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Ascoli Calcio, Ultras 1898: “Non saremo presenti negli stadi fino a data da destinarsi”

di Redazione Picenotime

venerdì 13 agosto 2021

Gli Ultras 1898, in vista dell'inizio della stagione sportiva 2021/2022 dell'Ascoli Calcio, hanno esternato il proprio punta di vista sull'ingresso negli stadi in emergenza Covid attraverso una nota ufficiale. 

"Mascherine, distanziamenti, divieto di esporre pezze, bandiere e striscioni, green pass, assenza di cori, settori al 50%, giornate spezzatino che iniziano il venerdì e finiscono il lunedì, turni infrasettimanali a pioggia. 

Molti hanno confuso la situazione di cui sopra con la riapertura degli stadi. 

Viene finanche il dubbio che qualcuno si approfitti della pandemia per sperimentare nuove forme di repressione e distruggere il tifo organizzato. 

A malincuore, come per ogni decisione che può penalizzare il nostro Ascoli, abbiamo deciso di sottrarci a questo esperimento sociale. 

A partire dalla trasferta di Udine e fino a data da destinarsi non presenzieremo gli stadi. 

Ai tifosi chiediamo di rispettare la nostra scelta. 

Troveremo nuove forme e nuovi modi per sostenere la maglia senza perdere la nostra identità e non faremo mai mancare il nostro apporto, che non è mancato neanche domenica scorsa a Castel Di Sangro, dove la nostra presenza ha scatenato a sproposito la piagnucolona stampa napoletana che all'improvviso si è accorta delle differenze tra uno stadio e un teatro di manichini.

Come ben si evince dai video, abbiamo fatto il nostro ingresso dal cancello predisposto dalla società partenopea(!), attraversando ordinatamente un settore occupato da famiglie azzurre senza provocazioni e senza che nessuno alzasse un dito contro semplici tifosi(per chi ci avete preso?). 

Per tutta risposta l'intero stadio ha deciso di fischiare il nostro ingresso. 

La reazione istintiva è stata quella di cantare un coro che solo i faziosi giornali campani potevano interpretare come offensivo. 

Visto poi il susseguirsi di insulse polemiche, lo ribadiamo: "Noi non siamo napoletani" e sulla strada sappiamo con chi confrontarci, non temete".


© Riproduzione riservata

Commenti

Enrico
venerdì 13 agosto 2021

Approvo tutto al 100%


Massimo Accame
venerdì 13 agosto 2021

Ce ne faremo una ragione.


Pietro ap
venerdì 13 agosto 2021

Anche se con dispiacere non posso che condividere la scelta della tifoseria organizzata. Sembra che il Covid sia diventato un pretesto per normare la vita delle persone e controllarla. Bisogna farsi sentire in tutte le sedi competenti delle istituzioni politiche e sportive. È semplicemente vergognoso. Agli Europei gli stadi erano quasi pieni e c'era il tifo e non sembra che i contagi siano aumentati in modi significativo.


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