Simone 7
12/02/2020 20:07
Scusate ragazzi, perché criticate, cosa volete?
Io penso che dobbiamo renderci conto del mondo attorno a noi che corre corre e corre ancora. Nella nostra zona, purtroppo, nessuno è in grado di poter mantenere una squadra in serie B. Se ci fate caso, se analizzate anche il campionato di serie A, non ci sono più presidenti che spendono centinaia di migliaia di euro per la squadra della propria città. Con le dovute proporzioni analizzate città quali Milano, Roma, Firenze, Bologna e tantissime altre. Il mercato è cambiato. Abbiamo trovato un patron che ha deciso di investire nel mondo del calcio ed ha colto al volo l’occasione del nostro caro PICCHIO. E’ chiaro che sia noi che lui abbiamo gli stessi interessi, pur manifestandosi in maniera differente. Voglio semplicemente dire che dobbiamo, giocoforza, accettare che qualcuno metta i soldi e decida come voglia spendere i proprio soldi; anche perché non credo che Pulcinelli sia travolto da un esasperato senso di autolesionismo per cui stia operando solo per il male del PICCHIO. Io non ho mai conosciuto Pulcinelli di persona, ma credo di difenderlo nella misura in cui sono convinto che egli stesso stia trovando investimenti per partecipare in maniera attiva, da protagonista, alla spartizione di una torta golosa quale è il mondo del calcio. E badate bene, i sui scopi vanno di pari passo con il nostro intento di vedere la squadra ai vertici.
Poi cosa devo dire, magari tra un po’ falliremo, però non mi sembra onestamente che siamo di fronte ad un soggetto che sta impunemente depauperando un patrimonio societario al fine di buttare tutto alle ortiche. A che pro?
A mio avviso il patron è alla ricerca di coinvolgere in maniera massiccia più risorse possibili, facendo leva su importanti conoscenze che, inevitabilmente, la sua posizione di imprenditore gli offre.
Penso che dovremmo allargare un attimo i nostri orizzonti, le nostre conoscenze, affinché ciò ci faccia rendere conto che, aihme, concetti quali blasone, storia, sono comunque validi ma solo se accompagnati da politiche moderne di marketing e coinvolgimento imprenditoriale.
Questa supponenza di qualche post denota una certa lontananza dalla realtà.
UNIAMOCI, se ci facciamo la guerra dentro di noi, perderemo anche e soprattutto fuori di noi.
Lungi da me dal voler offendere qualcuno, però dobbiamo attrarre investimenti nella nostra città, e non farli scappare. Se ci pensate bene questa politica di chiusura ha fatto allontanare negli anni investimenti importanti nella nostra città. Se arriva qualcuno da fuori, prendiamola come un’opportunità di crescita.
Poi vediamo, i conti li faremo alla fine.
UNITI SI VINCE.