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Perugia, Cosmi si presenta: ''Non ho fatto colazione per l'emozione, questa è casa mia''

di Redazione Picenotime

domenica 05 gennaio 2020

Il presidente del Perugia Massimiliano Santopadre ha presentato oggi in conferenza stampa il nuovo allenatore Serse Cosmi, che prende il posto di Massimo Oddo dopo un girone d'andata chiuso al sesto posto dagli umbri con 27 punti (come Ascoli e Frosinone) con un bottino di 7 vittorie, 6 pareggi e 6 sconfitte, con 24 gol fatti e 25 incassati. Per il 61enne tecnico umbro contratto fino al 30 Giugno 2020 con rinnovo automatico in caso di promozione in Serie A. 

Massimiliano Santopadre: “E tornato a casa sua, sono felice che questa cosa sia capitata nella mia gestione. Serse ha fatto grandi cose nella storia del Grifo. È successo adesso e non prima: ho i miei tempi, è successo quando mi sono sentito di farlo. Credo che fosse l’anno giusto, quando ne ho sentito la necessità, pensavo che questa fosse la squadra per Cosmi. Con Roberto è stata fatta una scelta sull’allenatore, sul suo modo di fare calcio. Sono convinto che questa rosa potesse far bene con questo allenatore. La parte emotiva è importante, che deve essere supportata dal lavoro sul campo per non far svanire l’entusiasmo. Con Serse abbiamo fatto una cena insieme a Milano, non posso dire di conoscerlo a fondo. Ma lo conosco come allenatore. Era giusto che chiarissi che non avevo preclusioni per Cosmi. Io non ho aspettative, se cambio allenatore e perché non sono contento e vorrei migliorare. Quello che chiedo al mister Cosmi è non perdere al Curi, sono troppe volte che accade ed io ci sto male. Il “Curi” deve diventare un punto di forza, altre cose non le chiedo. Ci sono stati dei colloqui, quello con mister Cosmi è quello che mi ha convinto di più. Ringrazio Massimo ma lo scollegamento mi ha impaurito, ho rivisto i fantasmi delle cinque sconfitte. Penso che non eravamo squadra. Con Oddo ci siamo sentiti e ci siamo lasciati da persone mature. Gli ho dato le mie motivazioni e penso che lui le abbia capite. In tutti i lavori c’è una scala gerarchica. A casa mia a tredici anni quando sono andato a lavorare avevo il capo, e quando parlava lui si accettava quello che diceva. Questo è un concetto chiave. Roberto Goretti e il responsabile dell’area tecnica, quello che decide lui sull’aspetto tecnico va al di sopra del presidente. Presidente, direttore e allenatore devono essere un pugno chiuso, quando non si verifica c’è sempre uno scollegamento. Il termine “fallimento” è stato un termine forte ma utilizzato in maniera impropria. Lui ha parlato solo di fallimento personale...". 

