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Ascoli, ricercatori scientifici spiegano a studenti rischi e prevenzione del terremoto

di Redazione Picenotime

mercoledì 24 gennaio 2018

E' stata inaugurata oggi ad Ascoli Piceno la manifestazione "La ricostruzione che vorrei. Il Piceno a un anno dal terremoto: mostre, incontri e conversazioni". Un'iniziativa che nasce da un progetto avviato dal Comune di Ascoli Piceno e dall'Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia)-Progetto Edurisk per fornire alla comunità picena spazi, tempi e modi per una riflessione condivisa su problemi e prospettive della ricostruzione che permetta di elaborare collettivamente il terremoto vissuto e sviluppare idee e proposte per il futuro mettendo al centro di questo processo di elaborazione i bambini e i ragazzi del Piceno. 

La giornata odierna è iniziata con l'interessante convegno "Terremoto: parliamone insieme" che ha visto il supporto di illustri ricercatori scientifici. "Oggi abbiamo incontrato le scuole di Ascoli per parlare di rischio sismico- dice Carlo Meletti, responsabile Centro pericolosità sismica dell'Ingv-. Noi sappiamo quali sono le zone più sismiche in Italia e e nelle Marche, molto però dipende da ognuno di noi e ci sono delle azioni che possiamo intraprendere. Verificare ad esempio le condizioni della casa dove si abita o sapere come comportarsi quando avviene un terremoto". Sulla stessa lunghezza d'onda Romano Camassi, ricercatore Ingv e coordinatore del Progetto Edurisk: "Dopo la vicenda di San Giuliano di Puglia nel 2002 abbiamo voluto portare avanti questo progetto per fornire informazioni e immaginare un percorso che coinvolgesse le nuove generazioni attraverso le scuole- dichiara Camassi-. Intendiamo rendere consapevoli le persone che il rischio terremoto riguarda tutti, di conseguenza ognuno di noi è in grado di fare qualcosa per ridurre questo rischio". Sul tema della ricostruzione è intervenuto anche Raffaele Azzaro, ricercatore presso l'Ingv di Catania: "Le popolazioni del Centro Italia sono particolarmente sensibili a tali argomenti dopo gli eventi sismici devastanti del 2016 e del 2017- spiega Azzaro-. L'esperienza del Belice, di cui in questi giorni ricorre il cinquantennale, ci spiega come alcune scelte influenzino in modo definitivo lo sviluppo della società civile nelle aree colpite dal sisma. Di conseguenza queste scelte vanno condivise il più possibile con la popolazione affinchè non siano recepite come delle imposizioni che vengono dall'alto". 

Al termine dei tavoli di discussione è stata inaugurata ufficialmente la mostra "Facciamo Noi!" a cura dell'associazione ConUnGioco Onlus che potrà essere visitata tutti i giorni, dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:30, negli spazi espositivi di Palazzo dei Capitani.


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