Abbiamo affidato alla penna di Luciano Rapa, direttore editoriale del seguitissimo portale abruzzese Pescarasport24.it, la presentazione dalla sponda biancazzurra dell'atteso match tra Ascoli e Pescara in programma Domenica 11 Ottobre alle ore 20:30 allo stadio "Del Duca" per la settima giornata del campionato di Serie B.
Una partita che ha più valore dei canonici tre punti messi in palio. E non per la rivalità tra le due tifoserie. Un Pescara ancora in fase di rodaggio si prepara all’insidiosa trasferta di Ascoli consapevole che la sfida del Del Duca rappresenta un vero e proprio esame di maturità.
"Andiamo ovunque con umiltà ma per cercare di vincere", è il mantra che sin dal suo insediamento, ad una gara dai playoff 2014/15, Massimo Oddo ripete ad ogni occasione. Il nuovo Pescara ha cambiato fisionomia ed interpreti rispetto alla squadra che ha sfiorato la promozione in A, fermandosi sulla traversa di Bologna in pieno recupero. Squadra nuova ma ambizioni intatte. Da costruire con pazienza.
Assemblare una squadra nuova di zecca e farcita di giovani, talentuosi ma con poca esperienza, non è compito facile e le altalenanti prestazioni di inizio torneo ne sono la riprova. Il calendario, inoltre, non ha aiutato ponendo al cospetto dei biancazzurri Livorno, Bari, Vicenza e Cagliari in avvio. Ma proprio la vittoria colta sabato scorso contro i sardi può accelerare il percorso di crescita di una squadra che sembra avere un potenziale davvero importante.
Autostima e consapevolezza dei propri mezzi possono mancare ad un gruppo dall’età media molto bassa, ma anche il carisma dei senatori (un nome su tutti: Campagnaro) e – soprattutto i risultati - possono svolgere un ruolo determinante in tal senso. Ecco perché la gara in terra marchigiana è ritenuta molto importante. Oddo dovrà fare i conti con una vera emergenza a centrocampo. Mancheranno i nazionali Memushaj, Verre e Mandragora e le scelte appaiono obbligate.
Nel 4-3-1-2 di base, che difficilmente avrà deroghe nel 4-3-3 o nel 3-5-2 proposto sul finale di Pescara–Cagliari grazie proprio alla presenza di Campagnaro, Torreira agirà da vertice basso e Valoti da trequartista con Selasi e Benali come interni. Per il resto non dovrebbero esserci novità rispetto all’undici sceso inizialmente in campo contro la capolista isolana, nonostante Caprari scalpiti per ritagliarsi un posto al sole e Cocco sembri ancora in ritardo di condizione.
Proprio l’ex bomber del Vicenza è l’uomo che può far definitivamente deflagrare la mina vagante chiamata Pescara. Una volta raggiunta la forma migliore e definitivamente integrato nei meccanismi di squadra, infatti, Cocco è il finalizzatore ideale di una mole di gioco già cospicua ma che ha faticato a trovare realizzazione. "Non esiste un problema Cocco, è già importante per i compagni", ha ripetuto più volte Oddo.
In tal senso chiedere referenze a Lapadula, uno che ad Ascoli – al netto del rispetto per i bianconeri – ha una piccola rivincita targata Teramo da consumare. Ma questa è un’altra storia, l’attualità parla di un Pescara che ha proprio in Lapadula l’uomo più in forma. E che grazie ai suoi gol già è entrato nei cuori dei supporters biancazzurri.
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