Brescia, Corini si presenta: “Tornare a casa ha un sapore speciale. Non possiamo perdere tempo”
di Redazione Picenotime
mercoledì 19 settembre 2018
E' iniziata ufficialmente l'avventura di Eugenio Corini sulla panchina del Brescia dopo l'esonero di David Suazo. Il 48enne tecnico lombardo è stato presentato stamane agli organi di informazione dopo che ieri ha diretto il primo allenamento allo stadio "Rigamonti".
"Sono molto emozionato, come è accaduto ieri per la prima seduta di allenamento. Volevo ringraziare tutti quelli che mi hanno formato come uomo, giocatore e tecnico - ha dichiarato Corini, che da calciatore è cresciuto proprio nel Brescia -. Tornare a casa ha un sapore speciale, per chi come me vive in provincia. So cosa significhi indossare la maglia del Brescia. Provo sensazioni di gioia e responsabilità per l'incarico che mi hanno affidato il presidente Massimo Cellino ed il direttore Francesco Marroccu. Sappiamo quale sia il nostro obiettivo, non possiamo perdere tempo. Ora non vedo l'ora di debuttare".
Sempre oggi il Brescia ha pubblicato un comunicato ufficiale sulla situazione del "Sistema Calcio" in Italia: "Il presidente Massimo Cellino e tutta la società Brescia Calcio, nel rivolgere nuovamente un sincero apprezzamento al Commissario straordinario della FIGC e nel confermargli ancora oggi un pieno appoggio constatano, con grande delusione, come le decisioni dallo stesso con lungimiranza adottate, e benché finalizzate ad un effettivo e concreto cambiamento e risanamento del “Sistema Calcio”, continuino a trovare ostacoli in iniziative caratterizzate da obiettivi personalistici e non già di sistema, e che minano la credibilità e la sopravvivenza del Sistema stesso. Evidentemente a taluno non sono bastati, per comprendere la necessità di un profondo, radicale e improcrastinabile cambiamento, i pessimi risultati conseguiti sul piano sportivo e i numerosi fallimenti che hanno, anche recentemente, coinvolto numerose società. Così come a qualcuno è forse sfuggito che talune sue pubbliche esternazioni, oltre che del tutto inopportune e intempestive, non siano risultate confacenti al ruolo e alla carica rivestita. Certo non sfuggirà invece, agli organi giudicanti, l’opportunità e necessarietà della riforma. E di ciò non potranno non tenere conto, pena la sopravvivenza del Sistema".
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