• Serie C
  • Pisa-Cremonese 3-0: voci D'Angelo (“Al fischio finale ho pensato subito all'Ascoli”), Benali, Torregrossa e Pecchia

Pisa-Cremonese 3-0: voci D'Angelo (“Al fischio finale ho pensato subito all'Ascoli”), Benali, Torregrossa e Pecchia

di Redazione Picenotime

domenica 13 marzo 2022

Al termine del match vinto 3-0 dal Pisa contro la Cremonese allo stadio "Romeo Anconetani-Arena Garibaldi" nella 29esima giornata del campionato di Serie B hanno parlato in sala stampa i due allenatori Luca D'Angelo e Fabio Pecchia, il direttore generale toscano Giovanni Corrado ed i calciatori nerazzurri Ernesto Torregrossa (autore di una doppietta) ed Ahmad Benali. Mercoledì 16 Marzo, alle ore 18:30, il Pisa sfiderà l'Ascoli allo stadio "Del Duca".  CLICCA QUI PER CRONACA E TABELLINO PISA-CREMONESE 3-0

D'ANGELO: "Oggi abbiamo fatto una buonissima partita vincendo in maniera meritata e creando tante occasioni da gol, sia nel primo che nel secondo tempo. Non abbiamo mai veramente rischiato. A mio avviso quel rigore fischiato alla Cremonese non c’era perché c’era in precedenza una trattenuta su Birindelli. A fine partita ho pensato subito a mercoledì, a quanti giocatori sono stati ammoniti o se avremmo avuto squalificati. Ho staccato subito con la testa al momento del fischio finale. Oggi abbiamo giocato come sappiamo dal punto di vista della velocità e dell’intensità. Tutte le azioni da gol create sono state di grande qualità tecnica da parte dei nostri giocatori. Penso che la Cremonese abbia trovato in noi una squadra difficile da affrontare, non darei neanche troppi demeriti. Oggi abbiamo fatto meglio obiettivamente, preferisco sia dato più merito ai nostri giocatori. Tourè aveva postumi della febbre, è stato male e per questo l’ho lasciato in tribuna, ma dovremmo riaverlo per l’Ascoli. abbiamo vinto 3-0 contro una squadra molto forte e questo si fa se tutti quelli che giocano e che subentrano lo fanno in maniera migliore. Tutti hanno giocato in maniera importante. Il campionato è molto complicato, credo si possa dir poco a guardare classifica e avversario. Tutti si giocano qualcosa, non sarà semplice per noi andare a giocare a Perugia, Ascoli, Benevento o Lecce, così come per gli altri giocare con chi sarà a tra playoff e salvezza tranquilla. Tutti giocano al massimo in questo campionato. Diventa difficile per me valutare il fatto di aver vinto tutti gli scontri diretti, ogni partita ha una storia a sé e cambia momento dopo momento. Mi ha fatto molto piacere il coro che mi hanno rivolto, era inaspettato ed è stato molto emozionante per me. Ormai conosco la tifoseria, non regala niente e se l’ha fatto qualcosa di buono a livello umano ho trasmesso. Sull’Ascoli guardiamo adesso i due giorni che ci dividono dalla partita. Abbiamo tanti che potranno giocare dall’inizio e dare cambio a chi ha speso di più oggi".

TORREGROSSA: "Non è semplice trasformare rigori in gare come queste e spesso il lungo controllo del var può influire sulla concentrazione degli attaccanti, ma oggi ho subito pensato dove volerla mettere ed è andata bene. Le ultime due vittorie ci hanno dato sicurezza e oggi abbiamo fatto vedere quello che valiamo contro la Cremonese. Mancano però alcune partite e adesso pensiamo subito all’Ascoli. Secondo me dobbiamo pensare a noi, soprattutto ora che stiamo lì davanti. Pensare che dobbiamo fare punti e gli scontri diretti non perderli, poi nel finale tireremo le somme. Ciò che stiamo facendo è questo e il mister ci sprona sempre a guardare partita dopo partita. Se abbiamo un bel rapporto tra noi attaccanti è anche merito della società perchè avere tanti giocatori importanti e saperli gestire è un merito. Penso la politica intrapresa dalla società sia quella vincente. Quando manca qualcuno il risultato non cambia mai in attacco. Sul rigore di Birindelli, lui è stato tirato da dietro, ma al var gli hanno fatto vedere solo il calcio, è mancato il quadro generale. Quello di Benali invece non l’ho visto. Il mio secondo gol è merito di Beruatto e anche di Sibilli che ha attaccato il primo palo”.

