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Vicenza, la voce di Brocchi: “Ascoli ha ottime individualità. Dobbiamo essere più coraggiosi e spregiudicati”

di Redazione Picenotime

giovedì 04 novembre 2021

L'allenatore del Vicenza Cristian Brocchi ha parlato in conferenza stampa all'antivigilia del match contro l'Ascoli in programma Sabato 6 Novembre alle ore 14 allo stadio "Del Duca" per la dodicesima giornata del campionato di Serie B. La squadra biancorossa, dopo l'allenamento mattutino al "Menti", è partita in pullman alla volta del Piceno. Domani pomeriggio seduta di rifinitura a San Benedetto del Tronto.



“L’Ascoli? E’ sicuramente una squadra che ha delle ottime individualità, è allenata molto bene, con un percorso iniziato un anno fa e quindi è sicuramente più semplice, quando tu porti avanti un percorso e lavori sugli stessi concetti per tanto tempo. Logicamente il campionato di quest’anno è iniziato in scia positiva, rispetto la chiusura dell’anno precedente - ha dichiarato Brocchi -. Dobbiamo continuare a lottare con i ragazzi, affinché loro possano uscire da questo momento di difficoltà, che a volte ti blocca le gambe, che ti fa credere di meno nei tuoi mezzi e in quello che stai facendo. La partita di lunedì mi ha fatto riflettere, perché se guardiamo il percorso del Parma, quest’estate ha scelto di prendere una strada completamente diversa, loro sono più avanti di noi da un punto di vista della conoscenza e dell’abitudine a lavorare in una certa maniera, su alcuni concetti magari nuovi, diversi di un nuovo allenatore e stanno comunque facendo fatica, nonostante fossero partiti con l’obiettivo di vincere il campionato. Anche i nostri ragazzi stanno cercando di mettere in campo quello che io sto chiedendo, ma sicuramente il primo periodo iniziale e i pochi punti raccolti, non riescono a dare loro leggerezza. Non mi piace usare il termine paura, preferisco mancanza di leggerezza, mancanza della capacità di assumersi la responsabilità di una giocata, di essere più propositivi nell’andare a cercare un qualcosa di importante. Io penso che l’altro giorno abbiamo perso una partita su quell’episodio, non abbiamo concesso molto, poi loro per una parte di partita hanno giocato con un uomo in meno, ma è anche vero che dal 70’, nonostante la ritrovata parità numerica, eravamo noi nella metà campo avversaria e c’è mancata quella spregiudicatezza, quel coraggio in più quella serenità in più per poter essere più efficienti alla ricerca del gol del pari. Il nostro deve essere un processo di crescita, quando sono arrivato si diceva che la difesa stava facendo fatica, mettiamo da parte la partita di Terni, penso che nelle altre partite la difesa abbia retto bene, anche l’altro giorno le occasioni che ha avuto il Parma, sono state figlie dello svantaggio, in quanto noi eravamo votati all’attacco per cercare di recuperare.  La classifica e il momento condizionano la tranquillità dei ragazzi nel giocare e qualcuno magari ha un po’ più di timore nel prendersi la responsabilità della giocata. È questo che deve andar via dalla testa dei ragazzi perché dobbiamo essere più spregiudicati, dobbiamo essere più coraggiosi, dobbiamo non pensare alla posizione in classifica e a quello che sta succedendo, dobbiamo mettere in campo le qualità con uno spirito importante. Si parla di tirare fuori gli attributi, si parla di mettere in campo quella grinta in più, perché per giocare a calcio bisogna avere grinta, bisogna tirare fuori gli attributi, però quando si parla di quello, non si può parlare solo di duelli individuali, di un contrasto o di un qualcosa di questo genere, gli attributi li dobbiamo avere anche nel momento in cui abbiamo il pallone e cerchiamo di trovare la soluzione migliore per poter andare in gol - ha aggiunto il tecnico biancorosso -. L’episodio di Diaw? Ha fatto questa cosa per un eccesso di generosità, perché non doveva essere in quella zona, non doveva prendere quel pallone, però quando poi gli si chiede a quei ragazzi di dar di più, di dare dei segnali, magari a volte per darli si fanno cose che non hanno una logica giusta o un pensiero giusto. Nelle ultime due gare abbiamo preso due goal in quella maniera, che poi però incidono nello svolgimento della gara, perché quando sei sotto e sei in una posizione di classifica come questa, il pallone diventa più pesante e le situazioni diventano difficilmente leggibili e quindi le difficoltà aumentano. Balzaretti? Il direttore si è presentato alla squadra ieri, ha parlato con me, avremo un filo diretto, perché è giusto che fra l’allenatore e la società ci sia un filo diretto, ha portato sicuramente quell’entusiasmo di una figura nuova che arriva in un nuovo posto. Speriamo che anche i giocatori prendano la sua energia come uno stimolo in più, la speranza è che l’entusiasmo contagioso del nuovo direttore possa portare un qualcosa di positivo alla nostra squadra. Pontisso? Ho stima di Simone, è normale che quando si inizia una stagione come allenatore nel ritiro, ci sia la possibilità di mettere tutti i giocatori nelle condizioni di seguire le tue richieste e di vedere la crescita di ogni singolo giocatore, di settimana in settimana, avendo quel periodo iniziale in più che ti permette veramente di avere un quadro chiaro rispetto a quelle che sono le vere potenzialità dei giocatori. Simone si sta impegnando molto, sta lavorando molto, è partito indietro rispetto agli altri, perché quando sono arrivata era infortunato e in questo momento sta trovando un po’ meno spazio, ma sicuramente è un ragazzo che io tengo in grande considerazione, gliel’ho detto, gliene ho parlato. Sono stato un giocatore, si fa fatica a volte ad aspettare, però io penso che se uno decide di fare il calciatore deve sapere che è in concorrenza ogni settimana con altri compagni. Io sono contento di lui, sta lavorando molto bene, ogni giorno mi dimostra di volersi ritagliare uno spazio in questa squadra quindi sicuramente mi sta mettendo in difficoltà. Il nemico è interno? Sono d’accordo al 100%, per me in questo momento il nemico di ogni singolo giocatore è proprio se stesso. E’ quello che sto cercando di dire loro, io preferisco che un giocatore provi a fare una cosa, magari sbagliandola, piuttosto che non ci provi nemmeno per non rischiare di sbagliarla. Questo dev’essere lo step in avanti e lo deve fare ogni singolo giocatore, a volte prendersi le responsabilità ti porta anche a fare un errore, ma magari porta un beneficio anche all’interno della squadra ed è quello che noi dobbiamo fare. Se ogni giocatore, per non prendersi la responsabilità, fa solo il suo compitino per dire non è colpa mia, allora: uno non stiamo lavorando da squadra, due non abbiamo degli obiettivi importanti, tre non abbiamo quella voglia, quella volontà di uscire da questo momento di difficoltà".








Cristian Brocchi

Cristian Brocchi

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Commenti

alessandro
giovedì 04 novembre 2021

allenatore tra i più incompetenti di tutta la serie B, dobbiamo approfittarne, è la partita giusta per tornare a vincere in casa


Red and blue
venerdì 05 novembre 2021

Dai che vinciamo ancora al del duca.


Libano
venerdì 05 novembre 2021

SFIGATO