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Ascoli-Lecce, Sticchi Damiani: “Ragazzi stanno bene e sono pieni di entusiasmo. Lavoriamo per tenere alta la tensione”

di Redazione Picenotime

domenica 10 ottobre 2021

Il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani ha tracciato un bilancio dell'inizio di stagione della squadra di Marco Baroni in un'intervista al "Nuovo Quotidiano di Puglia" in vista del match con l'Ascoli in programma Sabato 16 Ottobre alle ore 14 allo stadio "Del Duca" per l'ottava giornata del campionato di Serie B.

"Sosta pericolosa? A livello personale sono contento perché arriviamo da un periodo in cui noi dirigenti non ci siamo mai fermati, nemmeno un minuto. Come squadra invece i ragazzi stanno bene, sono pieni di entusiasmo e in questi casi è sempre meglio continuare a giocare. Però si sta lavorando per tenere alta sia la tensione che il ritmo degli allenamenti - ha dichiarato Sticchi Damiani -. Avvio stentato? Quando si cambia tanto è inevitabile incontrare difficoltà nella fase iniziale. Nuovo allenatore, nuovi giocatori e soprattutto giovani, qualcosa inevitabilmente bisognava pagare. Tutto sommato nelle prime sette partite abbiamo sbagliato solo il secondo tempo con la Cremonese, peraltro dopo che nel primo tempo ci era stato annullato un gol regolare. L’aria è diventata subito troppo pesante. In quei momenti è fondamentale che la società tenga la barra dritta, ma è importante anche che l’ambiente dia credito alla dirigenza ed alla squadra aiutandole a superare le difficoltà. Dico questo perché è possibile che nel prosieguo della stagione potremmo avere dei momenti di difficoltà, anche più lunghi di una mezza partita sbagliata, così come sta accadendo a squadre ben più attrezzate di noi. Sarà proprio in quei frangenti che società ed ambiente dovranno fare la differenza, sentirsi soli non aiuta ad uscirne. Ho visto la squadra crescere di allenamento in allenamento. Non riesco a seguire tutte le sedute che si svolgono quotidianamente all’Acaya, quindi vedendone una ogni tanto ho l’opportunità di notare ancora di più la differenza di crescita di questo gruppo che nei suoi 24 componenti sta crescendo e devo dire che l’allenatore sta incidendo tanto, trasmettendo ai ragazzi i suoi concetti di un calcio compatto, di un calcio in cui attaccano in cui tanti, tutti difendono e soprattutto si aiutano. Sono cose che ho visto in campo col Monza fin dal primo tempo che è stato a parer mio equilibrato. Ma fare una frazione di gioco equilibrata, con un avversario così forte, non era facile e proprio quel primo tempo ha creato le premesse per l’exploit della seconda parte di gara. Il Lecce in questo momento è una squadra che si sta conoscendo ogni giorno e sta assimilando i concetti dell’allenatore che ritengo utili per un campionato difficile e massacrante come quello di quest’anno. Gli esterni d'attacco? A loro viene richiesto un lavoro doppio, di essere incisivi in fase offensiva ma di lavorare tantissimo anche a protezione della fascia. Quindi, la squadra in questo senso quando attacca lo fa sempre con un numero adeguato di uomini però difende praticamente in dieci. Questo sistema di gioco è molto dispendioso dal punto di vista fisico e richiede un sacrificio ulteriore degli esterni ce sono  la chiave. Strefezza e Di Mariano stanno facendo benissimo ma mi aspetto molto anche da Olivieri e da Listkowski che fin qui ha avuto poco spazio ma che sono certo ci darà preso un contributo come ha già fatto finora anche Paganini - ha aggiunto Sticchi Damiani -. La sorpresa? Direi Gendrey, questo ragazzo mi ha impressionato pur essendo del 2000. Devo dire però che il direttore Corvino era molto convinto quando lo ha preso ma sinceramente non ci aspettavamo che stesse così avanti. E poi mi fa piacere la straordinaria conferma di Hjulmand che sta crescendo tantissimo. La sua posizione? Mister Baroni, con l’onestà intellettuale che lo caratterizza, lo ha detto subito che quello è il suo ruolo naturale e lì Morten è un valore aggiunto per il Lecce. E’ stata un’altra perla di Corvino che l’ha portato al Lecce a titolo definitivo a condizioni vantaggiose per il club. Società? Stiamo lavorando con grande impegno per non far pesare sul club la crisi di questi ultimi due anni in cui tutte le società hanno avuto problemi. Nonostante tutto, abbiamo continuato ad impegnarci per non essere costretti a dover ridimensionare in nessun modo il progetto tecnico, anche grazie alle intuizioni di Covino e Trinchera. Noi per primi abbiamo fatto e continuiamo a fare grandi sacrifici ma non escludo che nei prossimi mesi possa esserci un allargamento della casa societaria. Potrebbe essere interessante anche l’apertura rispetto a qualche nuovo socio che però deve avere determinate caratteristiche: avere solidità per fare calcio e soprattutto voglia. E poi quello che accomuna tutti noi soci, vale a dire la passione e la voglia di farlo non per business ma per desiderio di aiutare un territorio. Con questo identikit noi siamo pronti ad allargare la nostra base. Ingresso di soci stranieri? Non lo escludo però rispetto a quelle operazioni che in questo momento vanno di moda in Italia deve essere comunque uno che ha un legame con il territorio. Perché chi può avere un interesse ad entrare in questa compagine per profitto o business non fa al caso del Lecce. Altrimenti è preferibile stare così”.


Saverio Sticchi Damiani

Saverio Sticchi Damiani

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