Avete giocato mezz’ora in superiorità numerica eppure... “Il rammarico è questo. Subiamo episodi che si ripetono e ci penalizzano. Mi dispiace per i ragazzi perchè ci credono, lottano e cercano di cambiare le sorti della stagione. Sono più amareggiato per loro che per me. Volevamo vincerle ma poi è finita che l'abbiamo persa”.
Lei continua a parlare dei giocatori, ma si sa che si tratta di professionisti e ci mancherebbe anche che non fossero dispiaciuti. Ma proprio perchè sono professionisti, oggi sono qui e domani chissà mentre i tifosi e la piazza rimangano e una piazza gloriosa come Brescia è a un passo dal ritorno in C dopo 38 anni. Alla piazza chi ci pensa? “Ci sono tanti giocatori di proprietà. Se andiamo in C, ci andiamo tutti. La piazza sappiamo che c’è, ci mancherebbe, ma non posso pensare a quello che non è nel mio compito. Vedo la squadra tutta la settimana e quindi parlo della squadra. Il nostro lavoro lo facciamo al meglio per noi e per la maglia che vestiamo. Non l’ho detto, ma per me era sotto inteso”.
Come commenta gli episodi decisi dalla tecnologia? “La tecnologia aiuta quindi penso sia giusto quello che è stato deciso. Comunque non commento mai le decisioni arbitrali”.
Lei è convinto anche a bocce ferme di aver interpretato al meglio la partita dato che è partito con un undici più muscolare che qualitativo? “Ho puntato su giocatori che mi hanno dato le migliori risposte in settimana. E queste risposte le ho avute anche nei primi 20-25’. Non mi è piaciuto come ci siamo fatti schiacciare nel finale di primo tempo. La squadra schierata dall’inizio era quella giusta poi ho messo gente offensiva perchè volevamo vincere. Purtroppo non è andata come pensavo”.
Come valuta chi è entrato nel secondo tempo? “Mi dispiace che chi è entrato dopo abbia fatto parte della sconfitta. Voglio prima però rivedere la partita poi giudicherò le prestazioni dei singoli”.
Sicuro che ci credano ancora tutti? “Se qualcuno non ci crede, meglio che si chiami fuori. Anche da domani e per me non ci sarebbe alcun problema”.