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Caso Catania, Abodi: “Tifosi hanno capito chi ha comprato ma non chi ha venduto...”

di Redazione Picenotime

lunedì 28 settembre 2015

Dopo un'estate molto turbolenta con i calendari posticipati a causa dei processi sportivi che hanno riguardato Catania e Teramo, Andrea Abodi è tornato a parlare a 360 gradi ora che il campionato cadetto è arrivato alla quinta giornata.

Il numero uno della Lega di Serie B è intervenuto alla trasmissione "La Partita Perfetta" su Sport1: "Abbiamo tolto la definizione di ''Serie B'': da sempre suonava come dispregiativo. Abbiamo voluto dividere il contenuto dal contenitore. Al mio arrivo abbiamo trovato tantissimi anni di storia e un libro pieno di pagine bianche ancora da scrivere. I numeri sono dalla nostra: il 75% dei nostri giocatori sono italiani, il 38% degli under 21. Questo ci spinge ad un grande lavoro, anche sui social network, finalizzato a suscitare interesse verso il nostro campionato - ha detto Abodi - Il caso Catania? E' stato un momento davvero complicato. L'ho vissuto come un tradimento: basta pensare che una delle quattro gare incriminate l'ho vista allo stadio, come mi piace fare. E Pulvirenti, addirittura, mi telefonò lamentandosi per il trattamento ricevuto da alcuni siti che parlavano di sospetti. Molti tifosi del Catania continuano a domandarmi: ''Abbiamo capito chi ha comprato le partite. Ma chi le ha vendute?...'' - ha proseguito Abodi -. L'appoggio alla candidatura di Tavecchio? Ci sono dei momenti in cui deve prevalere il bene comune e Tavecchio rappresentava quello. Era il candidato che metteva d'accordo le quattro leghe ed è solo quello il significato del mio appoggio a quella candidatura. Una mia candidatura per la Lega di Serie A? Due anni fa non ero pronto a raccogliere quella sfida, nata durante una cena con alcuni amici. Oggi, dopo anni di intenso lavoro, mi piacerebbe dare un'anima diversa all'attuale Serie A. Ma non sarà, in caso, una mia spontanea candidatura ma una richiesta che partirà dalle Società". 

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andrea abodi

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