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Ascoli impegnato a capire gli scenari futuri, Petrone in stand-by

di Redazione Picenotime

giovedì 11 giugno 2015

La giornata di ieri ha rivestito un'importanza capitale per le sorti future dell'Ascoli. Il nuovo filone d'indagine dell'Operazione "Dirty Soccer" della Dia di Catanzaro, che ha visto coinvolti il presidente del Teramo Luciano Campitelli ed il direttore sportivo Marcello Di Giuseppe, potrebbe aprire scenari clamorosi in vista della prossima stagione. 

Nel caso in cui fossero dimostrate e certificate le colpe dei dirigenti biancorossi nel tentativo di combine del decisivo match di Savona del 2 Maggio, la squadra abruzzese rischierebbe la retrocessione all'ultimo posto nel campionato di Lega Pro 2014/2015 con conseguente promozione dell'Ascoli Picchio in Serie B. 

Il problema, come spesso accade quando emergono scandali di questo tipo nel mondo del calcio, sono le tempistiche. L'ufficio legale di Corso Vittorio Emanuele, su ordine del presidente Francesco Bellini, si è messo subito in moto per capire i margini di operatività ed ha immediatamente voluto consultare l'avvocato Mattia Grassani, uno dei massimi esperti di diritto sportivo in Italia. La speranza bianconera, in attesa di capire se emergeranno ulteriori elementi da un'indagine che appare come un pozzo senza fondo, è che il procuratore federale dalla Commissione di Garanzia della FIGC Stefano Palazzi acquisisca gli atti nel più breve tempo possibile e faccia chiarezza in merito prima dello start dei prossimi campionati. 

L'Ascoli Picchio, a questo punto, si trova a fare importanti valutazioni anche sul fronte calciomercato e sul budget da stanziare in tal senso, con il Cda bianconero chiamato a riunirsi per  pianificare quali trattative portare avanti (in via di definizione gli accordi con Giuliano Regolanti e Francesco Corapi e le conferme di Leonardo Perez e Daniele Altobelli). 

In attesa di capire se il responsabile dell'area scouting Federico Crovari confermi le proprie intenzioni d'addio per motivi personali, c'è da gestire anche la spinosa situazione riguardante Mario Petrone, che a sorpresa non parlerà con i mezzi d'informazione questa settimana contrariamente a quanto dichiarato Giovedì 4 Giugno nell'incontro con i giornalisti nella nuova sala conferenze di Corso Vittorio Emanuele. 

Non è forse bastata all'allenatore la doppia conferma ufficiale del patron Bellini (la prima il 17 Maggio appena dopo il termine della partita con la Reggiana, la seconda proprio il 4 Giugno in conferenza stampa), ci sono ancora da chiarire gli aspetti dell'eventuale prolungamento di contratto e del rapporto con il direttore generale Gianni Lovato nelle strategie di calciomercato. 

Zelante e prezioso in quest'ottica il lavoro diplomatico degli azionisti bianconeri, che negli ultimi giorni hanno avuto più di un confronto con l'ex tecnico del Bassano per capire le sue reali intenzioni, per analizzare le sue motivazioni e per aiutarlo a calarsi meglio in una realtà come quella di Ascoli che ha da sempre rappresentato un banco di prova importante per tutti gli allenatori che si sono alternati nel corso degli anni.

L'ultima parola, in attesa di capire quali sviluppi ci saranno sul fronte calcioscommesse, spetterà al presidente Francesco Bellini, che da sempre è uomo rispettoso dei contratti e che non vorrebbe più tornare sul discorso relativo alla guida tecnica che sembrava già chiuso e delineato dopo l'efficace conferenza stampa del 4 Giugno.

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petrone, ciccoianni, faraotti e bellini

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