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San Benedetto del Tronto: Palazzina Azzurra gremita per il libro di Giuseppe Romani

di Redazione Picenotime

giovedì 19 giugno 2025

Un’autentica cornice da grandi occasioni ha accolto mercoledì sera, alla Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto, la presentazione del libro La storia dimenticata del medico e scrittore Giuseppe Romani. L'evento ha registrato il tutto esaurito, con posti esauriti in ogni settore dell’area, segno di un forte interesse cittadino verso il tema affrontato dall'autore. A introdurre l'incontro è stato Mimmo Minuto, presidente dell’associazione I Luoghi della Scrittura, promotrice della serata. A dialogare con Romani, portando spunti critici e approfondimenti, sono state la professoressa Benedetta Trevisani e la professoressa Maria Grazia Bianco, protagoniste di un confronto stimolante sul senso profondo dell’opera. Durante l’incontro sono intervenuti anche Gino Troli, presidente del Circolo dei Sambenedettesi, e Elena Piunti, consigliera comunale, che ha portato i saluti dell’amministrazione comunale. Entrambi hanno espresso apprezzamento per il lavoro svolto da Romani e per il valore dell’indagine storica presentata nel volume. La presentazione ha offerto l’occasione per mettere in luce aspetti inediti emersi nel corso della ricerca, come il possibile legame tra Benedetto Martire e Sant’Emidio, due figure religiose la cui morte risalirebbe agli stessi anni. Un dettaglio che apre nuove prospettive sul mito fondativo della città. La storia dimenticata, edito da Affinità Elettive Edizioni, è un saggio che intreccia documentazione storica, narrazione e riflessione. Il cuore dell’opera è rappresentato dalla ricostruzione di una causa giudiziaria settecentesca, discussa davanti alla Sacra Congregazione dei Riti, nella quale si cercò di stabilire l’autenticità delle reliquie del santo patrono della città di San Benedetto del Tronto. Sullo sfondo, l’identità di un centro marinaro e il valore simbolico delle storie collettive dimenticate. Un’opera che non dà risposte scontate, ma stimola dubbi e curiosità, offrendo una visione più consapevole della città e delle sue radici.

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