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Offida, mostra per la Giornata Internazionale per l'Eliminazione della violenza contro le donne

di Redazione Picenotime

martedì 19 novembre 2024

Offida celebra la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della violenza contro le donne con la mostra “Storie di Donne e di vita”, dell’artista Roxana Ethel Batista. L’esposizione sarà inaugurata sabato 23 novembre alle ore 11 e sarà visitabile, nei fine settimana, fino a domenica 1° dicembre presso il Polo Museale Palazzo de Castellotti. L’apertura al pubblico è prevista il sabato e la domenica, ore 10-12 e 16-18. Questa esposizione, pensata e strutturata per sensibilizzare e ricordare l’importanza di questa giornata, offre un viaggio emozionale unico attraverso i dipinti di Roxana Ethel Batista. Le opere raccontano la forza intrinseca delle donne, la capacità di affrontare e superare battaglie interiori e difficoltà quotidiane, con una visione intensa e profondamente personale. Tra le opere esposte, spicca il quadro intitolato “Donna fino al midollo”, un tributo potente alla resilienza femminile: la storia di una donna vittima di violenza che trova il coraggio di vincere sul suo aguzzino, proteggendo se stessa e il bambino che porta in grembo. La mostra nasce dalla collaborazione con Ornella Murolo e rappresenta un invito a riflettere sulla violenza di genere, ma anche sull’immenso potenziale di rinascita e forza racchiuso in ogni donna.

L'arte è una di quelle corde che riesce a toccare l'animo di tutti - commenta l’assessora alla Cultura Marica Cataldi - per questo la mostra, che nasce dalle mani di una donna per le donne, sarà lo strumento per commemorare le vittime della violenza e dell'oppressione transfobica. Dobbiamo educare al rispetto e al consenso. Dobbiamo guardare in faccia la cultura patriarcale che ci ha permeato e debellarla. È una responsabilità collettiva della quale siamo chiamati a rispondere. Vi aspettiamo a Offida”.

Violenza sulle donne non è solo quella fisica - aggiunge la consigliera alle Pari Opportunità, Simona Fioravanti - ne esistono di tanti tipi, più sottili e sudole: verbale, psicologica, economica. È doveroso supportare le donne che si trovano in situazioni simili, lavorare sulle famiglie e creare per i più piccoli dei percorsi dedicati all'educazione relazionale e affettiva, alla cultura del rispetto. È necessario creare ambienti accoglienti e no giudicanti, così da destrutturare ruoli e relazioni basate su stereotipi. Con la mostra omaggiamo il molteplice universo femminile e diamo anche un messaggio di speranza e positività, con quadri sulla forza e sulla bellezza della donna”.


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