Coppa Teodori

Campionato Italiano Supersalita, Pezzolla vince il Trofeo Fagioli a Gubbio. Per Faggioli 19° Scudetto

di Redazione Picenotime

Foto Acisport.it

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L’imprevedibile vittoria di Ivan Pezzolla su Wolf GB08 Thunder corona un 60° Trofeo Fagioli a sorpresa. Il clou della settimana di eventi organizzata dal Comitato Eugubino Corse Automobilistiche per rendere ancora una volta la Montecarlo delle Salite quanto di meglio si possa vivere nelle cronoscalate era stata aperta mercoledì dal Memorial Barbetti con premiata la leggendaria carriera del plurititolato Simone Faggioli, che nella gara di domenica è stato però rallentato dalla pioggia caduta in gara 1 al momento dell’ascesa dei prototipi più attesi ai vertici della classifica. La prima “finale” del Campionato Italiano Supersalita 2025 ha quindi regalato un ordine di arrivo del tutto inatteso. Ivan Pezzolla, pilota pugliese di Fasano classe 1989 al rientro nelle corse in salita proprio a Gubbio per testare la Wolf con motore di derivazione motociclistica, ha vinto realizzando il crono totale di 3’27”55, aggiudicandosi gara 1 in 1’43”60 (dopo la squalifica dell’orvietano Filippo Ferretti, anche lui su Wolf, per un’irregolarità sugli pneumatici) e completando gara 2 (disputata con asfalto ormai asciutto per tutti i prototipi) con il crono di 1’43”95 (11° riscontro assoluto).

Sul podio finale Pezzolla è stato raggiunto da Michele Gregori, giovane driver toscano di Pieve Santo Stefano, terzo in gara 1 e secondo nell’aggregata al volante della Nova Proto NP03 Aprilia, anch’essa con propulsore moto, e proprio da Simone Faggioli con la Nova Proto Np01 Zytek. Ultimo a schierarsi al via in gara 1, sul bagnato l’asso fiorentino non è riuscito ad andare oltre al 29° posto, risalendo fino alla terza posizione finale grazie alla vittoria centrata in gara 2 con il miglior crono di giornata (1’35”29) fatto segnare lungo i 4150 metri della Gubbio-Madonna della Cima, che ha fatto il “pieno” con 281 piloti ammessi al via e un pubblico sempre composto. Al termine del Trofeo Fagioli, Faggioli ha anche conquistato matematicamente il 19° titolo di Campione Italiano. La gara tricolore, valida anche per il Campionato Italiano Velocità Montagna Autostoriche (CIVSA) e trasmessa in diretta su ACI Sport TV (Sky 228), ha coronato l’edizione dell’importante anniversario, celebrato anche nella serata di sabato dall’emozionante iniziativa Campioni sotto le Stelle, che ha riportato a Gubbio molti dei vincitori lungo questi 60 anni di storia. Eventi a parte, malgrado la pioggia abbia disturbato la domenica della corsa nella parte finale della mattinata, anche la gestione di ogni fase organizzativa e sportivo-logistica tra verifiche, prove e gara, diretta dall’internazionale Fabrizio Fondacci, è andata a buon fine.

Tornando ai risultati, in gara 1, dietro a Pezzolla si è piazzato Michele Carbone con l’Osella Pa21 JrB, anche lui riuscito a salire quando l’asfalto era ancora soltanto leggermente umido. In gara 2, invece, Faggioli è stato seguito da un pimpante Seb Petit, il già campione francese e abituale frequentatore dell’Europeo anche lui su Nova Proto Np01, e dal lombardo Giancarlo Maroni, che sulla versione turbo della sportscar francese è stato il più veloce della classe 2000 dei prototipi. Una menzione speciale merita Andrea Di Caro sulla Np03 Aprilia. All’esordio a Gubbio, il 22enne pilota nisseno ha rinunciato alla prima salita, che sarebbe stata rovinata dalla pioggia, e ha poi centrato un fantastico record del tracciato per quanto riguarda le motorizzazioni moto percorrendo gara 2 in 1’40”55 e con i punti conquistati si è confermato campione italiano della categoria.

