Ascoli Time
di Redazione Picenotime
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I tifosi rappresentanti della Curva Sud "Costantino Rozzi" sono intervenuti stasera in diretta alla trasmissione "Occhio alla prossima" - condotta da Eugenio Gaspari sulle frequenze dell'emittente radiofonica LatteMiele - in vista del prossimo match dell'Ascoli contro la Juventus Next Gen in programma Sabato 6 Settembre alle ore 17:30 allo stadio "Del Duca" e della successiva Festa del Picchio in Piazza del Popolo (inizio alle ore 20:00, CLICCA QUI PER PROGRAMMA).
ALFREDO: "E' stata ridata credibilità alla società. Quando hai un proprietario che sfida e deride la piazza, poi i tifosi si allontanano. La nuova proprietà, in primis, ha messo davanti a tutto la comunicazione verso la tifoseria, ricompattando l'ambiente. Sono state rimesse le basi, i tifosi hanno risposto presente ancor prima che venissero fatti acquisti molto importanti. Il rapporto abitanti/abbonati è tra i più alti d'Italia. Supporto imprenditori locali? Più avanti crediamo che risponderanno presente, c'è tanto entusiasmo, probabilmente sarà solo questione di tempo. Ci hanno aiutato per la Festa del Picchio e questo già è un segnale. La nuova società è dovuta partire subito con le proprie risorse, anche per dimostrare di non essere sprovveduti o dei prestanome. Siamo in piena sintonia con la proprietà e con la squadra, li aspettiamo tutti sul palco dopo la partita augurandoci di ottenere un risultato positivo. Inizieremo alle ore 20:00 in Piazza del Popolo, abbiamo aspettato anche il termine del calciomercato visto che è iniziato un nuovo ciclo. Invitiamo tutti a partecipare alla Festa del Picchio dopo aver incitato a squarciagola la squadra per 95 minuti, con sciarpe e bandiere. Prima facciamo esplodere lo stadio e poi vediamo di far esplodere anche la piazza. L'Ascoli si deve vivere dalla mattina alla sera, l'anno scorso invece mezzora prima della partita le strade erano deserte...".
RINALDO: "Abbiamo passato degli anni veramente tremendi con la vecchia proprietà. In Curva, tra vecchi e nuovi, ci siamo guardati negli occhi ed abbiamo fatto diverse riunioni, fino all'incontro allo Squarcia di metà Luglio. Ci siamo ricompattati dopo lo scempio perpetrato troppo a lungo. E' stato fatto un grande lavoro da parte dei ragazzi di tutti i gruppi, è tornato quell'entusiasmo che mancava da troppo tempo, con tantissimi abbonati. Il bacino della tifoseria bianconera è molto ampio, è stato importante riavvicinare anche i sostenitori più lontani. La società si è data da fare, anche sul mercato, bisogna riconoscerlo e la quota abbonati lo conferma. La Festa del Picchio? Sabato aspettiamo tantissima gente, c'è stato molto impegno. Ci saranno delle sorprese sia per i più piccoli che per i grandi. Come gruppi organizzati abbiamo sottoscritto la Tessera del Tifoso, ci siamo aperti la possibilità di seguire in massa la squadra anche in trasferta ma purtroppo a Terni ci hanno dato solo 150 biglietti. Questo trattamento purtroppo non riguarda tutte le tifoserie. Cercheremo comunque sempre di seguire i ragazzi anche lontano dal "Del Duca". Ci tengo a sottolineare che la prossima settimana, Sabato 13 Settembre, al Circolo Tofare organizzeremo un torneo per ricordare "Cherì", un grande tifoso che ha fatto la storia dela Curva".
