Reggina, Inzaghi: “Mi sono sentito voluto a tutti i costi. Non era facile ripartire dopo qualche mazzata”

Il 49enne allenatore Filippo Inzaghi ha parlato nel primo pomeriggio odierno in conferenza stampa dopo aver firmato un contratto triennale con la Reggina. Al suo fianco il patron Felice Saladini ed il presidente Marcello Cardona.

"Sono molto orgoglioso di essere qui oggi. Quando ho accettato ero consapevole delle difficoltà ma conosco questa proprietà. Sapevo da dove saremmo dovuti partire, rimboccandoci le maniche potremo far bene, grazie al supporto dei tifosi, alle ambizioni ed alla mia fondamentale durata del contratto, con tre anni per pianificare. Io posso fare anche un anno per conoscere le persone con cui devo lavorare, non è quello il problema, sapete tutti che qualche mazzata l'ho presa che mi ha fatto male a livello umano. Non era facile ripartire, ero molto deluso ma qui ho trovato un presidente che ha fatto qualcosa di straordinario. Non potevo rinunciare ad un trasporto del genere, con un'umanità incredibile e tanta voglia di fare bene. Dobbiamo però affrontare una dura realtà, chiedo alla gente di avere pazienza, per diventare dei vincenti tutte le componenti devono viaggiare verso un'unica direzione. Mi dispiace giocare le prime due partite fuori casa, il calore della gente sarebbe stato molto importante. Ma se avremo voglia di soffrire tutti insieme ci sono i presupposti giusti per far bene - ha dichiarato Inzaghi -. Mi ha convinto il fatto che mi sono sentito voluto a tutti i costi. Dopo quello che avevo passato, era quello che cercavo. Ero a Formentera in mezzo al mare con la mia compagna e mio figlio di sette mesi, volevo prendermi un po' di tempo per stare sereno dopo un anno difficile, ma questa società ha fatto di tutto per portarmi qui. La mia carriera non merita certe bastonate che ho preso, noi allenatori dobbiamo essere rispettati. Cercavo una società che potesse far lavorare serenamente sia me che il mio staff, facendomi tornare la grande passione che ho. Il blitz a Formentera del patron Saladini ha poi chiuso il cerchio. Per il ritiro abbiamo poco tempo, la priorità é quella di formare la squadra. Cercherò di capire chi può fare parte del progetto. Ma dico che non ci faremo prendere per il collo, vogliamo gente che venga a Reggio con grande entusiasmo, non per soldi. Faremo il ritiro in sede, abbiamo poco tempo. La squadra di sta allenando già con grande voglia e questo ci darà una mano. C'è un progetto triennale e vogliamo vedere presto la Reggina combattere in campo, non so tra quanto, ma spero molto presto. Il mio secondo sarà D'Angelo, il prof Alimonda preparatore atletico, Baggio match analyst e Guido confermato preparatore dei portieri. Obiettivo Serie A? Dobbiamo essere equilibrati, ci vorranno tempo, impegno e sofferenza. La società ha già fatto un miracolo pur di esser qua, se siamo consapevoli da dove portiamo credo che possiamo iniziare a fare bene. Qui ci sono gli ingredienti giusti per divertirci. Mio fratello Simone? Ci sentiamo tre volte al giorno, lui mi ha detto di venire qui se questo mi faceva felice. A me piace giocare con il 4-3-3, se raggiungeremo i nostri obiettivi giocheremo così, altrimenti vedremo come schierarci in campo. Non mi merito tutto l'affetto dei tifosi, ancora non abbiamo fatto nulla. Ma devo ringraziarli, adesso stateci vicini, la squadra darà il meglio".

Questo il commento del presidente Cardona: "Siamo molto orgogliosi di avere con noi Pippo Inzaghi. Gli abbiamo chiesto che la squadra possa giocare bene a calcio, nulla di più. Avere un tecnico così non è poco. Saladini ha rilevato il club venti giorni fa, ringrazio lo staff di Inzaghi perché hanno capito, con grande umiltà, che abbiamo tanti problemi con il Centro Sportivo. Sarà una partenza in salita, giocheremo le prime due partite fuori casa".