra e della sua gente non venga svilito. Chi rappresenta la città lo faccia con fermezza e visione.
Agli imprenditori ascolani diciamo chiaro e tondo: smettetela di tenere in piedi un sistema marcio per opportunismo. Se c’è una possibilità reale di passaggio di proprietà, si favorisca con coraggio e lucidità. L’Ascoli ha bisogno di nuova linfa, di passione vera, di competenza e identità. Non di chi lo usa come trofeo o paracadute personale.
Se davvero l’attuale proprietà ha intenzione di restare – e ci auguriamo sinceramente che sia solo una burla pasquale – esponga pubblicamente il proprio progetto in una conferenza stampa, alla luce del sole e senza filtri. Spieghi cosa intende fare, come e con quali mezzi. I tifosi non sono numeri da prendere in giro.
Serve un cambio radicale, nei vertici e nei comportamenti. L’abbiamo detto in faccia al patron, mesi fa. Ma è rimasto tutto lettera morta. Ora basta. L’Ascoli deve puntare a vincere il campionato, senza il solito teatrino delle false promesse.
La pazienza è finita. La Curva non è complice. La città pretende rispetto.
ULTRAS 1898 – IN CONTESTAZIONE TOTALE
FINCHÉ NON TORNERÀ IL RISPETTO PER GLI ASCOLANI".
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Commenti
Stefano
martedì 22 aprile 2025
Ci avete messo molto tempo ma alla fine vi siete resi conto, per la prima volta andate dritti al problema, il sistema marcio che tiene in ostaggio il picchio, dirigenti incompetenti e spocchiosi hanno portato il picchio all'inferno. Via da Ascoli subito
alessandro
martedì 22 aprile 2025
Comunicato impeccabile, chi gestisce (malissimo) questa gloriosa società ne prenda atto, chieda scusa in ginocchio, faccia le valigie e torni a casa, senza fare più ritorno da queste parti, grazie!
Giulivo
martedì 22 aprile 2025
Ragazzi non vi preoccupate che in Ascoli si dice "I chiccher'fa li p'ducchie e li maccarú riempie la panza". Chi non ha più argomenti a sua difesa spesso cerca di buttare la colpa sugli altri. Ma il tempo è galantuomo e tutto chiarisce. FORZA PICCHIO
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