GIANNI: "Ad Aprile, dopo l'ultima partita con il Legnago, ci siamo visti qui da voi senza inventarci nulla. Non siamo maghi nè arroganti, analizziamo come sempre i fatti. C'è stata una mal gestione che parte da lontano. Dopo i playoff raggiunti con Sottil in panchina è stato distrutto tutto. Le parole di Bernardino Passeri sono emblematiche quando dice di aver trovato una situazione complicata, cercando di portare a casa la pelle ma non rinunciando ad essere ambiziosi. Abbiamo incontrato la nuova proprietà il 1° Luglio, il giorno prima c'era ancora in carica la vecchia proprietà. La società è ripartita per fare le cose per bene, ha iniziato a costruire una buona squadra. Quando poi il numero degli abbonati è cresciuto, è stato anche più semplice intavolare certe trattative per giocatori molto importanti. Un calciatore ha piacere a venire qui, in una piazza calda e storica, con uno stadio pieno ed una sinergia ritrovata tra tutte le componenti. Abbiamo affrontata una guerra contro chi ha portato l'Ascoli fino ad un punto brutto. Come gruppo abbiamo perso 43/44 ragazzi da due anni, per diffide, a causa delle contestazioni e per quello che è successo nella partita con il Pisa. Vogliamo parlare delle dichiarazioni fatte ai microfoni in sala stampa dopo la retrocessione da chi rappresentava la società bianconera in quel momento? Non esiste ascoltare certe cose, la colpa è sempre di chi ha messo certi personaggi in quei ruoli. Ci sono persone che, se gli tocchi l'Ascoli, vanno fuori di testa e ognuno reagisce poi a modo proprio. Tra quelle persone ci sono anche uomini che lavorano ed hanno famiglia. Dedichiamo questo entusiasmo rinnovato e la festa di Sabato a quei ragazzi che non possono entrare allo stadio, a prescindere dai gesti deprecabili. Sono stati fatti degli errori, è chiaro, non vogliamo santificare nessuno. Però queste persone hanno difeso la dignità e l'onore dell'Ascoli di fronte ad una gestione che ha combinato cose che non stanno nè in cielo nè in terra. Fatevi dire ai Passeri cosa hanno trovato, sia nella prima squadra che nel settore giovanile... La cosa più grave della vecchia proprietà è l'aver distrutto l'ambiente: giornalisti contro, imprenditori contro, tifosi contro. Quando facevamo notare certe cose, venivamo additati come sobillatori. Ieri Passeri mi ha detto personalmente: "Se non fossi arrivato io l'Ascoli sarebbe morto". Alla nuova società abbiamo chiesto dignità, serietà e rispetto per la gente. Non abbiamo chiesto di vincere il campionato. Non vogliamo alzarci la mattina avendo dei problemi. Certe persone che hanno rappresentato male l'Ascoli dovevano essere messe da parte. Ci siamo dati la mano e la parola. Rispettiamo i Passeri e loro ci rispettano, senza illuderci troppo, andiamo avanti alla giornata. Il nostro sogno è che i bambini tornino a conoscere il nome di tutti i giocatori dell'Ascoli, si è perso il senso di appartenenza negli ultimi anni e questo non va bene. Stasera erano già stati venduti circa 1.800 biglietti per la gara con la Juve Next Gen, che aggiunti agli abbonati fanno circa 9mila. Saranno rimasti 1.000 biglietti per il sold out. Abbiamo la necessità che venga ricostruita la Curva Sud prima possibile, lo abbiamo detto a chi di dovere, la aspettiamo per la prossima estate per poter affrontare poi la stagione 2026/2027 nella nostra casa. Ne abbiamo davvero bisogno ed occorre sbrigarsi con i lavori, è un passo fondamentale per il senso d'appartenenza della tifoseria. Sabato dovremmo giocare con la prima maglia bianconera fornita dalla Kappa, almeno così ci è stato detto.
Per distruggere ci vuole un attimo, per ricostruire serve tempo. Noi dobbiamo essere una tifoseria unita, incitando sempre la squadra. Chiediamo coinvolgimento da parte di tutti, nonostante uno stadio che non si presta in toto per quello che intendiamo fare noi. Ci mettiamo sempre il massimo impegno, c'è una nuova generazione di ultras veramente encomiabile che fa un lavoro straordinario prima, durante e dopo le partite. Non sarà sempre festa, ci saranno dei momenti difficili e lì dovremo essere all'altezza se vogliamo arrivare lontano ad Aprile e Maggio. Al primo passaggio sbagliato non si può sbraitare, nè pretendere di vincere tutte le partite. Quindi concentrati e testa bassa. Come sempre giudicheremo i fatti, sia in campo che per quanto riguarda la società che finora è stata encomiabile. Abbiamo tirato una linea e ripartiamo tutti insieme, ascoltando i consigli e le critiche di tutti. Noi siamo spinti solo dalla passione e dall'amore per la maglia. Ci auguriamo che a Perugia, per la prossima trasferta, ci venga data la possibilità di seguire in massa la squadra. Non è accettabile quello che è successo a Terni, con la comunicazione degli appena 150 biglietti a disposizione arrivata solo due giorni prima della partita. Siamo andati comunque al "Liberati" per rappresentare la rabbia di una tifoseria a cui è stata negata una trasferta senza colpo ferire e per questo motivo siamo andati via dallo stadio alla fine del primo tempo. Non vogliamo godere di qualcosa che viene a mancare ai nostri amici".
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GRANDISSIMI
Immensi come sempre, mai dimenticare quello che è stato fatto fino a pochi mesi fa, antenne sempre dritte
Carlo Neri è stato presidente dell'Ascoli, lo avevo rimosso... brividi.... mamma mia che abbiamo passato!!!
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