Serse Cosmi: “Grazie, rivedo tanta gente. La cronologia dell’incontro ha un valore, ma è forse riduttivo. Per me è importante che sono qui, sono tornato a casa mia, al “Curi”. Non si offenderanno a casa ma qui è la mia casa, dove sono “decollato” professionalmente. Non so se sono più emozionato oggi o allora, più vai avanti e più si fatica ad arginare le emozioni . Erano anni che non facevo colazione, questa mattina è accaduto, avevo lo stomaco chiuso. Il presidente ha avuto la “forza” per riportare un allenatore nella sua città, ha dimostrato grande coraggio. Lo ringrazio oggi e il ringraziamento sarà eterno perché mi ha ridato quel qualcosa che pensavo stesse svanendo. Allenare è un conto, allenare il Perugia è un altro. Un pensiero anche a Massimo che è stato un mio giocatore ed un amico, ci siamo frequentati, ho un buon rapporto. Lo ringrazio perché mi fa ripartire non dall’ultimo posto come mi è capitato spesso, ma dall’ottavo, lo chiamerò presto. Non si può scegliere l’allenatore solo per l’entusiasmo, alla lunga quello che conta sono i risultati. Sono venuto perché ho qualcosa qui, ho vissuto bei momenti e un brutto momento (Firenze ndr). Essere andato via da Perugia dopo quella partita è un qualcosa che mi ha “rovinato“ tutti questi anni. Ho avuto altre esperienze, anche belle, ma sono andato via con un qualcosa che non mi ha fatto stare bene. Quindi avete capito... Non voglio essere presuntuoso ma sento dentro di avere dentro quel qualcosa che il presidente vuole. Nella vita ho dato il meglio dove ho tirato fuori tutto me stesso nelle situazioni particolari e difficili, questa è una di quelle situazioni. L’approccio deve essere dritto sull’aspetto nervoso, anche a Luglio la prima cosa da fare è entrare dentro la testa dei giocatori. Abbiamo fatto una lunga chiacchierata con il presidente. Perugia ha nel dna che i giocatori diventano grandi qui. Che guadagnino tanto o poco devono essere trattati come se fossero debuttanti. Io vorrei che questi giocatori abbiamo fame, ambizione. Se uno si è seduto a tavola e non ha fame lo metteremo a dieta. Perugia sarà una piazza dove i giocatori non si devono sentire arrivati. Se riesco a trasmettere questo credo che i risultati saranno una conseguenza. È il Perugia a fare grande il giocatore, non viceversa. Il mio passato qui? Non ci saranno paragoni, con il presidente conosciamo le nostre storie, ma la società è un’ altra rispetto a quella in cui ho lavorato anni fa, quindi oggi è come se fossi venuto per la prima volta. Stiamo valutando anche gli allenamenti, ognuno ha la propria sensazione di questa squadra. Non abbiamo parlato minimamente di acquisti, questo è un aspetto determinante, è una forma di lucidità che apprezzo molto . I giocatori li conosco quasi tutti, metteremo in campo una squadra secondo le qualità dei giocatori, poi vedremo cosa accadrà. Penso di poter aggiustare le cose in un tempo talmente lungo che vorrei andare a Napoli a giocarmi la partita, pensate quanto sono matto (ride ndr). La mia decisione di tornare? Ci sono cose nella vita in cui uno non può avere tentennamenti, chi lo dice è un falso. C’è un muscolo del corpo che ha già scelto, e non è il cervello. Nel momento che sono stato scelto ho avuto davvero una grande emozione. Parlare di giocatori adesso non è giusto (il riferimento a Falcinelli ndr): ho parlato di tipologia di giocatore, che prescinde da dove viene, quanto ha giocato ecc . Quello che posso dire è che il giocatori che ha fatto fatica o giocato poco, quando si cambia allenatore, si rimette in gioco. Ho sentito in una trasmissione sentire che il Perugia ha Melchiorri, Capone, Iemmello e gli altri Strizzolo. Ecco questo è un errore che non possiamo permetterci. Se consideriamo queste squadre per quello che spendono, sbagliamo. Il contratto di sei mesi e la cosa più logica:abbiamo concordato un altro premio, che non è la salvezza nè i play off. Se vinco quel premio il presidente dovrà rifarmi il contratto per forza (ride ndr). Il mio staff ha Fabio Bazzani come vice, preparatore atletico Manuel De Maria, match analyst Salvatore Pollino. A questo gruppo ci sono anche due ragazzi che erano nello staff di Oddo. Il preparatore dei portieri rimane lo stesso. Goretti lo conosco benissimo, il lavoro di questi anni è sotto gli occhi di tutti. Guardate dove sono arrivati certi giocatori, significa che li sa scegliere e per me questa è la cosa più importante, sono all’antica. Senza fame non c’è fama, vorrei dei giocatori che avessero senso di appartenenza. Il poco pubblico? È una cosa generale che non riguarda non solo Perugia. Io ho sempre pensato che è la squadra a dover trascinare la gente che poi si lega e non tradisce. I calciatori devono avere questa consapevolezza, i giocatori forti devono prendersi responsabilità. Ero a vedere a Perugia-Venezia, ero casualmente seduto sotto il presidente. Sono rimasto allibito (ndr in riferimento all’esultanza di Montalto). In questo stadio hanno segnato grandissimi campioni, portando grandissimo rispetto (ndr Santopadre ha aggiunto che si muoverà in Lega per evitare che si esulti mancando di rispetto al pubblico)".


Foto da Acperugiacalcio.com

Foto da Acperugiacalcio.com

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Commenti

Maghe P'ché
domenica 05 gennaio 2020

Grandissimo Serse! E così, dopo il Benevento, conosciamo anche il nome della seconda società che salirà in A! Adesso rimane solo un posto disponibile...


L'ASCULA'
domenica 05 gennaio 2020

Spero che al suo ritorno gli vengano tributati i meritati onori.......perché se oggi esiste la gestione Pulcinelli molto del merito e suo con una miracolosa salvezza. Poi nemici sportivi come prima ......perché oggi e l allenatore di una diretta concorrente. FORZA PICCHIO...


JOE RICCI HAMILTON CANADA
domenica 05 gennaio 2020

GRANDE COSMI !!!


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