Ascoli Time
di Redazione Picenotime
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Giuseppe Bellusci ha parlato attraverso il sito ufficiale dell'Ascoli in vista del match con il Parma in programma Lunedì 18 Aprile alle ore 18:00 allo stadio "Tardini" per la 35esima e quartultima giornata del campionato di Serie A. Il 32enne difensore centrale ha collezionato finora 14 presenze in maglia bianconera (tutte da titolare) da quando ad inizio Gennaio è tornato nel capoluogo piceno in prestito secco dal Monza.
"E’ bello tornare a vivere quella passione che ha sempre contraddistinto questa piazza, finalmente dopo tanti anni di buio stiamo facendo tutti qualcosa di importante, a partire dalla Società fino al mister, ai giocatori e soprattutto ai tifosi, che stanno tornando in massa e stanno facendo sentire l’amore che provano per la squadra. Lo hanno fatto alla "Corte del Sole" prima della partita col Pordenone e dopo la partita con la Reggina, si sta ricreando quell’alchimia squadra-tifosi che nei bei tempi c’è stata e ha portato tante soddisfazioni in ogni luogo”.
La squadra, complice la giornata di Pasquetta, sarà seguita in Emilia da tanti tifosi: “Nello spogliatoio c’è stato qualche riferimento ai numeri importanti, che continueranno a crescere nelle ultime ore, siamo convinti che a Parma sarà come giocare in casa. I tifosi stanno dimostrando grande attaccamento e tanta passione. Credo che negli ultimi anni, complici le difficoltà della squadra e quelle legate al Covid, tanti giocatori non abbiano visto realmente le capacità del tifoso ascolano. Sì, posso raccontarle, ma quando le vivi è un’altra cosa, l’esperienza rende davvero particolari le situazioni. Tanti ragazzi si stanno rendendo conto di cos’è il tifo ascolano e di quanto amore c’è in questa piazza”.
Nel rush finale di stagione il primo ostacolo è il Parma dell’ex Iachini: “Iachini è un allenatore navigato, ha fatto molti anni in B e ha vinto tanto, sarà una partita molto difficile perché il Parma ha un po’ steccato l’obiettivo iniziale, quindi proverà a chiudere il campionato in bellezza e fare più punti possibile, sarà una partita tosta”.
Bellusci, dal suo ritorno all’Ascoli, ha disputato 14 partite, 9 in coppia con Botteghin, 5 con Quaranta: “Eric non lo scopro io, ha una carriera importante, arrivava qui da un calcio diverso, ma è stato molto bravo ed intelligente a calarsi immediatamente nelle richieste dell’allenatore, non era facile. Ho avuto la fortuna di giocare due anni in Inghilterra, un calcio simile a quello olandese, in cui ha giocato Eric, ma molto diverso da quello italiano. E’ stato difficilissimo l’adattamento per me che arrivavo dall’Italia, figuriamoci come lo è stato per un ragazzo che non parlava la lingua ed era reduce da principi e idee calcistiche totalmente differenti dalle nostre. Per questo va fatto un applauso ad Eric, grande professionista e grandissima persona, sta disputando un ottimo campionato. Danilo Quaranta per me è un giocatore fortissimo, l’ho detto anche dopo la partita di Cosenza, la prima che abbiamo giocato insieme, deve crescere in alcuni aspetti e deve farlo velocemente perché ha l’età giusta per imporsi in un campionato come questo”.
Fra i difensori manca il gol di Bellusci: “Il mio obiettivo è non prendere gol, poi tutto quello che viene in più è oro, ma non mi ha mai assillato particolarmente la rete. Va detto che i difensori hanno fatto la loro parte in termini di gol, Eric più volte, Salvi, Falasco e Bashirotto, a segno in tre occasioni. Come numeri nel reparto difensivo ci siamo, poi ognuno ha il suo mestiere, il difensore deve difendere e l’attaccante segnare”.
Il difensore bianconero ha raccontato i giorni che hanno preceduto il suo ritorno all’Ascoli. La sua è stata una scelta voluta, ma che aveva incontrato le perplessità della famiglia: “Ero convinto della scelta di Ascoli dopo Monza, chi non era convinto erano gli amici, la famiglia, il procuratore. Noi, che siamo di Ascoli e conosciamo la realtà, sappiamo che nell’ultimo periodo c’è stato il ritorno di Gigi Giorgi, mio grandissimo amico, il suo è stato un ritorno sfortunato, per via degli infortuni, per il periodo calcistico, per le difficoltà della squadra e ha pagato a caro prezzo la scelta di cuore. Le scelte di cuore a volte fanno male, ma io ero convinto che era il momento giusto e avevo voglia di tornare a casa mia dopo tanto girovagare. Avrei voluto farlo anni prima, ma non c‘erano stati i presupposti, che invece si sono verificati quest’anno. Ed è bastato un minuto per rifare il matrimonio”.
Col Monza ha assaporato anche la gioia di indossare la fascia di capitano, complici le assenze di Dionisi, Leali, Eramo: “Purtroppo il risultato non è andato come desideravo. Per me è un’emozione grande, al di là della fascia, ogni volta che scendo in campo con la maglia che sognavo da bambino e con la squadra per cui faccio il tifo. E’ sempre un’emozione, la fascia è qualcosa in più, ma abbiamo i senatori, gente che l’ha indossata e ha fatto bene per il gruppo e ha fatto bene fuori dal campo, non mi permetterei mai di intaccare un tale prestigio, è giusto che ci siano delle gerarchie”.
riservata 1****
videotime 1****
Super Peppe, THE WALL!!!!!!
gli brillano gli occhi quando parla del suo Ascoli, grandissimo Peppe, uno di noi
Magari i ritorni fossero come il Tuo, la volontà la fantasia di ritornare si vedono dall'esempio che metti, meriti la fascia di capitano a prescindere nessuno ha lo stesso diritto tuo con tutto il rispetto x gli altri xche ognuno sta dando il suo contributo, tu rappresenti una parte di storia il presente e il prossimo futuro, grazie a Pulcinelli che ha voluto fare le cose x bene e questo mi auguro sia il primo passo, continua a trascinare Campione
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