Weekend ad Ascoli per Cavion: “Sto bene a Vicenza ma in futuro sarebbe bellissimo tornare con un'altra proprietà”

Michele Cavion ha avuto modo di trascorrere con la famiglia un fine settimana di vacanza nel Piceno. Il 30enne centrocampista nato a Schio ha militato nell'ultima stagione in prestito alla Carrarese dal Vicenza, club con cui è sotto contratto fino al 30 Giugno 2027. Ha vestito la maglia dell'Ascoli dal 2018 al 2021, collezionando 89 presenze ufficiali con 6 reti e 12 assist. Lo abbiamo contattato telefonicamente nel pomeriggio odierno mentre stava facendo rientro a casa.

Michele, come sono trascorse queste giornate nel nostro territorio?

"Da anni mi ero riproposto di tornare, ho creato tante amicizie nelle mie tre belle stagioni ad Ascoli. In particolar modo ho un amico speciale, il proprietario dell'agriturismo Country House Colle Indaco ad Ortezzano. Una splendida struttura con spa in cui mi aveva portato mia moglie come regalo di compleanno nel primo anno ad Ascoli. Si è creato un bellissimo rapporto con la famiglia del titolare ed abbiamo alloggiato nel weekend da loro, con mia moglie ed il mio bambino. Ieri ho fatto un giro in città ad Ascoli, ho ritrovato tanti amici ed è stato davvero emozionante". 

Che ricordi conservi della tua esperienza in bianconero?

"Sportivamente mi dispiace che abbiamo dovuto fare delle salvezze risicate, eccezion fatta per il primo anno con Vincenzo Vivarini in cui avremmo potuto giocarci i playoff, peccato per quella partita a La Spezia nel girone di ritorno. Personalmente ricordo il boato dello stadio per la mia rete decisiva contro il Verona, fu bello anche il gol all'incrocio contro lo Spezia sempre nel girone d'andata del campionato di Serie B 2018/2019. Tantissime emozioni pure per la rete contro il Pisa a Santo Stefano nel 2019 che ci permise di vincere 1-0. Ho il rammarico di non aver mai indossato la fascia di capitano, sono stato solamente alcune volte vice. Capita ancora di sentire e rivedere tanti compagni di quelle annate, si sono creati dei bei rapporti, sia in campo che fuori. E poi c'è la tifoseria. Una passione viscerale, un amore vero che raramente ho ritrovato nelle altre piazze in cui ho giocato, uno stadio che quando è pieno e ribolle di calore ti dà una spinta incredibile. L'Ascoli Calcio è sempre l'argomento principale in città, sette giorni su sette. Un club seguito con trasporto in tutto il territorio e radicato anche al di fuori del capoluogo piceno". 

Hai continuato a tenerti informato sulle vicende dell'Ascoli dopo che hai cambiato squadra?

"Ho seguito sempre con interesse e ti dico già che, anche quando in Serie B combattevamo per delle salvezze nelle ultime giornate, avevo la forta sensazione che quella piazza meritasse molto di più. Mi dispiace davvero tanto, ora, vedere il Picchio che si salva per un punto in Serie C, fa male. Con tutto il rispetto, ci sono tante altre piazze più piccole o con un seguito minore che militano in categorie superiori, senza il blasone e la storia calcistica che ha l'Ascoli". 

Hai 30 anni, sei nel pieno della tua carriera agonistica. Ti piacerebbe un giorno tornare a vestire la maglia bianconera? 

"Mi trovo bene a Vicenza e ho ancora due anni di contratto. Sicuramente, in futuro, me lo auguro di tornare ad Ascoli, ma non con la proprietà attuale. Sto bene fisicamente, mi tengo in forma, curo l'alimentazione, ho voglia di giocare ancora a lungo. Mi piacerebbe tornare un giorno anche per sistemare e far dimenticare le note vicissitudini degli ultimi miei mesi lì. Dopo anni belli vissuti insieme c'è stato un addio un po' tormentato e mi dispiacerebbe che il mio ricordo in bianconero fosse rovinato da vicende extra campo. Sono molto legato alla tifoseria ed alla città di Ascoli e in futuro sarebbe bellissimo dare il mio contributo per far tornare il Picchio dove meriterebbe di stare. Ai sostenitori ascolani dico di continuare a mostrare il loro supporto e la propria vicinanza alla squadra, come hanno sempre fatto anche nelle ultime difficili stagioni. Mi auguro di cuore che arriveranno presto tempi migliori". 

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