Restando fra i prototipi, in CN doppio duello acceso sul filo dei decimi come da previsioni tra le Osella Pa21 Honda e successo casalingo dell’esperto Gianni Urbani (già autore della “pole position” in qualifica) sul laziale Alberto Scarafone, comunque confermatosi campione italiano proprio a Gubbio.

Il gruppo E2SH ha vissuto un altro capitolo “thrilling” nella rincorsa al titolo, con il bolognese Manuel Dondi che piazza un importante successo sulla Fiat X1/9 motorizzata Alfa, inseguito dall’esperto calabrese Rosario Iaquinta (Lamborghini Huracan ST Evo) e dal campione in carica teramano Marco Gramenzi sulla fiammante MG-AR01 Furore, Silhouette dell’Alfa 4C. Altra Silhouette dell’Alfa 4C in gara era quella schierata dalla Picchio con il rientrante orvietano Michele Fattorini nelle vesti di pilota ufficiale del costruttore marchigiano: un testacoda sul finale di gara 1 ha condizionato il crono del driver orvietano, soddisfatto però dalle risposte ottenute dalla Picchio P6 in questo inizio del lavoro di sviluppo, sulla quale in gara 2 ha concluso terzo.

Conferma elevato prestigio e agonismo il gruppo GT, nel quale il driver romano Marco Iacoangeli si impone al volante della BMW Z4 GT3 a 30 anni dall’esordio in auto proprio a Gubbio, mentre con il secondo posto di gruppo (a soli 19 centesimi da Iacoangeli, vincendo gara 2) e primo di categoria sulla Ferrari 488 Challenge Evo Lucio Peruggini è campione italiano della Prima Divisione al volante della Ferrari 488 Challenge Evo con la quale ha preceduto i campani Giuseppe D’Angelo su vettura gemella e Giovanni Del Prete, tornato al Trofeo Fagioli con l’entusiasmante novità della 296 Challenge del Cavallino.


Non ha risparmiato colpi di scena il TCR, categoria che nella sfida tricolore fra le Audi RS3 LMS a Gubbio ha premiato il campano campione in carica Salvatore Tortora, che grazie a una brillante prestazione sull’umido di gara 2 ha superato nell’aggregata il bresciano campione 2023 Luca Tosini, vincitore in gara 1. Il padrone di casa Alessandro Picchi (Peugeot 308) è invece stato costretto a rallentare in gara 1 per una noia tecnica per poi prendersi una bella rivincita con la medaglia d’argento centrata in gara 2 proprio davanti a Tosini e alle spalle di Tortora.

Il gruppo E1 conferma al vertice il campione in carica Giuseppe Aragona, il pilota e ingegnere di Villapiana in azione con l’estrema e sempre ammirata VW Golf con la quale, oltre a chiudere in top-5 assoluta gara 1 prima dell’arrivo della pioggia, in entrambe le salite ha regolato il campano Alessandro Tortora, comunque vittorioso in classe 3000 su Peugeot 106 turbo.

In Racing Start Cup, al rientro in salita, l’ormai pistard a tempo pieno Andrea Palazzo ha piazzato la zampata vincente su Peugeot 308. Il driver siciliano ha preceduto le Mini Cooper del pugliese Giovanni Tagliente e del campano Gianni Loffredo, mentre in gara 1 un fuoripista all’ultimo tornante ha estromesso dalla top-10 la capoclassifica Anna Maria Fumo (Peugeot 308). In RS Plus erano attesi ii duellanti fasanesi per il titolo Oronzo Montanaro e Giacomo Liuzzi sulle rispettive Mini Cooper, che hanno dato spettacolo con riscontri vicini in gara 1. Al termine svetta Montanaro, vincitore in entrambe le salite eugubine, grazie alle quali è balzato in vetta alla classifica tricolore. Liuzzi, invece, non riesce a sfruttare al meglio gara 2 e sul podio di gruppo si ergono Andrea Currenti e Roberto Megale con le Peugeot 106 aspirate, mentre Deborah Broccolini è tenacissima sull’umido in gara 2 e con la Mini Cooper conquista il successo parziale della classe 1.6 turbo.

