Breda: “Ascoli rappresenta uno dei miei rimpianti, eravamo a cinque minuti dal giocare i playoff...”
di Redazione Picenotime
giovedì 04 luglio 2024
Roberto Breda è alla ricerca di una nuova squadra dopo l'ultima esperienza professionale nelle file della Ternana con la retrocessione in Serie C arrivata al termine della doppia sfida playout contro il Bari. Il 54enne tecnico veneto, intervistato da News.Superscommesse.it, ha parlato anche della sua avventura alla guida dell'Ascoli. Con i bianconeri, nel girone di ritorno nel torneo cadetto 2022/2023, raccolse 21 punti in 15 partite con l'approdo ai playoff che sfumò solo all'ultima giornata a causa della sconfitta in extremis per 1-0 contro la Reggina di Filippo Inzaghi allo stadio "Granillo".
Dopo una stagione come quella appena vissuta, con la salvezza sfiorata con la Ternana, sorprende vederla senza una panchina, anche perché in carriera ha quasi sempre raggiunto gli obiettivi prefissati. Breda non è un allenatore “glamour”? Protesta troppo poco in panchina?
“Una risposta purtroppo non ce l’ho. Anche quando mi confronto con il mio staff capita di chiedersi cosa sbagliamo. A Terni abbiamo fatto un lavoro importante, quando siamo subentrati la squadra era ultima e con i punti raccolti avremmo chiuso al 7° posto - ha dichiarato Breda -. Evidentemente mi hanno battezzato come ‘uno che subentra’… Non sono uno che si piange addosso, cerco sempre di analizzare ogni situazione nei dettagli per capire dove posso migliorare magari per cercare di meritare un progetto dall’inizio. Se mi guardo indietro i rimpianti ci sono. Penso al Perugia dove non fui confermato nonostante avessimo centrato i playoff. O ad Ascoli, dove siamo andati a cinque minuti dal giocare il post-season...”.
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Roberto Breda
© Riproduzione riservata
Commenti
daesterno
giovedì 04 luglio 2024
Credo che il 99,9 percento periodico dei tifosi del Picchio hanno tutti la stessa domanda a cui qualcuno non ha mai dato la risposta: perché Breda non fu confermato?
paolo
giovedì 04 luglio 2024
Hai perfettamente ragione, mister ! Ma non preoccuparti perché verrai richiamato dopo poche giornate di inizio campionato. Viene da piangere a vedere squadre che ingaggiano allenatori dal nome più o meno "famoso" ( non facciamo nomi tanto è facile individuarli, magari a Pisa, a Monza, ecc. o come nel passato campionato a Bari, che hanno ingaggi altissimi e che poi devono essere licenziati in fretta per il rendimento fallimentare. Presidenti e direttori sportivi, che non capiscono nulla di calcio, cadono spesso in queste trappole. In Ascoli, addirittura, ti avrebbero dovuto portare in trionfo ed invece siamo in serie C per la dabbenaggine dei vertici societari. Auguri infiniti.
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