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Circolo dei Sambenedettesi, mostra dedicata a Carlo Crivelli e conferenza su storia e archeologia

di Redazione Picenotime

lunedì 12 dicembre 2022

Un grande evento culturale a San  Benedetto Sabato 17 Dicembre alle ore 17 presso la Sala Convegni dell’Hotel Progresso, Lungomare Trieste. Organizzato  da Circolo dei Sambenedettesi , Libri ed Eventi di Mimmo Minuto e UTES di San Benedetto è  un incontro con l’arte che permetterà di conoscere la grande figura di Carlo Crivelli, che scelse le Marche nel XV Secolo come luogo della sua vita e del suo magistero artistico vivendo a lungo ad Ascoli e lasciando opere di assoluto valore. È in corso fino a febbraio a Macerata  la mostra "Carlo Crivelli. Le relazioni meravigliose" di cui hanno parlato tutti i giornali e le televisioni nazionali come una  imperdibile occasione di vedere insieme alcune opere dell’artista di origine veneziana oggi disperse nei musei di tutto il mondo. Si tratta di un’occasione irripetibile: la curatrice della mostra, Francesca Coltrinari docente di Storia dell’Arte all’Universita di Macerata,  sarà a San Benedetto a presentare la mostra e il ricco catalogo edito da Silvana Editore. Si tratta  un viaggio pre natalizio dentro la grande arte marchigiana e una lezione culturale   di grande rilievo per la conoscenza di Carlo Crivelli, massimo tra i protagonisti del Rinascimento italiano, e la visita successiva all’esposizione di Macerata. La Città e il territorio in cui Crivelli è vissuto hanno una opportunità ghiotta per approfondire “le relazioni meravigliose” che il pittore ha avuto con le Marche. 

Venerdì 16 dicembre alle ore 17.30 al Museo del Mare di San Benedetto del Tronto protagonista la storia e l’archeologia della nostra costa con la conferenza organizzata dal Circolo dei Sambenedettesi dal titolo “Alle origini della nostra storia. Tra Liburni e Piceni, dalla costa al territorio: popoli, insediamenti, culti”. Relatrice la studiosa marchigiana Tiziana Capriotti, recente autrice del libro “L’Adriatico medio-occidentale: coste, approdi e luoghi di culto nell’antichità”, un excursus lungo i principali scali della costa marchigiana e abruzzese alla ricerca delle tracce lasciate dalla navigazione antica, dalle frequentazioni tra popolazioni greche, italiche, liburniche e poi romane in un arco di tempo che va dal VII al I secolo a.C. Una regione con un sistema fluviale a pettine come le Marche aveva una serie di scali alle foci dei fiumi anche piuttosto modesti, semplici apprestamenti portuali per consentire l’approdo. Da questa morfologia complessa si originano contatti proficui tra la costa e l’entroterra che dimostrano quanto fosse viva la frequentazione dell’Adriatico in età antica nonostante le indubbie difficoltà legate alla navigazione sottocosta di un mare chiuso come il nostro. Interverrà anche il prof. Fabrizio Pesando, docente di Archeologia all’Università di Napoli L’Orientale, direttore del Parco Archeologico di Cupra Marittima (oggetto di nuovi scavi e interessanti scoperte) e sambenedettese d’adozione. 

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