• Atletico Ascoli
  • Atletico Ascoli, D'Alessandro: “Società solida e speciale alle spalle. Seccardini non c’entra nulla con la Serie D”

Atletico Ascoli, D'Alessandro: “Società solida e speciale alle spalle. Seccardini non c’entra nulla con la Serie D”

di Redazione Picenotime

venerdì 29 novembre 2024

Il capitano dell'Atletico Ascoli Matteo D'Alessandro, in vista del match interno contro la Vigor Senigalia valevole per il 14° turno del girone F di Serie D, si è raccontato a 360 gradi in un'intervista concessa al portale Seried24.com

A 35 anni sto vivendo qualcosa di magico, oltre ogni mia aspettativa. Voglio mantenere i piedi per terra, ma allo stesso tempo amo sognare. Sono arrivato qui un anno e mezzo fa dal Porto d’Ascoli. Dopo che Massi ha rilevato la Sambenedettese sono state fatte altre scelte. Io mi sono trovato molto bene qui ad Ascoli e ho deciso di rimanere qui nelle Marche e sposare il progetto di questa piccola realtà. A oggi non mi stancherò mai di dirlo, mi inorgoglisce essere il capitano di questa squadra. Abbiamo una società solida e speciale alle spalle, che non ci fa mancare nulla e una struttura che ci permette di vivere in armonia gli uni con gli altri, come se fosse un College. Si vive una quotidianità dove io a 35 anni sono tornato a essere un ragazzino, mi sembra di rivivere i tempi della Primavera. Ovviamente dico sempre che l’ambiente si presta a questo perché non hai le pressioni del pubblico. Questo è un bene per i giovani ma non nego che ogni tanto mi piacerebbe che fossimo applauditi ancora di più per quello che facciamo perché ce lo meriteremmo. Il calcio è cambiato tanto da quando ero ragazzo io. Ma qui pur essendo una quarta serie si fa calcio con dietro una cura dei dettagli, una ricerca e una preparazione che credo abbiano pochi club. C’è uno staff eccezionale e il nostro allenatore è fantastico, ho sempre detto che Seccardini non c’entra nulla con questa categoria - ha dichiarato D'Alessandro -. Sogno promozione? Mi sembra ovvio che siamo contenti del nostro momento, del nostro percorso, soprattutto per me che l’ho vissuto fin dall’inizio. Il nostro obiettivo è di salvarci ma è bello stare lassù, come dice il mister noi non ci poniamo limiti. Non dimentichiamoci che siamo una realtà nuova, una squadra infarcita di giovani che tra l’altro mi prendono in giro e mi chiamano Peter Pan perché sono un eterno sognatore. E se mi chiamano Peter Pan è giusto sognare no?“.

CLICCA QUI PER INTERVISTA COMPLETA 




Picenotime.it è anche su Whatsapp. E' sufficiente CLICCARE QUI per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati! 


Matteo D'Alessandro

Matteo D'Alessandro

© Riproduzione riservata

Commenti