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Ascoli Piceno, tre giorni dedicati alla presenza dei Longobardi nell’area del ducato di Spoleto fra Marche e Umbria

di Elisa Mori

lunedì 01 maggio 2023

Al via la tre giorni dedicata alla presenza dei Longobardi nell’area del ducato di Spoleto fra Marche e Umbria in occasione dei 30 anni dalle manifestazioni del Centenario del rinvenimento della nota necropoli di Castel Trosino avvenuto nel 1993-1995.

Sarà Palazzo dei Capitani ad Ascoli Piceno ad ospitare la full immersion all’insegna dei Longobardi e delle recenti ricerche archeologiche e indagini territoriali, non tralasciando confronti e parallelismi con la recente mostra tenutasi a Grosseto sull’argomento o l’imminente convegno, sempre nel capoluogo toscano, dal titolo «Longobardi: cultura, società, potere, economia» che si terrà a fine maggio, nell’ambito delle iniziative sui Longobardi nell’intera Italia centrale in programma per l’anno in corso.

Un’iniziativa, dal titolo «Sulle orme dei Longobardi fra Marche e Umbria. Ascoli, Castel Trosino, Spoleto», che vede l’adesione della Direzione Generale Musei, della Soprintendenza ABAP per le Provincie di Ascoli-Fermo-Macerata, della Soprintendenza ABAP per le Provincie di Ancona-Pesaro-Urbino, della Soprintendenza ABAP per l’Umbria, della Direzione Regionale Musei delle Marche e del Museo Archeologico Statale di Ascoli Piceno, del Museo delle Civiltà, della Direzione Regionale Musei del Friuli – Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli.

Molti i relatori che animeranno le tre giornate di studio, dal 4 al 6 maggio, a cominciare dai membri del Comitato scientifico presieduto da Francesca M. Anzelmo, Paul Arthur, Angela Borzacconi, Gian Pietro Brogiolo, Carlo Citter, Paolo Delogu, Caterina Giostra, Marco Ricci, Andrea R. Staffa e Chiara Valdambrini.

Il convegno, intitolato alla memoria celebre studiosa Lidia Paroli, una delle maggiori figure dell’archeologia tardoantica e altomedievale, nonché artefice di un’archeologia “globale” molto spesso invocata ma più raramente praticata, si prefigge di indagare la presenza longobarda nell’Italia centrale e in particolare le Marche nell’età longobarda, oltre alle Marche e l’Umbria nel ducato longobardo di Spoleto.

A passarsi il testimone, quasi fosse una staffetta sportiva, oltre trenta studiosi che daranno conto dei risultati delle ricerche più recenti alla comunità ascolana e al mondo scientifico nazionale, partendo proprio dagli studi di Lidia Paroli, con l’obiettivo di documentare un panorama in cui i Longobardi stanziati a Castel Trosino ed in altri siti dell’area giungono nel Piceno verso il 590 non per devastare l’antica Asculum e sottometterne il territorio, ma quali mercenari al servizio del potere imperiale bizantino, del quale assicureranno il controllo della città sin verso il 620-630, stanziandosi infine nella stessa e rivestendo un ruolo importante nel governo del territorio ormai entrato definitivamente a far parte del ducato longobardo di Spoleto.

Il convegno si concluderà con una tavola rotonda alla quale seguiranno i saluti di chiusura del sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti, di Chiara Biondi, Assessore alla Cultura ed Istruzione della Regione Marche, dell’On. Giorgia Latini, Vicepresidente Commissione Cultura, Scienza, e Istruzione della Camera dei Deputati, di Guido Castelli, Senatore e Commissario straordinario ricostruzione Sisma 2016, di Andrea Maria Antonini, Assessore all’Agricoltura della Regione Marche, e di Stefano Papetti, Responsabile delle Collezioni Civiche di Ascoli Piceno.

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