Ascoli Calcio, Botteghin: “Stagione con alti e bassi, senza equilibrio. Finche sarò qui giocherò con anima e cuore”

Eric Botteghin ha chiuso la sua seconda stagione con la maglia dell'Ascoli con 37 presenze in campionato e 2 in Coppa Italia, tutte da titolare dall'inizio alla fine, collezionando ben 3.540 minuti in campo. Ha saltato per squalifica solamente il match con il Genoa allo stadio "Ferraris" del 6 Maggio. Il 35enne difensore centrale brasiliano, legato al Picchio da un contratto fino al 30 Giugno 2024, ha realizzato 3 reti nel girone d'andata contro Ternana, Benevento e Brescia.

"È stata una stagione con alti e bassi. Non siamo mai riusciti a trovare un equilibrio e questo alla fine ha fatto la differenza. Siamo stati sempre bravi ad uscire dai momenti negativi, ma è sempre mancato lo step in più per fare i playoff e magari stare lì davanti con i migliori. Il periodo più difficile è stato quello vissuto durante la serie di partite in cui i risultati non arrivavano e poi culminato con la sconfitta di Cittadella -  - ha dichiarato Botteghin in una lunga intervista pubblicata oggi sulle pagine de "Il Resto del Carlino" -. Il momento più bello invece quello successivo, dove riuscimmo a tirarci fuori per poi andare a vincere alcune partite di fila (Perugia, Parma e Modena intervallate dal pari col Benevento). Vedere i playoff vicini è stato bello. Il mio gol più entusiasmante quello di Brescia all'ultimo minuto. Poi facemmo tutti festa con i tifosi. Per i playoff ora vedo favorite Cagliari e Parma. Un po' di rammarico per aver mancato i playoff? Sì, sicuramente. Dipendeva solo da noi. Non mi piace mai dire che l'obiettivo è salvarci, amo guardare avanti. La salvezza deve essere un obbligo. Il vero obiettivo invece è arrivare più in alto possibile. Le due partite finali sono state l'emblema di tutto il campionato. È mancata un po' di qualità in più in ciascuno di noi. E questo deve essere il pensiero per la prossima stagione. Ognuno deve cercare di alzare il livello. Differenze tra Sottil, Bucchi e Breda? Sono tre allenatori diversi. Sottil è un grande allenatore. Bravo per come analizzava gli avversari. Il giorno della partita si verificava tutto ciò che ci aveva anticipato. Bucchi e il suo staff sono stati grandi uomini. Hanno dato tutto, purtroppo i risultati non sono arrivati. Breda ha subito capito di cosa aveva bisogno la squadra in quel momento e abbiamo fatto buoni risultati. Le mie 37 presenze su 38 in campionato? Sono molto contento e orgoglioso. Non è la prima volta in realtà. Già in tre stagioni riuscii a giocarle tutte: due con il Groningen (2013/2014 e 2014/2015) e una col Feyenoord (2016/2017). Questa con l'Ascoli sarebbe la quarta volta. A 35 anni mi sento bene fisicamente, sento di aver disputato una grande stagione. L'ammonizione al 95' in Ascoli-Pisa? Presi quella palla per battere la punizione. Mentre avevo già la sfera tra le mani dissi al direttore di gara che l'avrei lasciata a Leali. Non ho capito perché mi ha ammonito. Forse immaginava che stessi perdendo tempo. Peccato, le volevo giocare tutte. Prendere la squalifica però mi ha dato la certezza di poter giocare con Cosenza e Reggina. Il prossimo anno ci riproverò. Futuro e cosa prometto ai tifosi per la prossima stagione? Resterò all'Ascoli fino al 2024. Ora è scattata l'opzione per un altro anno. Mi trovo bene. Sono grato all'Ascoli perché mi ha dato un'opportunità. Mi fa molto piacere perché posso fare quello che ho sempre desiderato da bambino e mi sento di dire solo grazie. Non ho mai visto il carnevale ascolano. Anche in Brasile non sono mai andato a vederlo, preferivo andare in spiaggia. Ai tifosi prometto grande voglia e attaccamento. Gli stessi fattori che metto sempre da quando indosso questa maglia. Finché sarò qui giocherò con anima e cuore. Mi sento di promettere questo. Aver indossato la fascia di capitano è stato un orgoglio. Il nostro capitano è Dionisi ma, quando non c'è, poterla indossare per un club storico e una piazza calda come l'Ascoli è bellissimo".