Eventi e Cultura
di Redazione Picenotime
E' molto accesso il dibattito negli ultimi mesi in Italia su John Ronald Reuel Tolkien, scrittore e filologo britannico autore de "Il Signore degli Anelli" e di altre celebri opere riconosciute come pietre miliari del genere fantasy, quali "Lo Hobbit" e "Il Silmarillion".
Della strumentazione politica nel linguaggio e nel pensiero di Tolkien si è parlato ieri in un interessante incontro-dibattito a Palazzo dei Capitani alla presenza del sindaco Guido Castelli, del giornalista e saggista Gianfranco De Turris, di Adolfo Morganti ed Oronzo Cilli e della principessa Vittoria Alliata di Villafranca e Gualvarnera, traduttrice del libro "ll Signore degli Anelli".
Il mondo di Tolkien in Italia è in subbuglio per alcuni episodi che hanno coinvolto proprio Vittoria Alliata di Villafranca, intervenuta sul tema in Senato lo scorso 17 Gennaio. Il nocciolo di tutta la questione è dato dalla nuova traduzione dell’opera prima di Tolkien, annunciata da tempo ma non ancora venuta alla luce. Anche questa iniziativa, come altre degli ultimi tempi, si è inserita nel quadro di una contesa il cui effetto collaterale più drammatico è quello di polarizzare gli appassionati dividendoli in due schieramenti contrapposti, spesso più per questioni di bandiera estranee all’ambito letterario che non nel quadro di uno schietto confronto sul celebre e amato testo.
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