Ascoli Calcio, conferenza stampa del patron Massimo Pulcinelli al Picchio Village

Il patron dell'Ascoli Calcio Massimo Pulcinelli torna a parlare in conferenza stampa al Picchio Village dopo che la squadra di Massimo Carrera ha raccolto 4 punti nelle prime tre giornate del girone B del campionato di Serie C.

“La nostra retrocessione l’abbiamo vissuta in modo drammatico. Poi abbiamo pensato al lavoro per entrare in una nuova dimensione come quella della C. Disconosco fortemente quanto accaduto nel post gara il 10 Maggio, una scena vergognosa che ha umiliato l’immagine della città, una pagina negativa. Siamo pronti per il nuovo campionato e sono convinto che sia stato fatto un buon lavoro, poi sarà il campo a parlare. L’anno scorso ero convinto di farcela, ho vissuto la retrocessione come un dramma, solo un punto ci ha condannato. C’è tanto rammarico. Abbiamo ricostruito l’Ascoli dopo le note vicende del compratore che si è presentato al concessionario con i soldi di una Fiat per acquistare una Ferrari. Per il 90% la responsabilità della retrocessione è mia. Strada facendo di errori ne sono stati fatti tanti. De Santis e Neri avrebbero tenuto Breda, l’ex ds invece aveva già preso Viali. Ad esempio è stato acquistato un giocatore come Bogdan che tutta Terni sapeva fosse rotto e ancora ne stiamo pagando i danni, per questo motivo ho esonerato il direttore sportivo. Abbiamo avuto tanti problemi fisici, chi ha allenato a tutto gas ci ha portato più guai che benefici. Sì sono aggiunti poi i cori contro la società, tanta energia negativa".

"Incontro con ultras? Non credo che abbiano deciso di rientrare. C’è stato un confronto leale con alcuni punti di vista diversi, con grande rispetto. Abbiamo messo un primo mattone per la risoluzione del conflitto, dobbiamo ancora lavorare per dire che tutto è risolto. Come sempre fatto stiamo onorando tutte le scadenze e i pagamenti. Chi fa calcio è un "matto" ed anche io lo sono, stiamo lavorando nell’attesa di arrivare ad una sana e serena gestione. Tremolada? Lo inseguivamo da diversi anni, lo stiamo aspettando, deve entrare in forma, sicuramente potrà darci una grossa mano. Abbiamo una squadra ben assortita tra giovani ed esperti. È importante valorizzare i nostri ragazzi per fare calcio in modo sano. Sono convinto che la nostra squadra possa partecipare ai playoff ma al momento non possiamo fare altri proclami anche se in cuor mio, da ottimista, spero di riportare l’Ascoli dove merita. 2.500 abbonati? Sono una quantità corretta rispetto allo scorso anno, dobbiamo dare del nostro meglio sul campo per riconquistare i tifosi che abbiamo perso".

"Metalcoat? L’incontro non ha aggiunto nulla all’offerta irricevibile, ovvero un sesto o un settimo di ciò che può valere l’Ascoli. Non c’era secondo me questa profonda volontà di comprare. Carrera? È un’ottima persona, avrà la mia fiducia fino a quando sarà qui, poi vedremo se sarà l’allenatore giusto per raggiungere i nostri obiettivi. Castori? Col senno di poi non l’avrei preso, siamo retrocessi per colpa sua. Si sono rotti giocatori come Botteghin, Mendes e Caligara che ora stanno bene, non sarà un caso…. Forte? Siamo molto felici per la riduzione della squalifica, abbiamo investito tanto economicamente su di lui e non possiamo cestinarlo per un discorso di etica, non so neanche quello che abbia fatto, deve pagare 5 mesi e stop. Sono convinto che possa essere un grande valore aggiunto per noi. Tanti ds in sette anni? Forse non sono bravo a sceglierli se li cambio spesso, spero che con Righi inizi una nuova storia".

"Intervento sul mercato degli svincolati? Per quanto mi riguarda no, il ds ha qualche idea ma tendenzialmente non vorremmo intervenire, abbiamo 30 giocatori in rosa e dobbiamo dare spazio ai giovani. La società sta facendo sacrifici ma non è in sofferenza, come l’80% delle squadre di C ma anche di B e di A. Abbiamo pagato 5 milioni dalla retrocessione in poi. Ringrazio Giuliano Tosti che, dopo il litigio e la separazione, con un’altra società è tornato ad essere nostro sponsor con 100 mila euro per questa stagione. Altri imprenditori come Faraotti, Gabrielli e Morosini hanno solamente anticipato le sponsorizzazioni, non abbiamo chiesto nessuna elemosina, il 90% dei soldi li abbiamo tirati fuori noi, sono state raccontate tante favole sull’iscrizione".

"Vendita società? Tutte le società sono in vendita, se si presenterà un socio all’altezza o un sostituto serio, o se c’è qualcuno che vuole il club, siamo a disposizione. Non c’è nessun interessamento al momento dopo diverse interlocuzioni con fondi stranieri. La proprietà è in mano alla mia famiglia allo stato attuale. Rabona? È socio al 10%, il Tribunale di Ancona ha detto che il nostro modo di operare è chiaro, professionale e trasparente. Abbiamo avuto inoltre le dimissioni di De Santis che si è stancato di prendere insulti, credo io, anche se non me lo ha detto personalmente. Quando scadrà questo Cda ne creeremo un altro più piccolo, siamo troppi in Consiglio al momento con 9 rappresentanti. Le decisioni importanti le prendo comunque sempre io".

"Chiedo ai tifosi di venirci incontro e di mettere da parte il proprio orgoglio, se amiamo l’Ascoli portiamo avanti i nostri sentimenti. Mi scuso per la terza volta per la retrocessione, il calcio è uno sport e in B ogni anno ne scendono quattro. Per un punto dopo 5 anni siamo retrocessi e siamo diventati da bravi professionisti a delle seghe. I se non contano più nulla, contano i fatti, dopo ogni insuccesso c’è la possibilità di creare poi un grandissimo successo. Ripartiamo tutti insieme. C’è stato un atteggiamento persecutorio da parte di qualche giornalista, con illazioni continue o presunte verità. Ora basta. Dobbiamo ricostruire in modo leale l’immagine di questo club. Rinnoveremo il contratto a Nosdeo che sta facendo un ottimo lavoro con il settore giovanile. I giocatori non devono essere raccomandati ma solo divertirsi e poi saranno i tecnici a scegliere".

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