In RS, l’altro fasanese Giovanni Angelini ha fatto centro nella categoria turbo e si è laureato campione italiano al volante della Honda Civic, seguito sul podio dall’indomito under calabrese Antonio Aquila e da Davide Gabrielli, entrambi protagonisti con la Seat Leon ST. In classe 1600, dopo il clamoroso stesso tempo ottenuto in gara 1, gara 2 ha deciso le sorti della contesa, che ha registato il successo del padrone di casa Kristian Fiorucci, il giovane eugubino che su Mini Cooper ha sopravanzato Cosimo Laghezza (Peugeot 308). Umbria protagonista anche tra le aspirate. Mentre Vito Dileo (Citroen Saxo) esce di scena in gara 1 per una toccata, sfruttando al meglio la Renault Clio sull’umido di gara 2 Lodovico Manni si è preso una grande rivincita rispetto al 2024, quando in categoria fu secondo per soli 7 centesimi. Stavolta il pilota di Todi si impone in rimonta per appena 2 centesimi, superando il vincitore di gara 1 Giulio Panteghini, che, entrambi su Honda Civic, a sua volta precede sul podio Francesco Cicalese.


Classifica C.I. Supersalita dopo 6 gare: Assoluta: 1 Faggioli, p 95; 2 Di Caro 43,5; 3 Maroni 42,25; 4 Conticelli 31,25; 5 Cassibba 31. RS (Aspirate): 1 Vassallo 140; 2 Di Leo 115,5; 3 Esposito 137,75. RSTB: 1 Angelini 245; 2 Aquila 178; 3 Fiorucci 141. RS+: 1 Liuzzi 158,50; 2 Montanaro 182; 3 Perillo 132,25. RS Cup: 1 Fumo 188,5; 2 Loffredo 149; 3 Massa 61. E1: 1 Aragona 228,5; 2 Tortora A. 211; 3 Stipani 87,75. TCR: 1 Tortora S. 194,5; 2 Tosini 183; 3 Marino 117. GT Cup: 1 Gabrydriver 87; 2 Gaetani e Artuso 20. GT Supercup Div. III: 1 Nappi 77,5;L 2 Parrino 69,5; 3 Adragna 50,5. GT Supercup Div. II: 1 Montagna 45; 2 Frijo 10. GT Supercup Div. I: Peruggini 130; 2 D’Angelo 88,5; 3 Del Prete 86. GT3: 1 Iacoangeli 45; 2 Pichler 20; 3 Ghezzi 15. E2SH: 1 Dondi 175; Gramenzi 168; 3 Iaquinta 148,5. CN: 1 Scarafone 185; 2 Gromeneda 88,5; 3 Capucci 60. E2 SC/SS: 1 Faggioli 205; 2 Di Caro 160; 3 Maroni 131. E2SC/SS Motori Moto: 1 Di Caro 115; 2 Torsellini 71,25; 3 Caruso L. 57,5. Junior: 1 Prantl 55; 2 Bacci 27,5; 3 Ferretti 5. Under 25: 1 Aquila 64,5; 2 Picchi 53; 3 Di Caro 39.


CAMPIONATO ITALIANO SUPERSALITA 2025

11 Maggio - 54° Trofeo Vallecamonica (vincitore Simone Faggioli)

8 Giugno - 74° Trento-Bondone (vincitore Simone Faggioli)

29 Giugno - 64° Coppa Paolino Teodori (vincitore Simone Faggioli)

20 Luglio - 29° Luzzi-Sambucina (vincitore Simone Faggioli)

3 Agosto - 60° Rieti-Terminillo (vincitore Stefano Di Fulvio)

24 Agosto - 60° Trofeo Luigi Fagioli (vincitore Ivan Pezzolla)

7 Settembre - 67° Monte Erice.





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