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San Benedetto, studenti dell'IIS 'Capriotti' protagonisti del musical “La Bella Otero-L’ultima intervista”

di Redazione Picenotime

domenica 01 giugno 2025

Più di sessanta alunni del Liceo Linguistico e dell’Istituto Tecnico "Capriotti" del settore Economico sono stati gli incredibili protagonisti de “La Bella Otero-L’ultima intervista”, meravigliando il folto pubblico con il loro coinvolgente entusiasmo e con la loro eccezionale bravura, venerdì al Palariviera di San Benedetto del Tronto. Lo spettacolo è stato messo in scena con un matinée completamente riservato a studenti, insegnanti e personale ATA dell’Istituto e con un soirée aperto al pubblico: entrambe le rappresentazioni sono state precedute da una breve conferenza illustrativa e seguite da un dibattito aperto alle domande degli spettatori.

Il musical, recitato e cantato nelle cinque lingue studiate nell’Istituto sambenedettese, inglese, spagnolo, francese, tedesco, cinese, è stato diretto, scritto e coreografato dalla prof.ssa Paola Sguerrini in collaborazione con la dott.ssa Gilda Luzzi.

Il laboratorio ha visto coinvolti esperti interni ed esterni: le prof.sse Stephanie Delaubert, Antonella Meconi, Paola Talamè, Ines Del Valle Yepez, Chiara Zanoner, consulenti linguistiche, la prof.ssa Maria Elena Piccinini, assistente coreografa, i musicisti Joshua Bertollini e José Salguero, il maestro di ballo Giovanni Andrenacci e il danzatore argentino di fama internazionale Oscar Flores, che ha onorato tutti con la sua presenza.

La commedia, in una versione inedita e del tutto rinnovata nelle musiche e nelle coreografie, ha celebrato, a sessant’anni dalla sua scomparsa, Carolina Otero, icona di eleganza della Belle Époque, le cui vicende ben si prestano ad essere narrate nelle lingue che l’attrice e danzatrice parlava, avendo soggiornato in oltre cinquanta paesi con le sue tournée. Nella sua vita lunghissima, di quasi novantasette anni, la Otero ha attraversato ogni vicenda umana: la povertà, la ludopatia, l’infanzia violata, la guerra, la sofferenza d’amore, la solitudine della vecchiaia. La sua attitudine ad affrontare ogni momento drammatico con ironia e completa fiducia in sé stessa, senza mai perdersi d’animo, rappresenta uno spunto a rialzarsi sempre dopo ogni caduta.

L’attività teatrale consente ai nostri studenti - dichiara il dirigente scolastico, prof. Enrico Piasini - di conoscere se stessi, di eliminare barriere personali e sociali, di migliorare la collaborazione, in un ambiente inclusivo in cui ognuno possa sviluppare competenze relazionali e attingere alle proprie sensazioni, esprimendole con creatività e talento. Tale progetto, inoltre, è fondamentale per la valenza educativa e orientativa,poiché migliora la capacità di esprimersi e di ascoltare, di comprendere le emozioni altrui e di sviluppare l’empatia, accogliendo e valorizzando le diversità, di educare alla cittadinanza attiva e alla responsabilità tramite il racconto di temi universali”.


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