Ascoli-Santarcangelo, parla l'ex Olivi: “Partita difficilissima”

Samuele Olivi è uno degli uomini più esperti del Santarcangelo, squadra che vanta 12 punti nel girone B di Lega Pro e che affronterà l'Ascoli Picchio al "Del Duca" Sabato 13 Dicembre alle ore 17. Il 34enne calciatore romagnolo, che vanta 8 apparizioni con l'Under 21 azzurra, ha collezionato 12 presenze e 1080 minuti giocati al centro di una difesa che ha subito 19 reti nelle prime 16 partite. Grazie alla collaborazione dell'ufficio stampa del Santarcangelo vi proponiamo le dichiarazioni esclusive di Olivi, che ha vestito per quattro mesi la maglia dell'Ascoli in Serie B nella stagione 2002/2003.

Che ricordi conservi della tua esperienza in bianconero?

Sono rimasto pochi mesi ad Ascoli ma è stato un periodo straordinario. Mi sono trovato molto bene nella squadra allenata da mister Pillon che poteva vantare grandi giocatori come Brienza e Barzagli. Ci siamo divertiti tanto e riuscii anche a realizzare un gol di testa a Palermo in una gara finita in parità. Conservo dei ricordi bellissimi di quell'esperienza, ho ancora tanti amici ad Ascoli e torno volentieri nella vostra bellissima città, Tre anni fa c'è stata anche la possibilità di vestire nuovamente la maglia bianconera, mi contattarono i dirigenti di allora ma poi non se ne fece niente soprattutto a causa dei gravi problemi che la Società iniziava ad accusare.

Mission impossible per voi al "Del Duca"?

Sarà una partita difficilissima, inutile nasconderlo, l'Ascoli ha un organico molto forte costruito in estate per il salto di categoria. E' una squadra completa in tutti i reparti, guidata da un allenatore molto bravo che fa giocare bene i suoi uomini e che non a caso è stato sempre nelle parti alte della classifica in carriera. Ho un grande rapporto di amicizia con Avogadri e Mengoni, ho avuto modo di giocare con loro, oltre ad essere ottimi calciatori sono anche persone eccezionali.

Con quale atteggiamento scenderete in campo?

Con tanta umiltà, cercando di mettere in pratica al meglio l'intenso lavoro settimanale ed i dettami del mister. Domenica abbiamo perso immeritatamente con il Gubbio, creando tante occasioni da gol ma non riuscendo a concretizzarle, se abbiamo vinto solo due partite in stagione evidentemente qualche limite c'è. Siamo una realtà completamente diversa rispetto a quella di Ascoli, il nostro obiettivo è ottenere una salvezza che sarebbe storica per il club. Dobbiamo lavorare al 100% per conquistare ogni weekend quei punticini che ci servono per raggiungere l'agognato traguardo.

Dopo tanto girovagare cosa ti ha spinto a scegliere il Santarcangelo?

Ho giocato in squadre importanti in tutta Italia ed a 34 anni avevo il desiderio di avvicinarmi a casa. E' stata una scelta di vita, che mi permette di essere molto più presente in famiglia. Mi trovo bene al Santarcangelo, c'è un buon gruppo e si può lavorare con serenità. Sono convinto che alla fine del campionato riusciremo a salvarci.

I tifosi bianconeri stanno preparando una coreografia mozzafiato dedicata al presidente Rozzi per Sabato.

Mi fa molto piacere, è bello giocare in uno stadio ribollente d'entusiasmo, una platea del genere stimola sia i giocatori di casa che noi avversari. So bene quanto sia importante la figura di Rozzi ad Ascoli ed ho grande rispetto per i supporters bianconeri, che sono legati in maniera viscerale alla propria squadra. In tutte le piazze in cui ho militato ho sempre parlato benissimo della tifoseria ascolana, che è davvero incredibile e che spesso vince le partite da sola.

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