BENALI: "Il contatto in occasione del calcio di rigore l’ho sentito e non ho mai avuto dubbi su questo. Mi trovo molto bene coi compagni. Sono arrivato in punta di piedi per mettermi a disposizione della squadra e aiutarli con la mia esperienza. Se noi ultimi arrivati ci siamo integrati bene è merito dai ragazzi e dallo staff, uno spogliatoio sano e solido. La Cremonese veniva da tanti risultati utili consecutivi, non era semplice oggi vincere così. Mi ha emozionato il pubblico oggi. Questa è una grande partita, ma ne mancano 9 alla fine del campionato. Ogni partita è diversa, sappiamo che abbiamo avuto difficoltà contro il Vicenza e il Crotone; l’Ascoli è una squadra importante, rognosa e che fa punti. Non ho dubbi sia una gara difficile, ma son sicuro la prepareremo bene”.

DG CORRADO: "Credo onestamente che il Pisa abbia fatto tante altre belle prestazioni, ma oggi abbiamo fatto una grande partita contro una squadra che, se non andrà in Serie A, almeno ci andrà molto vicino, composta da giocatori che saranno senza dubbio il futuro del nostro calcio. Abbiamo fatto una grande prestazione perché, da un punto di vista della carriera, il Pisa ha ragazzi altrettanto giovani che sono stati forse sottovalutati e hanno tante prospettive per il futuro. Nella classifica tra le squadre più importanti siamo avanti con tutte e questa è la dimostrazione che è stato fatto un buon lavoro. Tutto lo spettacolo di oggi però non conta più nulla in vista dell’Ascoli. Il calendario del Pisa è il più difficile di tutte in un campionato che ha la media più alta tra i punti delle prime in classifica nella storia della Serie B. Voglio poi fare una menzione per il pubblico: l’anno scorso per il Pisa è stato un anno difficile e perdere questo pubblico è stato un grande danno per noi che abbiamo tifosi così appassionati. Cerchiamo sempre di fare squadre importanti, ma la realtà è il percorso di maturazione che fa la differenza. Abbiamo giocatori come Marin che non è lo stesso del primo anno di Serie B e oggi è un leader nello spogliatoio oppure come Sibilli, prima più estemporaneo, oggi più concreto. Ci aspettavamo di fare una squadra che fosse sottostimata da terzi, ci sono ancora nove partite da qui alla fine del campionato. Mi chiedono spesso perché abbiamo fatto un mercato così importante a gennaio con la squadra prima in classifica e rispondo sempre che non facciamo valutazioni solo sul risultato. Il pubblico di Pisa sa apprezzare e sono stato molto contento. Mi auguro che le ultime quattro partite in casa di avere lo stesso pubblico. Lucca? Sono stati i 18-20 minuti di Lorenzo con la maglia del Pisa; ci tiene, vuole fare carriera e lo farà. Perché ha giocato per la squadra, non ha giocato solo per il gol ed è in un percorso di crescita. Ha avuto anche tante responsabilità perché doveva giocare spesso anche quando non avrebbe dovuto per via dei suoi problemi fisici, ma non può però accollarsi le aspettative di una città che manca dalla Serie A da 30-31 anni. D’Angelo lo sta facendo crescere, così come la società e crediamo molto in lui. Conta sempre la qualità dei minuti e non la quantità. Al 3-0 ho pensato al 4-1 di Carrarese-Pisa, uno dei momenti più bassi che sembrava essere anche uno dei momenti più disastrosi. Eravamo undicesimi. Oggi l’importante è non dimenticarsi da dove veniamo”.



Luca D'Angelo

Luca D'Angelo

© Riproduzione riservata

Commenti