Eventi e Cultura
di Redazione Picenotime
Il Polo Museale di Spinetoli apre le porte a un appuntamento speciale: Passi dal Passato, la prima esposizione dei calzari romani restaurati, provenienti dalla Necropoli rinvenuta nel 2006 in località San Pio. “Un patrimonio complesso da gestire e valorizzare - commenta l’assessore alla Cultura Lory Mascetti - ma che oggi torna a disposizione della comunità come bene pubblico e collettivo. Si tratta soltanto di un assaggio di ciò che sarà: altri reperti troveranno spazio all’interno del percorso museale, con un’ala interamente dedicata, arricchendo l’offerta culturale del territorio”.
Grazie a un intenso lavoro di restauro, i calzari sono ora visibili al Museo della Scultura di Spinetoli, tutte le domeniche dalle 17:30 alle 20:30 (per informazioni: 351/7087768).
Si ricorda come il ritrovamento della Necropoli, con le sue tombe, ha rappresentato sin dall’inizio una grande sfida amministrativa ed economica. “All’epoca - ha ricordato Mascetti - non era semplice avviare un percorso di valorizzazione. Oggi, con l’impegno dell’Amministrazione Luciani, il fondamentale contributo del Bim Tronto, raccogliamo i frutti di quelle scelte”.
E proprio il sindaco Alessandro Luciani ha sottolineato come la Cultura debba essere considerata al pari delle altre priorità infrastrutturali: “Così come una nuova scuola o una nuova strada, anche una rete museale diventa fondamentale per i cittadini. La bellezza ha il potere di attrarre visitatori e nuovi abitanti, diventando una risorsa preziosa per la crescita di un paese. Custodirla e mantenerla viva significa promuovere il patrimonio comune e offrire a chi vi vive un luogo accogliente, stimolante e ricco di orgoglio”.
Grande rilievo è stato dato a Mara Miritiello, responsabile del cantiere archeologico, che ha raccontato la ricchezza dei corredi e la particolarità del sito: “I chiodini dei calzari, pur non essendo state ritrovate scarpe integre, ci permettono di capire come erano realizzate: cuoio rinforzato con chiodi di ferro, che garantivano maggiore durata e presa. Un patrimonio importantissimo che oggi, finalmente, torna a disposizione di Spinetoli”.
Accanto a lei, Eleonora Ferranti, antropologa fisica, ha illustrato il suo lavoro: “Attraverso lo studio degli scheletri compilerò delle vere e proprie cartelle cliniche, ricostruendo sesso, statura, cause di morte degli e le pratiche funerarie dell’epoca romana”.
Tra i protagonisti del restauro vanno ricordati Mirco Zaccaria e Federica Russo, che hanno ridato vita ai reperti. Molti i ringraziamenti dell’Amministrazione rivolti a chi ha reso possibile questo risultato, tra cui l’infaticabile vice sindaco Piero Balestra. Sono intervenuti anche Gabriella Piccioni, autrice del libro Castellum de Spinetulo, la direttrice del Sistema Museale Piceno, Concetta Ferrara e Francesco Pizzimenti funzionario archeologico della Sabap Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, che hanno definito i calzari sono solo il primo tassello di un puzzle che arricchirà il territorio.
“Un passo verso il futuro, allora - conclude Mascetti - verso la musealizzazione della necropoli romana di Spinetoli!”.