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Piceno rurale, concluso progetto sul brand ''Pic On – Esperienze di cui parlare'': si lancia la promozione territoriale

di Redazione Picenotime

lunedì 26 maggio 2025

Si è concluso il progetto con il quale un raggruppamento di esperti coordinati dall’ISTAO di Ancona, su incarico del Gal Piceno, ha gettato le premesse per la promozione territoriale e lo sviluppo turistico della porzione rurale della provincia di Ascoli Piceno. Si tratta di 23 comuni di piccole dimensioni (dai 160 abitanti di Palmiano ai poco più di 5 mila di Cupra Marittima) che sono parte del Gal Piceno e che coprono la fascia territoriale che dal Monte Vettore giunge fino alla costa adriatica. Con un progetto sviluppato nell’arco di oltre due anni, si è realizzato un articolato sistema di strumenti per la promozione identitaria dell’area; attorno al potenziale attrattivo dei borghi che caratterizzano il territorio, sono stati individuate quattro categorie tematiche attorno alle quali aggregare tutti gli elementi che qualificano e rendono attrattivo questo territorio: il buon cibo e le ricchezze enogastronomiche, il paesaggio nelle sue variegate articolazioni, la cultura e le tradizioni espresse da attrazioni storiche e rievocazioni, le esperienze che operatori e comunità sono capaci di proporre ai visitatori. Le quattro aree tematiche, tradotte anche iconograficamente da altrettanti simbolismi, si offrono come la declinazione di un brand di territorio che racchiude la capacità di rappresentare e narrare un patrimonio di luoghi, esperienze e valori davvero unico: Pic On – Esperienze di cui parlare. Un lavoro che il Gal ha voluto promuovere, nella convinzione che anche dal turismo possa passare la ricostruzione sociale, oltre che economica, di un territorio ampiamente falcidiato da eventi sismici che hanno aggravato il già presente processo marginalizzazione e indebolimento demografico. Incontri con le comunità locali (tutti i comuni sono stati coinvolti) con le amministrazioni locali e con i protagonisti della vita socio-economica hanno consentito di catturare l’anima dei luoghi e di sintetizzarne un’immagine identitaria. La realizzazione di un portale web (https://pic-on.it/) capace di interagire e affacciarsi anche sul portale nazionale italia.it, ha offerto anche ai 23 comuni la possibilità di fruire, gestendolo direttamente, di un proprio spazio in cui porre in evidenza luoghi da visitare, eventi e itinerari. Anche sui social al brand Pic On sono stati dedicati degli spazi tramite i quali far conoscere attrazioni e peculiarità dei territori. Fin da febbraio 2024, con il lancio del brand in seno alla Borsa Internazionale del Turismo (BIT) di Milano, il territorio ha iniziato a proporsi come “destinazione turistica” riconoscibile, allo scopo di avvicinare i segmenti di turismo maggiormente coerenti con le sue principali caratteristiche. La realizzazione di un “press tour” con un gruppo di redattori di riviste specialistiche e di un “blog tour” con influencer e content creator per siti e pagine social particolarmente affermati in campo turistico e la successiva presenza a manifestazioni fieristiche di settore (a Bolzano, Rimini e, nuovamente, a Milano) hanno tracciato le linee di un programma di promozione che ora attende di essere preso in mano e governato. Molto incoraggianti sono stati i primi risultati del nuovo corso di promozione inaugurato dal brand ”Pic On”: nel 2024, per l’area dei 23 comuni, gli arrivi hanno registrato un +5,2% e le presenze un +14,8%, a fronte di una dinamica regionale rispettivamente del +4,1%, per gli arrivi, e del +3,9% per le presenze.

Ci sono tutte le premesse perché l’area Pic On possa farsi veicolo principale di promozione del territorio rurale del Piceno, con l’auspicio che si giunga presto all’istituzione di una DMO (Destination Management Organization) che sappia organizzare un’offerta di prodotti ed esperienze coinvolgendo gli operatori turistici, ma che sappia anche dialogare con le altre porzioni della provincia di Ascoli Piceno su cui si stanno articolando altri progetti di promozione identitaria (la fascia costiera e il capoluogo di provincia). Un disegno che veda la nascita di tre DMO, magari accomunate da una sinergia con un unico “brand ombrello” che faccia da tramite con la nuova immagine della promozione turistica regionale, potrebbe rappresentare un reale percorso verso la riconoscibilità e attrattività turistica di un territorio plurale come quello della provincia di Ascoli Piceno” – sostengono i progettisti.


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