Ternana, Liverani: “Meritiamo categorie superiori”. D'Alessandro: “Abbiamo un progetto sul lungo periodo”
di Redazione Picenotime
mercoledì 02 aprile 2025
Il presidente della Ternana Stefano D'Alessandro ha presentato oggi in conferenza stampa il nuovo allenatore Fabio Liverani, che ha preso il posto di Ignazio Abate dopo la brutta sconfitta per 4-1 sul campo della Lucchese nella 34esima giornata del girone B del campionato di Serie C.
D'ALESSANDRO: "Ringraziamo il mister per aver accettato di nuovo le Fere, è la dimostrazione che crede nel progetto, è sul lungo periodo infatti l'accordo sottoscritto è triennale. Il curriculum del mister parla da solo e siamo contenti che abbia accettato questa sfida. Come due mesi fa non tollero più che vengano collegate le mie scelte ai discorsi sulla lista. Voglio solo il bene della Ternana, nient'altro, avevamo ottenuto il primo posto e ora siamo a meno cinque. Abbiamo perso punti contro Entella, Pescara, Pontedera e Pineto. Sono solo i numeri a parlare sulla mia scelta. L'unico obiettivo è invertire la rotta per fare tutto il possibile per riuscire a vincere questo campionato. Il più rammaricato di quello che è successo a Lucca sono io. Stiamo programmando il futuro di questa società, negli ultimi mesi abbiamo fatto tantissimo. Domani mattina andiamo a depositare la convenzione per lo stadio. Purtroppo non viene sempre visto il lavoro positivo che è stato fatto, abbiamo sistemato cose che non venivano toccate da cinquant'anni. Vengo accusato di aver mandato via due direttori? Se guardiamo a Cicerelli nel contratto c'è un'opzione di riscatto solo in casa promozione, sennò lo perdiamo. Le ultime due partite mi hanno trasmesso il segnale che qualcosa andava cambiato, non servono retropensieri. Ho tante responsabilità, verso la città e verso i ragazzi, e già programmiamo il futuro. Abbiamo già prenotato il ritiro precampionato per la prossima stagione al di fuori della categoria. La squadra ha perso tanti punti, anche con partite fatte senza segnare. A Lucca non ero contento e non è piaciuto aver sentito nel post gara che ora avremmo solo onorato le prossime partite. Serviva intervenire. Stiamo facendo tanto anche per i ricorsi per ridurre la penalizzazione. Abbiamo un progetto sul lungo periodo, se non saliamo ci proviamo per l'anno prossimo, per il bene della Ternana dobbiamo solo pensare alla programmazione futura. I primi mesi ho voluto toccare il minimo possibile, la scelta è arrivata ora anche per un'eventuale programmazione in vista dei playoff. Quando avevo fatto la prima scelta la squadra mi ha risposto che era convinta nel portare avanti questo percorso, nell'immediato ci sono stati i risultati, ma ora siamo sempre tornati a meno cinque. Ora siamo arrivati a un punto che necessita una svolta. Lavoriamo poi per il centro sportivo e per lo stadio. A fine stagione sceglieremo il nuovo direttore sportivo".
LIVERANI: "Per me è motivo di orgoglio tornare in un posto dove avevamo già ottenuto qualcosa di importante e mantenuto un rapporto unico con la piazza. Tornare qua, per programmare qualcosa di importante e duraturo è ciò che cercavo. Ho condiviso subito la visione del presidente, la Ternana merita categorie superiori, ma in Serie C conta solo arrivare primi. Sono venuto per un progetto che va oltre le quattro partite, però con il pareggio dell'Entella abbiamo comunque ancora l'obiettivo di arrivare a giocarci il campionato a Chiavari. Dobbiamo fare quattro vittorie, o almeno tre per giocarci tutto all'ultimo. La squadra l'ho trovata bene, sicuramente dispiaciuta per aver salutato mister Abate, ma con grande voglia di portare a casa l'obiettivo dopo otto mesi di lavoro. In entrambi i miei arrivi a Terni ho avuto davanti sfide molto difficili. Otto anni fa c'era più tempo per lavorare e tutto dipendeva da noi, questa volta l'impresa è più complicata anche perché serve per forza un passo falso dell'Entella. C'è poi sicuramente il piano B dei Play Off. L'unico collegamento tra le due situazioni è che comunque ho sempre avuto a disposizione una squadra forte. La partita chiave è quella di domenica contro il Carpi. Abbiamo giocatori importanti come Cicerelli, Loiacono e Capuano fuori, si arriva alla partita determinante con molte difficoltà, per questo serve che il gruppo dia un segnale forte, anche di chi è stato impiegato meno. Uscire da questa categoria vale tantissimo per tutti, serve un'importante risposta per poterci andare a giocare le nostre chance filo alla fine. Mancando così poco non penso che contino troppo i moduli e i numeri, ma più volontà, atteggiamento e capacità tecnica. Con il tempo porterò dei miei cambiamenti, ma ora dobbiamo dimostrare di averne di più degli altri. Quello che posso fare è mettere ogni calciatore nel poter rendere al meglio. Difficile passare dalla Serie A alla C? Ho scelto Terni perché si gioca per vincere, e lo preferisco piuttosto che il lottare per salvarmi. Come allenatore in seconda ci sarà Claudio Bellucci, Maurizio Cantarelli come preparatore atletico e Federico Fabellini collaboratore tecnico. Il preparatore dei portieri rimane Adalberto Grigioni. In poco tempo devo soprattutto entrare nella testa dei calciatori, poi in crescendo aggiungeremo anche qualche novità tattica. Proprio ieri sera stavo raccontando allo staff, con nessuno che era presente otto anni fa, la situazione che avevo trovato di fronte al mio arrivo, da una realtà disastrata, al Garden pieno di persone entusiaste. Il sogno è ripetere ciò, ora c'è sicuramente più entusiasmo di partenza, e chiedo alla gente di starci vicino fino alla fine. Poi dobbiamo fare tre vittorie e trascinare il pubblico con i risultati. Contro il Carpi abbiamo diverse assenze, ma sarà un'occasione per chi ha giocato meno. Ogni giocatore della rosa si deve rendere utile, senza essere dipendenti da qualche singolo. La squadra ha dei titolari, ma anche chi ha trovato meno spazio può dare una mano. Anche otto anni fa avevo avuto bisogno di calciatori che erano stati coinvolti meno. La mediana a tre è un'idea, il vero vertice basso di questa squadra per qualità è Damiani, ma è fermo da molto tempo. Poi anche de Boer lo può fare, e ci sono anche altre possibili soluzioni. Voglio anche valutare chi ha giocato meno, come Donnarumma, sono convinto che si può prendere da tutto, poi il segnale deve partire dai ragazzi. In questi anni non ho avuto altre possibilità di tornare. Due mesi fa quando il presidente è tornato su i suoi passi ho capito subito perché è qualcosa che nel calcio può succedere".
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