Eccoci servito solo l’antipasto, quel poco che basta per placare un minimo la bramosia. Eh sì, per il pasto completo bisognerà attendere il primo Aprile.
È disponibile in streaming “Reminder”, il nuovo singolo dei Moderat, trio tedesco composto dai Modeselektor e Apparat. Il nuovo album, dal titolo poco originale, si chiamerà Moderat III, dopo Moderat II del 2013 e Moderat del 2009. Trilogia? Staremo a vedere, intanto godiamoci questo singolo dai toni, oserei dire, più dolci rispetto ai due precedenti album.
Sono state annunciate le date del tour nelle principali città europee e negli Stati Uniti. Con grande sorpresa verranno a trovarci anche in Italia con una doppia data: il 28 Aprile all’Alcatraz di Milano e il 29 a Roma allo Spazio 900.
Già sold out Parigi, Amsterdam, Londra, Bristol, Dublino, Bruxelles, Copenaghen, Varsavia, Nantes, Lausanne e Montreal.
Qual è il valore che si dà oggi alla musica elettronica? La si può accreditare tra le forme d’arte o rimane solo un edonico diversivo da clubber berlinese sotto cassa?
Le opinioni sono tante e diverse. Sta di fatto che lo sviluppo e il perfezionamento di questo genere va di pari passo con le evoluzioni della tecnologia che continua a fare passi da gigante.
Non sempre vi è predisposizione per la novità e le scuole di pensiero a riguardo, con annessi e connessi sottogruppi, sono principalmente sempre due: i nostalgici del “si stava meglio quando si stava peggio” e i fautori del progresso in tutte le sue forme. Ma, da che mondo è mondo, il vecchio va sempre a sommarsi al nuovo ed è un processo che si perpetuerà fino all’infinito. Non lo si può arrestare, sarebbe come mettere in pausa i nostri cervelli e le nostre idee.
Federico da Montefeltro, quando il tedesco Jhoannes Gutemberg inventò la stampa a caratteri mobili, non riteneva i libri stampati degni di stare accanto ai preziosi manoscritti. Tempo qualche anno e gli sviluppi di questa invenzione, uniti a vari mutamenti economici e sociali, diedero risultati strabilianti.
La stampa riusciva a fare in qualche mese quello che gli amanuensi facevano in tre anni. Nonostante questo la bellezza di un carattere da stampa stava nel sembrare “scritto a penna”. Il nuovo si ispira al vecchio, ma il vecchio talvolta viene perfezionato dal nuovo.
E quando Thomas Alva Edison inventò il fonografo nel 1877, apparecchio destinato alla raccolta di messaggi vocali, non poteva immaginare che avrebbe avuto implicazioni nel campo musicale e che altri, dopo di lui e da lui ispirati, avrebbero ampliato il raggio d’azione di quella scoperta e inventato quindi il grammofono, il magnetofono e via dicendo.
Ovvio che non tutto il nuovo è portatore di valore aggiunto.
Come distinguere, quindi, il nuovo meritevole?
Per quanto riguarda la musica, quella elettronica in questo caso, ma anche tutti gli altri generi e categorie, credo che sia importante e prioritario diffondere e sviluppare una cultura dell’ascolto che presupponga al suo interno la conoscenza degli strumenti, dei metodi e delle tecniche utilizzate. Questo per far sì che ognuno possa imparare, nel suo piccolo, a discernere quello che vale da quello che non vale.
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