Ascoli Time
di Redazione Picenotime
3
Molto difficilmente Mattia D'Agostino partirà con la squadra di Andrea Sottil per il ritiro estivo fissato a Cascia da Sabato 17 Luglio. I massimi dirigenti dell'Ascoli stanno trovando una soluzione per girare ad un altro club il 21 attaccante nato ad Avezzano in modo da garantirgli un determinato numero di presenze e proseguire il suo percorso di crescita.
D'Agostino, legato al Picchio da un contratto fino al 30 Giugno 2022, ha giocato quest'anno 21 gare nel campionato Primavera 1 Tim (tutte da titolare per un totale di 1775 minuti in campo) con 2 gol contro Genoa ed Atalanta e 3 assist. Nella prima parte di stagione era stato protagonista di un trasferimento in prestito all'Olbia, in Serie C, con cui però trovò poco spazio con appena 2 apparizioni da subentrato.
L'attaccante abruzzese ha collezionato complessivamente 71 presenze, 13 reti e 8 assist con la Primavera bianconera più altre 22 partite con 4 gol nelle file dell'Under 17. Nel Giugno 2020, con Guillermo Abascal in panchina, ebbe modo di mettere a referto due presenze da subentrato in Serie B nei match interni persi contro Cremonese e Perugia.
L'Ascoli intende mantenere un controllo sul ragazzo per monitorarne i progressi: da valutare se verrà ceduto a titolo definitivo ad un club di Serie C con un diritto di "recompra" oppure se sarà allungato il suo contratto per un'ulteriore stagione per poi procedere con un trasferimento annuale in prestito.
riservata 1****
È forte, prima o poi esplode. Giusto mandarlo a fare esperienza, venderlo sarebbe da sciocchi
Jeannette lui come Ricciardi (li seguo dall'under 17) e' uno dei ragazzi piu di prospettiva del nostro vivaio. Salta l'uomo con facilita' e crea superiorita' numerica come pochi. In Ascoli non ce ne sono ragazzi con queste caratteristiche ed Abascal lo sa bene ed anche e soprattutto Di Mascio che lo ha voluto nel settore giovanile. L'Ascoli non avrebbe dovuto mandarlo ad olbia. A lui auguro di le migliori cose perche' se le merita. Per quanto riguarda l'Ascoli, spero che Lupo abbia ben presente di che giocatore stiamo parlando e faccia la scelta migliore per le sue doti caratteristiche. Da noi si preferisce disinvestire sui prestiti di ragazzi provenienti da club blasonati, tralasciando e bistrattando chi si ha in casa. Non cambiera' mai questo modo di pensare. In bocca al lupo Mattia
Se Totti fosse cresciuto nel vivaio dell’Ascoli, a 30 anni mangiava ancora polvere nei campi sterrati del sud.