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Gazzetta dello Sport, Lega Pro con penalizzazione per il Catania

di Redazione Picenotime

domenica 09 agosto 2015

Secondo la Gazzetta dello Sport ci potrebbe essere un'importante e inaspettata novità sugli esiti del processo sportivo che il Catania dovrà affrontare a partire da Martedì 11 Agosto dopo la spinosa inchiesta "I treni del gol". 

Il Procuratore Federale Stefano Palazzi, secondo la "Rosa" di Via Solferino, in virtù dell'articolo 24 del nuovo Codice di Giustizia Sportiva, chiederà in apertura del processo sportivo, ai giudici del Tribunale FIGC di primo grado, di accordare al club rossazzurro e al suo ex presidente, Antonino Pulvirenti, delle sanzioni ridotte per l'ammissione della responsabilità e la collaborazio fattiva all'inchiesta sulla presunta combine di sei gare dell'ultimo campionato di Serie B.

L'accordo che si profila fra Procura e giudici è un qualcosa di mai visto in ambito di illecito sportivo, che non costituisce patteggiamento (non consentito) e farà senza dubbio giurisprudenza. Le richieste della Procura Federale saranno la retrocessione in Lega Pro della squadra siciliana con pesante penalizzazione e di almeno cinque anni di squalifica per Pulvirenti. Sanzioni pesanti, certo, ma meno di quel che potevano ipotizzarsi alla vigilia, visto che lo stesso Palazzi avrebbe potuto chiedere che il Catania ripartisse dalla Serie D e la radiazione per lo stesso patron del Catania.

Il tutto è stato possibile perché Pulvirenti, nel corso dell'audizione con Palazzi, ha ammesso tutte le colpe sulle combine contestate, andando anche oltre a quanto detto al Giudice per le indagini preliminari ed al Pubblico ministero di Catania ottenendo la revoca dei domiciliari e svelando fatti nuovi e inediti.

Così sono stati fatti ad esempio i nomi dei giocatori avvicinati delle altre squadre; è stato raccontato perché a Bologna il presidente aveva imposto al tecnico di non schierare Schiavi e Sciaudone (ritenuti corruttibili avendo come agente il figlio di Corvino, dirigente del Bologna); è stato rivelato inoltre che l’amministratore delegato Cosentino sapeva del tentativo di comprare il match col Livorno.

I legali di Pulvirenti (Grasso e Lattanzi) e del Catania (Chiacchio, lo stesso del Teramo) hanno potuto così presentare un'istanza a Palazzi, richiamando proprio l’articolo 24. Istanza che secondo la Gazzetta dello Sport sarebbe stata accolta dal procuratore federale che sarebbe pronto da parte sua a sottoporre ai giudici delle richieste di pene più tenui. Ora spetterà agli stessi giudici decidere se ratificarle o meno. Qualora arrivasse il semaforo verde del Tribunale Federale Nazonale, le decisioni diventerebbero esecutive e definitive.

Caso Catania: deferiti Pulvirenti, Cosentino, Di Luzio e Arbotti

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