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Salernitana, Varone: “Ad Ascoli avevamo una squadra di nomi forti ma senza umiltà si fanno brutte figure”

di Redazione Picenotime

venerdì 18 luglio 2025

Ivan Varone ha parlato stamane dal ritiro di Cascia dopo che, una settimana fa, si è trasferito a titolo definitivo alla Salernitana dall'Ascoli firmando un contratto fino al 30 Giugno 2027. Il 32enne centrocampista nato a Napoli ritroverà i suoi ex compagni nell'allenamento congiunto in programma Domenica 27 Luglio al Country House Elite di Cascia.

"Bisogna creare un gruppo forte che non parte solo da noi giocatori ma da tutto l’ambiente che deve spingerci forte, dalla stampa fino ai tifosi che non vedo l’ora di vedere allo stadio. Sarà emozionante giocare davanti alla curva sud, per fare bene servirà fame e non bisognerà sottovalutare mai nessuno. Sappiamo cosa vuol dire giocare a Salerno, non vivo più al sud ma questa piazza la conoscono tutti. È un pregio ed un onore indossare questa maglia. Sappiamo che dobbiamo fare il massimo per ottenere risultati, per tutti sarà la partita della vita contro di noi. Il mister fa un tipo di calcio che è fatto su misura per me, posso inserirmi che è una mia qualità e recuperare molti palloni. In mezzo al campo mi piace fare qualsiasi ruolo, ma in questa veste tattica giocare come mezzala destra o sinistra è la posizione che preferisco - ha dichiarato Varone -. Credo che il leader non è uno che parla tanto ma qualcuno che con i gesti sia da esempio per i compagni anche in allenamento. Bisogna creare una famiglia, chiunque arrivi sarà ben accetto. Questo gruppo in pochi giorni mi sta dando ottime sensazioni. Non si vince da soli ma si lavora tutti insieme per raggiungere l’obiettivo. Il mister ha il fuoco dentro come me. Ho la fame necessaria per togliermi ancora diversi soddisfazioni, ancora di più con questa maglia così importante. Il girone C a livello di piazze, tifo e cattiveria è sicuramente più difficile ma nel girone B non puoi sottovalutare nessuna squadra. Umiltà, voglia e fame non devono mai mancare perché altrimenti si rischia di fare brutta figure, come ci è successo l'anno scorso ad Ascoli nonostante avessimo una squadra di nomi forti. Quest’anno abbiamo già due grandi attaccanti che terranno impegnati i difensori avversari quindi devo sfruttare gli spazi che ci saranno per inserirmi da dietro ed essere pericoloso. L’importante non è il gol, viene prima il risultato di squadra e poi quello personale. Il soprannome Puma me lo diede Pochesci perché disse che avevo grande capacità di recuperare palloni e non fermarmi mai”.




Ivan Varone (Salernitana.it)

Ivan Varone (Salernitana.it)

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Commenti

alessandro
venerdì 18 luglio 2025

tu sei il primo a non avere avuto umiltà... per favore... le solite litanie.. se hai cambiato venti squadre un motivo c'è e ben chiaro.. bye bye!


Pietro
venerdì 18 luglio 2025

È stata una marionetta della dirigenza mentre tutta la città contestava, giocatore che cambia squadra ogni anno vai a lavorare in Fabrica