Ascoli Calcio, Viviano a Tvplay.it: “Retrocessione? Una specie di lutto. Molto probabilmente smetterò”
di Redazione Picenotime
mercoledì 15 maggio 2024
Lo scorso 8 Agosto Emiliano Viviano divenne un nuovo giocatore dell'Ascoli firmando un contratto fino al 30 Giugno 2024. Il portiere toscano, nato il 1° Dicembre 1985, ha giocato 27 gare di campionato (per complessivi 2.386 minuti in campo recuperi esclusi) con 32 gol subiti, 9 clean sheet ed un rigore parato a Federico Dionisi in Ascoli-Ternana 2-0. Due espulsioni gli hanno fatto saltare 3 partite per squalifica, poi negli ultimi 8 match stagionali mister Massimo Carrera lo ha lasciato in panchina preferendogli il colombiano Devis Vasquez.
Ieri sera l'esperto estremo difensore ha parlato della retrocessione in maglia bianconera nel corso della trasmissione "Il talk e rosso diretto" in onda sul canale Twitch di Tvplay.it: "Faccio fatica a commentare questa stagione. E' la prima volta in carriera che mi trovo a retrocedere e non ci ero nemmeno mai stato vicino. E' una specie di lutto, soprattutto in una città come Ascoli dove veramente si vive di calcio. Ti senti colpevole nonostante le prestazioni possano essere state positive o negative, sebbene non abbia nulla da recriminarmi perchè ho fatto tutto il possibile a livello umano. Sai comunque che alla maggior parte della popolazione, tifosissima dell'Ascoli, mancherà qualcosa l'anno prossimo e tu sei uno di quelli che ha contribuito a questo fallimento sportivo - ha dichirato Viviano -. Abbiamo conquistato 41 punti e siamo retrocessi direttamente, ci è andata anche un po' male con il calendario di Bari e Ternana, senza voler accusare nessuno, che all'ultima giornata hanno affrontato delle squadre senza obiettivi, come nel nostro caso contro il Pisa. Ci possono essere delle attenuanti, dagli infortuni ai cambi di direttori sportivi e allenatori. A me dispiace molto a livello personale perchè, andando ad Ascoli dopo 15 anni che non facevo la Serie B, ho toccato con mano la passione nei confronti della squadra. Si lotta, si parla, si fanno riunioni e ritiri, si prova di tutto e di più e poi ti ritrovi ad essere retrocesso con tutto quello che è successo dopo, una cosa che non scorderò facilmente - ha aggiunto Viviano -. La mia stagione? Fino a Gennaio e Febbraio ho fatto bene, poi ho avuto un calo dovuto a mille problematiche fisiche che alla mia età non ti permettono di rendere al massimo. Me la sono comunque cavata. Quando arrivi a 38/39 anni diventa fondamentale riuscire ad allenarsi, tenendo sempre la benzina nella macchina. Grazie alla mia carriera sono riuscito comunque a fare la mia figura puntando sull'esperienza, il lato fisico resta però rilevante. Non conosco bene le statistiche, ma credo che siamo stati la prima squadra negli ultimi 30 anni a retrocedere con la miglior difesa casalinga del campionato e la quinta in assoluto. Dirigenti, allenatori e giocatori vanno e vengono, dispiace per i tifosi che l'anno prossimo dovranno seguire l'Ascoli in Serie C. Per la gente di Ascoli la squadra di calcio è una specie di rivalsa. Nell'ultima partita in casa, nonostante una probabile retrocessione, avevamo quasi 10mila spettatori allo stadio "Del Duca", in una città che non fa neanche 50mila abitanti. Se ci pensate è una follia. Sono sicuro, e questo mi rammarica, che in un campionato da playoff avremmo visto una passione infinita. Sono stati comunque tanti gli anni in cui hanno sempre rischiato di retrocedere ed in questa stagione è andata male. Da un punto di vista societario bisogna pensare a tutti gli errori fatti e ricostruire. Assenza Mendes? A livello numerico siamo mancati un po' in attacco. Abbiamo preso Nestorovski che per la categoria è un ottimo attaccante, ma per i primi mesi non c'è mai stato e poi alla fine è rientrato in una condizione precaria. Abbiamo poi perso Mendes che era il nostro capocannoniere ed il resto vien da sè. Come tutti sapete sono tifosissimo della Fiorentina ma porterò sempre l'Ascoli nel cuore, è finita male ed è successo un casino al termine della partita con il Pisa con scontri fuori dallo stadio. Si instaurano rapporti quando lavori in una città e lì ho avuto modo di vedere la passione dei tifosi. Mi dispiace tantissimo, io di soldi ne ho presi quasi niente e non sono andato ad Ascoli per un fattore economico, fallire ti rimane dentro e ti segna. Non ho ricordi così negativi nel corso della mia lunga carriera. Futuro? Penso che molto probabilmente smetterò, non dico al 100% perchè nella vita non si sa mai ma si va in quella direzione. Quando succedono certe cose poi si mettono in fila tante cose. Ho mille progetti nella testa".
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Commenti
Lorenzo Sperti
mercoledì 15 maggio 2024
Onore a te per le belle parole credo sentite, Emiliano Viviano. Hai capito bene quanto il calcio sia importante per Ascoli. Onore a te.
ceascu
mercoledì 15 maggio 2024
Senza quella tua papera col Brescia saremmo in B .Abbi almeno la decenza di tacere
alessandro
mercoledì 15 maggio 2024
Non è certo colpa sua se siamo retrocessi, ha fatto il suo, altri molto meno...
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